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8 Marzo 2022: Donne in fuga per la libertà
Iniziative di solidarietà a sostegno delle donne ucraine
In questi giorni le immagini che arrivano dall’Ucraina stanno mostrando il coraggio, la dignità e l’immensa forza delle donne ucraine. Ci sono donne in fuga dal loro Paese con in braccio i propri figli o bambini di altre donne nella disperata speranza di raggiungere l’Europa e metterli in salvo. Una delle tante storie che ha toccato i nostri cuori è stata quella di una di mamma arrivata dall’Italia che ha abbracciato i suoi due figli accompagnati al confine da una sconosciuta alla quale il marito aveva affidato i bambini per il lungo viaggio verso la libertà.
Donne che hanno deciso di restare per combattere la guerra. Donne che fino a un paio di settimane fa erano studentesse, manager, insegnanti, dottoresse e che ora con un fucile in mano stanno difendendo i loro territori, i loro sogni, la loro libertà. Donne che dall’altra parte dei confini sono scese in prima linea per dare il loro sostegno ad accogliere le donne ucraine. Ha fatto il giro del mondo l’immagine di una fila di passeggini con tanto di copertine per neonati lasciati su un binario di una stazione dei treni in Polonia dalle donne polacche per le rifugiate ucraine. Un grande messaggio di donne che aiutano altre donne.
“Le donne ucraine sono forti ed hanno un ruolo importantissimo per il paese, dove storicamente hanno sempre preso posizioni molto attive. Basta solo un esempio: nella nostra lingua esiste un’unica parola che indica ‘moglie’ e ‘struttura dell’esercito’, la moglie è una compagna che sta accanto e combatte per mandare avanti la vita”. Ha detto all’Adnkronos la pittrice Ala Zarvanytska, originaria di Ternopil che vive a Roma. “Le donne, da noi, hanno dovuto imparare a difendersi da sole – ha raccontato – Ed ora che il nostro governo ha detto che dal paese possono uscire donne, bambini e vecchi, mentre gli uomini sono obbligati a difendere il proprio paese, ci sono anche moltissime donne che si sono armate e combattono al fronte, al fianco degli uomini”. Chi non è in combattimento “ha trovato sicuramente cosa fare, e si è organizzata: chi si offre di cucinare, chi fa tantissimo volontariato, chi assiste i profughi. Le donne sono in prima fila per difendere in ogni modo l’Ucraina”, ha aggiunto la Zarvanytska.
A tutte le donne che lottano per la libertà è dedicata la Giornata Internazionale della donna. Proprio in occasione della Festa delle Donne, sono tante le iniziative messe in campo a sostegno delle donne ucraine: dalla Caritas Internazionale, dalla TV di Stato, dai Comini e dalle diverse associazioni. La Rai ha dedicato una puntata alle donne che lottano per la libertà e la dignità di “Via delle Storie” andata in onda ieri sera in seconda serata su Rai 1. Madri coraggio che sfidano i bombardamenti per portare in salvo i figli, ragazze che si preparano alla battaglia con le bottiglie incendiarie, giovani che indossano la tuta mimetica e imbracciano il fucile.
A Roma, presso il Salone dei Corazzieri del Palazzo del Quirinale si svolgerà oggi l’iniziativa sul tema “Giovani donne che progettano il futuro”. Durante la cerimonia, trasmessa in diretta su Rai 1, ci sarà la testimonianza di Oksana Lyniv, direttrice d’orchestra ucraina del Teatro comunale di Bologna, oltre a giovani donne impegnate in diversi campi dell’economia e del sociale. L’incontro si concluderà con il discorso del presidente Mattarella.
D.i.Re, Donne in Rete contro la violenza, ha organizzato una raccolta fondi per sostenere le attività delle tre organizzazioni ucraine impegnate ad aiutare le donne ucraine. “Attraverso il nostro Fondo Sostegno Ucraina – si legge nella nota – chiederemo l’appoggio dei nostri partner e di tutte le persone che vogliono dare un contributo concreto alla resistenza contro l’ennesima guerra voluta da pochi potenti a danno dei popoli”.
La campagna sarà accompagnata dagli hashtag: #withukrainianwomen #conledonneucraine. “Il nostro 8 marzo – ha dichiarato la Presidente di D.i.Re Antonella Veltri – è dedicato alle popolazioni in guerra: sosteniamo le nostre amiche e compagne delle organizzazioni ucraine appartenenti alla nostra Rete europea Wave. Stanno continuando ad assicurare il loro sostegno alle donne attraverso ogni azione possibile per garantire loro la sopravvivenza e la costruzione della pace. Siamo al loro fianco e con il supporto di Wave abbiamo avviato una raccolta fondi e l’offerta piena di disponibilità ad ogni altra utile azione”. Le tre organizzazioni ucraine supportate dalla campagna sono: International Women’s Rights Center La Strada-Ukraine www.la-strada.org.ua; Women’s Information Consultative Center (WICC) wicc.net.ua e Women’s Perspectives Center www.women.lviv.ua
Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini, un’organizzazione non governativa costituita da un movimento di famiglie adottive e affidatarie presente in Ucraina dal 1999, ha dedicato l’8 marzo alle donne ucraine con la campagna di solidarietà #BAMIBINIxLAPACE volta al supporto psicologico delle donne e all’accoglienza dei profughi in fuga dall’Ucraina. A fronte di una donazione libera si riceve una pergamena solidale a sostegno della campagna.
Sin dall’inizio dello scoppio del conflitto russo-ucraino sono state tante le associazioni e i volontari che hanno promosso iniziative di solidarietà a sostegno delle donne, dei bambini e del popolo ucraino.
La Fondazione “Aiutiamoli a vivere”, che tra le attività ha il Progetto Accoglienza, nato per dare ospitalità a bambini provenienti da paesi colpiti dalle emergenze, si è mobilitata ad accogliere le donne e bambini provenienti dall’Ucraina. “Hanno paura e chiedono aiuto. Noi lo stiamo chiedendo a tutti gli italiani”, ha detto Tatiana Vegehs, volontaria dell’associazione in un video. Grazie alla Fondazione sono arrivati in Italia, undici minori orfani fuggiti dalla guerra in Ucraina, provenienti da una casa-famiglia della città di Ivano-Frankivs’k, nell’area occidentale del Paese.
È partito da Roma un camion con oltre 1300 scatoloni contenenti cibo e medicinali destinato al popolo ucraino. È l’iniziativa dell’associazione Romeni in Italia e Salvamamme, con il supporto del Forum Terzo settore Lazio e di Roma BPA- Mamma Roma e i Suoi Figli Migliori di Paolo Masini.
Sempre a Roma, una gara di solidarietà partita da una chat di mamme di una scuola elementare nel quartiere ardeatino, è riuscita a mettere insieme oltre una tonnellata di viveri, vestiti e medicinali come tachipirina, aspirina ma anche garze, cerotti, ovatta, pannolini per bambini e per anziani, prodotti per l’igiene, per il popolo ucraino. Grazie al passa parola, l’iniziativa ha coinvolto tutto il quartiere riuscendo a riempire decine di scatoloni poi spediti con pullman utilizzato dalla comunità ucraina della capitale per inviare i pacchi ai propri cari. “Tutto è partito da un messaggio che ho inviato nella chat delle mamme dopo aver incontrato casualmente una mamma di origine ucraina di una ex alunna della scuola – ha detto Gabriela Rosa Lazzaro organizzatrice della gara di solidarietà per l’Ucraina – e sono partite le prime donazioni di generi alimentari, vestiti, pannolini. Ho messo a disposizione la mia agenzia di viaggi come base per la raccolta e nel giro di poche ore hanno aderito anche la farmacia di piazza Lante, il bar della stessa piazza e il negozio di frutteria”.
L’associazione “La nuova cittadella” di Bucaletto di Potenza ha promosso l’iniziativa ‘Intessiamo coperte di umanità’. Le volontarie potentine realizzeranno a mano, entro il 20 marzo, coperte, sciarpe e cappelli per le popolazioni ucraine. La lana può essere ritirata, gratuitamente, nella sede dell’associazione e servirà a confezionare coperte intere o a pezzi, sciarpe e quant’altro possa servire a chi fugge dalla guerra a ripararsi dal freddo inverno dell’Est Europa. A rendere possibile l’iniziativa, l’offerta generosa di una giovane potentina, Adele Alagia, ricercatrice all’Università di Oxford, che ha voluto mettere a disposizione di diverse associazioni di volontariato del posto i filati pregiati ereditati dalle zie Pina e Isa, titolari di un’antica maglieria che aveva sede nel capoluogo nella centralissima discesa di San Gerardo.
Dolore e speranza. In Ucraina milioni di bambini e famiglie hanno bisogno di protezione. Prosegue il sostegno di Rai per il Sociale alla campagna di raccolta fondi di Croce Rossa Italiana, UNHCR e Unicef. Per aiutare le migliaia di persone in Ucraina è possibile donare tramite il numero solidale 45525 con un semplice SMS dal proprio telefono cellulare o con una chiamata da rete fissa.