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I tuoi reni stanno bene? È importante prendersene cura
Il funzionamento dei reni è importante per il nostro organismo perché sono gli organi deputati alla purificazione del sangue, attraverso un complesso sistema di filtrazione: ogni giorno i reni filtrano 180 litri di sangue.
La salute dei reni va preservata per evitare l’insorgere di patologie renali. Ad oggi, il numero di persone al mondo affette da patologie renali di vario tipo sono oltre 850 milioni.
L’Insufficienza Renale Cronica (IRC) è al sesto posto fra le cause di morte a più rapida crescita e l’Insufficienza Renale Acuta (IRA) è una delle principali cause di IRC e colpisce oltre 13 milioni di persone a livello globale.
In Italia ci sono circa 2,7 milioni di pazienti, di cui circa 900.000 nelle fasi più avanzate e ben 45.000 in dialisi cronica.
“E’ elevato il numero attuale di donne e di uomini che, a livello mondiale, deve convivere con patologie croniche a carico dei reni – ha spiegato il Dott. Filippo Aucella, Direttore della Struttura Complessa di Nefrologia e Dialisi dell’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scienti-fico “Casa Sollievo della Sofferenza” di San Giovanni Rotondo, attuale Segretario Nazionale della Società Italiana Nefrologia Onlus.
Non esiste ancora una cura definitiva, l’unica speranza per chi combatte ogni giorno con l’insufficienza renale è il trapianto. Negli ultimi due decenni il numero dei pazienti che iniziano la dialisi è raddoppiato, e continua ad aumentare soprattutto per le persone con oltre 65 anni di età. È necessaria la diagnosi precoce e la prevenzione”.
Il 14 marzo si celebra la Giornata Mondiale del Rene con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla crescente incidenza delle patologie renali e sulla necessità di implementare specifiche misure e strategie di prevenzione.
Dott. Aucella, perché è importante la cura dei reni?
La cura dei reni è fondamentale perché svolgono diverse funzioni. Innanzitutto, eliminano le scorie (come quelle azotate), regolano i livelli circolanti dei farmaci, e altre sostanze introdotte nell’organismo. Inoltre, mantengono in equilibrio il contenuto corporeo di acqua, sali, acidi, bicarbonati ed altre sostanze, eliminando l’acqua ed i sali quando sono in eccesso e riducendone l’eliminazione in condizioni di carenza. Ad esempio, quando beviamo non ci poniamo il problema di calcolare di quanta acqua il nostro organismo abbia bisogno; se beviamo molto, i nostri reni provvedono ad eliminare l’acqua introdotta in eccesso, con emissione di urine diluite, trasparenti (come l’acqua) e in quantità abbondante; se beviamo poco, i reni eliminano pochissima acqua, producendo urine concentrate, di colore giallo e in quantità scarsa. Lo stesso avviene con il sale: se mangiamo salato, i reni eliminano il sale introdotto in eccesso rispetto alle nostre esigenze. Se mangiamo insipido, il rene trattiene il sale eliminando urine con poco sale. Un’altra funzione importante è quella che riguarda la produzione di alcuni ormoni come l’eritropoietina (che stimola la formazione di globuli rossi da parte nel midollo osseo), la renina e le prostaglandine (che regolano la Pressione Arte-riosa) e della vitamina D, fondamentale per l’assorbimento intestinale di calcio e per la calcificazione delle ossa. Infine, questo organo consente ad alcuni ormoni di svolgere la loro funzione, come il paratormone (PTH) pro-dotto dalle paratiroidi (4 piccole ghiandole situate nel collo vicino alla tiroide)
Quali i sono i sintomi ai quali prestare attenzione e quando rivolgersi al nefrologo?
Segni che possono far pensare ad una malattia renale sono: l’aumento notevole del volume urinario e frequenza specie nelle ore notturne, l’emissione di urine di colore scuro (color “coca cola”) o rosso sangue per ematuria (sangue nelle urine), difficoltà nella minzione, bruciore, edema (gonfiore) agli arti inferiori o diffusi, febbre, difficoltà a respirare o mal di testa. Coliche renali (specie se l’urina diventa rossa).
Quando si avvertono questi sintomi è importante rivolgersi al nefrologo. Nel caso cui si dovesse riscontrare nel paziente, specialmente in quello anziano, la difficoltà ad urinare l’esame da eseguire è un’ecografia renale e vescicale prima e dopo avere urinato per vedere se c’è residuo vescicale post-minzionale. In caso di minzioni frequenti, bruciori ad urinare e febbre il consiglio è quello di eseguire l’esame delle urine ed urinocoltura. È bene ricordare che bisogna monitorare sempre la pressione arteriosa anche in assenza di sintomi. Molte malattie renali si comportano da “killer silenziosi”: danneggiano i reni senza sintomi anche per anni; quando i loro effetti si rivelano, può essere tardi. Ma se la diagnosi è precoce, le cure possono essere efficaci, la guarigione frequente e comunque l’evoluzione della malattia è molto più lenta.
Chi sono i soggetti maggiormente a rischio e quali sono le malattie renali più comuni?
Le Malattie Renali possono comparire a qualsiasi età. Nei bambini predominano le Glomerulonefriti, le Malattie ereditarie e quelle congenite; negli anziani le lesioni su base vascolare o dismetabolica. La nefropatia più diffusa negli anziani è la cosiddetta Nefroangiosclerosi, malattia dei piccoli vasi arteriosi del rene, in genere secondaria all’Ipertensione Arteriosa.
Con l’aumento dei casi di Diabete dell’adulto diventano sempre più frequenti le lesioni renali secondarie a questa malattia, se non si controlla la glicemia e non si segue una corretta terapia. Molte sono le malattie che possono causare un danno renale e portare alla Insufficienza Renale Cronica: Ipertensione Arteriosa, Arteriosclerosi, Obesità, Ipercolesterolemia, Diabete.
Seguono per frequenza: le Glomerulonefriti (dovute ad infiammazione dei glomeruli); le Nefropatie Interstiziali (da infezioni, ostruzione delle vie urinarie o uso inappropriato di alcuni farmaci); le Malattie Renali Ereditarie (tra le quali i Reni Policistici) e le lesioni renali secondarie a malattie delle vie urinarie, ereditarie o acquisite.
Insufficienza Renale Acuta e Cronica, qual è la differenza?
L’Insufficienza Renale è una condizione in cui i reni non riescono ad assicurare la normale eliminazione di scorie (aumenta l’Azotemia, cioè l’urea del sangue) e la normalità della composizione dei liquidi corporei. Può instaurarsi in pochi giorni (Insufficienza Renale Acuta) per malattie renali acute, shock, complicazioni della gravidanza o dopo esposizione a farmaci tossici per i reni, etc. E’ condizione grave da cui però si può guarire.
L’Insufficienza Renale Cronica è invece secondaria a Malattie Renali croniche che non guariscono, si instaurano spesso senza alcun disturbo (non di rado è scoperta al controllo della Pressione Arteriosa) e danneggiano i reni progressivamente nel corso di anni. Nel corso di Malattie Renali croniche per lungo tempo il paziente si sente bene; solo alcuni esami di laboratorio possono mettere in evidenza il danno renale. Quando oltre il 50% del tessuto renale è stato gravemente danneggiato, il Filtrato Glomerulare (quindi la Clearance della Creatinina) diminuisce: si ha l’Insufficienza Renale.
In che modo è possibile mantenere i reni in salute ed evitare l’insorgere di malattie croniche?
Per preservare la funzione dei nostri reni è fondamentale la prevenzione, attra-verso corretti stili di vita e screening periodici con esami di sangue, urine e, nel caso, ecografia, è un elemento importante nel ridurre la patologia d’organo.
E’ quindi necessario seguire 8 semplice regole che sono:
1.Mantieniti attivo e in forma L’attività fisica regolare aiuta a controllare la pressione arteriosa e il peso corporeo e perciò riduce il rischio di malattia renale. Il peso corporeo deve essere mantenuto nella norma attraverso un’alimentazione corretta ed equilibrata.
2.Controlla regolarmente la glicemia
Circa la metà delle persone con malattia renale ha il diabete. È importante controllare la glicemia con regolarità e mantenerla nei limiti giusti.
3.Controlla la pressione del sangue
Dopo il diabete la causa più frequente di danno renale è la pressione del sangue elevata. Il livello di pressione normale è 130/80 mmHg. La pressione alta è particolarmente dannosa per i reni quando è associata ad altri fattori come il diabete, il colesterolo elevato e le malattie cardiovascolari.
4.Mangia sano e controlla il peso Privilegiare una dieta a base di cibi vegetali, come la dieta mediterranea, riduce l’acidità dell’urina e il carico proteico, con conseguente minor lavoro per il rene. Alcune semplici indicazioni nutrizionali possono essere facilmente adottate:
– mangiare frutta e verdura in abbondanza, sono alimenti che hanno poche calo-rie e tante vitamine antiossidanti;
– consumare ad ogni pasto cereali come pasta, riso, farina di mais e pane prefe-ribilmente integrali; cucinare la pasta in modo semplice, per esempio con sughi di verdure;
– consumare almeno due volte la settimana legumi (ceci, fagioli, fave, lenticchie, lupini, piselli, soia) come fonte di proteine vegetali da sostituire a quelle di origine animale più ricche di grassi;
– consumare pesce con regolarità, almeno due, tre volte la settimana;
– ridurre la frequenza settimanale di consumo di formaggi o latticini a due, tre volte la settimana.
5.Riduci il sale Prepara i pasti con ingredienti freschi e riduci il sale aggiunto; usa aromi e spezie per migliorare il gusto; evita il consumo regolare di affettati e formaggi.
6.Bevi in abbondanza Bere circa 2 litri di acqua al giorno permette di eliminare le tossine prodotte dal metabolismo. Questa quantità può variare in relazione a sesso, esercizio fisico, clima, condizioni di salute, gravidanza e allattamento. Le persone che hanno già avuto un episodio di calcolosi renale dovrebbero bere di più, almeno 2-3 litri di liquidi al giorno, per ridurre il rischio di formazione di nuovi calcoli.
7.Non fumare Il fumo aumenta la pressione del sangue e accelera l’invecchiamento dei vasi, ostacolando la circolazione. Se meno sangue raggiunge i reni si riduce la loro capacità di funzionare correttamente.
8.Evita l’uso abituale di farmaci non indicati dal Medico Alcuni farmaci comuni, come gli antinfiammatori (es: nimesulide, ibuprofene, ecc.), possono causare danni al rene se assunti troppo frequentemente. Parla col tuo Medico prima di assumere farmaci per mal di testa, dolori ossei o articolari.
Sensibilizzare l’opinione pubblica sulla crescente incidenza delle patolo-gie renali e sulla necessità di implementare specifiche misure e strategie di prevenzione è l’obiettivo della Giornata Mondiale 2019. Quali sono le iniziative messe in campo dall’Associazione Italiana Nefrologia?
La SIN, unica associazione medico-scientifica degli specialisti nefrologi italiani, insieme alla consociata FIR, Fondazione Italiana del Rene, cui aderiscono pazienti, operatori sanitari, familiari e simpatizzanti volontari, svolge la sua azione per favorire ed implementare: la prevenzione e la diagnosi precoce; la diffusione della cultura del trapianto e del dono; il dialogo fra pazienti, professionisti del settore sanitario ed associazioni; il miglioramento della qualità della vita e delle condizioni di salute dei pazienti e delle loro famiglie; la formazione, l’aggiornamento e la specializzazione delle figure mediche e paramediche interne ed esterne alla Fondazione e la ricerca medica.
Le iniziative per la Giornata Mondiale del rene sono molteplici e diffuse capillarmente in tutta Italia. Con il Progetto PORTE APERTE i nefrologi e gli infermieri saranno disponibili per tutta la popolazione per dare informazioni, consegnare materiale illustrativo e divulgativo. Un’altra importante iniziativa è CAMPER attraverso la quale nelle piazze sarà eseguito uno screening gratui-to con misurazione della pressione arteriosa ed esame urine.
Screening gratuiti anche all’interno degli istituti scolastici che aderiscono alla nostra iniziativa. Quest’anno in via sperimentale, una grande catena di distribuzione organizzata metterà a disposizione un punto informativo in circa 30 Centri Commerciali.
Saranno predisposti dei voucher numerati che potranno essere consegnati a chi tra i soggetti a rischio, vorrà sottoporsi ad una prima visita nefrologica gratuita, su appuntamento.