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Prevenzione e cibo. Mangiare 4/5 noci al giorno allontana l’uomo dal rischio di tumori e ictus
Che mangiare frutta secca faccia bene alla salute è cosa risaputa ma che avesse il potere di combattere ictus e tumori è una novità assoluta raggiunta attraverso una ricerca realizzata da un’equipe di professionisti e ricercatori dell’Imperial College di Londra, in collaborazione con l’Università Norvegese di Scienza e Tecnologia. Lo studio, in particolare, si concentra sulle proprietà benefiche delle noci, che tra gli altri (nocciole e arachidi) sono il frutto secco più ricco di zinco e rame, elementi contenuti anche nella carne.
Indicate per una dieta vegetariana, le noci contengono al loro interno il 64 % di grassi, carboidrati, il 15,5 % di proteine, il 6,7 % di fibre, l’1,1 % di zuccheri, il 4,5 % di acqua, 0,2 % di amido ed il 2,3 % di ceneri. Inoltre, a questi si aggiungono alcuni minerali come: fosforo, magnesio, calcio, ferro, sodio, manganese, selenio e potassio.
Secondo lo studio pubblicato in questi giorni e poi diffuso in tutto il mondo, il consumo giornaliero di 20 grammi di noci ridurrebbe di circa il 30% il rischio di malattie cardiovascolari, del 15% quello di tumore e del 22% quello di morte prematura. Inoltre, le noci sarebbero una buona soluzione anche per prevenire le malattie dell’apparato respiratorio (50% di rischio di morte in meno) e per limitare la comparsa del diabete (40% di rischio in meno): in questi ultimi due casi, però, i toni della ricerca si fanno più cauti dal momento che sarà necessario andare avanti con gli studi per dimostrare che davvero è così.
Lo studio dell’Imperial College e dell’Università Norvegese di Scienza e Tecnologia non si basa, come generalmente accade, su un certo campione di pazienti in cura, ma prende avvio da una elaborazione parallela dei dati di 29 ricerche effettuate in tutto il mondo su un totale di 819mila partecipanti, tra cui sono stati registrati casi di ictus, malattie cardiovascolari e patologie cardiache delle coronarie. Nonostante gli stili di vita siano diversi tra loro gli autori della ricerca sono convinti che un costante e quotidiano consumo di noci riduca il rischio: “C’è una reale corrispondenza fra l’inserimento di noci nell’alimentazione e i cambiamenti nella salute delle persone. È un risultato sorprendente per una quantità di cibo così limitata”, dichiara il dottor Dagfinn Aune, a capo del lavoro dell’Imperial College mettendo in luce che le persone che consumano quotidianamente 20 grammi di noci hanno una salute più robusta e meno incline a certe patologie.
Bartolomeo Scappi, il cuoco segreto dei Papi, pareva conoscere le proprietà benefiche delle noci e per non far incorrere i suoi padroni – i principi della Chiesa cattolica – in gravi malattie che avrebbero portato a un rallentamento nelle loro funzioni di sovrani e guide spirituali, spesso nelle sue ricette dolci e salate introduceva la frutta secca. È questo il caso della “torta di pecorino e noci alla moda” che preparò – e poi dedicò – per Papa Pio II, tutta ricoperta di gherigli di noci. È questo solo uno dei molteplici esempi che dimostrano come già nel Medioevo la frutta secca era considerata per sue proprietà benefiche essendo ricca di fibre, magnesio e grassi polinsaturi (omega-3 soprattutto), sostanze molto salutari per il corretto funzionamento dell’apparato circolatorio perché aiutano a ridurre il colesterolo in eccesso, principale responsabile dell’ostruzione delle arterie.
Le noci, d’altro canto, oltre a possedere proprietà antitumorali, soprattutto al seno e alla prostata, sono davvero ricche di vitamina E, potente antiossidante liposolubile, importante per mantenere l’integrità della membrana cellulare delle mucose che protegge la pelle dai danni dei radicali liberi.
Si è calcolato così che mangiare noci cinque volte a settimana, in sostituzione ai grassi animali, è un ottimo punto di partenza per “coccolare” il proprio cuore e per abbassare il rischio di una coronaropatia. Contenendo zinco e vitamina E insieme, le noci sono anche un ottimo prodotto per la cura della pelle, dei capelli, e delle ossa. Un discorso simile riguarda l’olio di noci che può sostituire senza riserva alcuna o pregiudizio l’olio d’oliva consigliatissimo dalla dieta Mediterranea. L’acido ellagico contenuto nell’olio di noci previene il cancro poiché uccide le cellule tumorali e ancora una volta può essere usato come balsamo per i capelli donando lucidità e brillantezza dopo un risciacquo con acqua tiepida.
“Il consumo di noci, e di frutta secca in generale, in piccole quantità, senza l’aggiunta di sale, non tostata, può essere consigliato all’interno di una dieta varia ed equilibrata, come quella mediterranea”, spiega la dottoressa Lorenza Rimassa, vice responsabile dell’UO di Oncologia Medica dell’ospedale Humanitas di Milano, a supporto della ricerca realizzata dall’Imperial College. “Come ricorda l’American Institute for Cancer Research – prosegue Rimassa – alcuni studi hanno suggerito i potenziali benefici del consumo di noci all’interno di un’alimentazione bilanciata sul modello della Dieta mediterranea: l’apporto di noci contribuirebbe ad abbassare la pressione arteriosa, il livello dei trigliceridi e aiuterebbe a far perdere grasso addominale. Tuttavia, per quanto riguardala riduzione del rischio oncologico e l’effetto antinfiammatorio dei nutrienti contenuti nelle noci, le conclusioni non sono ancora definitive”.