Questo sito Web utilizza i cookie in modo che possiamo fornirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web trovi più interessanti e utili.
Reflessologia plantare: il benessere del nostro corpo passa anche dai piedi
A chi non piace rilassarsi con un massaggio ai piedi? Al di là del piacere, la reflessologia plantare è in grado di apportare benefici al nostro organismo.
È una tecnica antica, naturale e non invasiva, basata sulla digitopressione.
In Italia se ne trovano cenni nel 1500 grazie allo scultore Benvenuto Cellini il quale, affetto da dolori diffusi al corpo, si è fatto trattare con “robuste” pressioni sulle dita delle mani e dei piedi.
Nel tempo la reflessologia plantare si è affermata non solo come tecnica, ma anche come metodo e arte.
Qual è il suo obiettivo principale? Secondo gli esperti è quello di far scattare i meccanismi che portano all’omeostasi, cioè a uno stato di equilibrio dei processi che regolano l’organismo. Per saperne di più abbiamo intervistato Ivana Cariddi, Presidente della Federazione Italiana Reflessologia Plantare, FIRP, istituzione presente sul territorio italiano da oltre 30 anni.
Quali sono i benefici dal punto di vista psicofisico?
“La reflessologia ha un effetto rilassante, favorisce la normalizzazione dei vari sistemi dell’organismo e in generale produce un effetto rigenerante”.
Non è solo un metodo e una tecnica ma anche arte, ovvero?
“Le basi tecniche e metodologiche sono fondamentali, ma sono anche necessarie intuizione e creatività come in ogni situazione che ci pone in relazione con un altro essere umano”.
Chi è e quando affidarsi al riflessologo professionista? Qual è il rapporto che si instaura con lo specialista?
“La reflessologia plantare aiuta quando si ha una sensazione di malessere generale, è un sostegno in caso di problemi specifici e relative terapie, è utile per gli effetti derivanti dallo stress.
Il reflessologo è colui che aiuta il nostro corpo a recuperare la sua naturale capacità di autoregolazione, attraverso la stimolazione dei punti riflessi situati sul piede (e anche sulla mano), cui corrispondono i vari organi e apparati.
Il rapporto con il cliente deve basarsi sulla fiducia che spesso stimola la confidenza. È quindi necessario mettere la persona nelle migliori condizioni possibili perché si senta accolta”.
Qual è il percorso?
“Si parte da un’indagine che somma le informazioni ricevute dalla persona a quelle ottenute dal piede attraverso i primi trattamenti. Questi dati permettono al reflessologo di mettere a punto un iter personalizzato che verrà seguito durante i trattamenti e modificato in base alle necessità che verranno a manifestarsi nel tempo”.
Ci sono patologie che traggono beneficio da questa tecnica?
“La reflessologia plantare non si sostituisce mai alla pratica medica. Agendo a beneficio dell’equilibrio psicofisico della persona può essere un valido sostegno in molti casi. In ogni caso, il bravo reflessologo non interferisce mai con la terapia stabilita dal medico”.
Un buon massaggio ai piedi aiuta a contrastare lo stress. Infatti, secondo l’Università di Harvard, migliora la circolazione complessiva nell’organismo, stimola la muscolatura e ne riduce l’irrigidimento. L’Università ha anche realizzato un vademecum per chi desidera praticare un auto-massaggio. I passaggi sono semplici: sedersi comodi, piegare la gamba sinistra e appoggiarla sulla coscia destra dopodiché procedere con un leggero massaggio su tutta la lunghezza del piede, compresi dita e talloni, aiutandosi con una crema. Dopo la prima fase rilassante è possibile continuare con un massaggio più energetico. Ripetere anche con l’altro piede. Il consiglio è quello di praticarlo prima di andare a dormire.
Signora Cariddi, cosa ne pensa? È possibile trarre dei benefici anche senza l’aiuto di un riflessologo?
“Massaggiarsi i piedi è sicuramente una buona abitudine, come fare attenzione a usare scarpe comode. Questo però non può certo sostituire il lavoro del reflessologo che utilizza una tecnica sviluppata in anni di studio ed è in grado di mettere a punto un percorso sulle esigenze specifiche della persona che ha di fronte”.
Il riflessologo è un professionista che segue corsi di formazione come quelli organizzati dalla Federazione Italiana Reflessologia Plantare. Quali sono i vostri principali obiettivi?
“Le finalità della FIRP sono promuovere la conoscenza e la diffusione della reflessologia plantare, sostenere e sviluppare le competenze e gli interessi dei professionisti della reflessologia. Tutto questo lo facciamo attraverso varie attività che vanno dalla formazione a vari livelli e in linea con le norme stabilite dagli organi istituzionali, all’organizzazione di eventi culturali per i soci, ad attività di promozione verso il pubblico e altro ancora.
Ovviamente alla base del nostro agire c’è il rispetto di un codice deontologico che diventa una guida per tutti i nostri associati”.
Quali sono i suoi consigli?
“Le classiche regole del buon vivere sono ormai note: attività fisica, alimentazione corretta, controllo della respirazione, etc. Quello a cui forse si dà meno attenzione è dedicare del tempo al recupero energetico e alla gestione dello stress nella vita quotidiana. In questo, i trattamenti di reflessologia plantare, ricevuti con cadenza regolare, sono un aiuto efficace. È importante però affidarsi a mani esperte nel settore, che sapranno indicare i tempi e i modi per trarne i migliori benefici”.
I piedi sono una parte del nostro corpo molto importante che va “coccolata” per ridurre lo stress, acerrimo nemico della società 2.0.
Seguire un percorso con un professionista è sicuramente un aiuto efficace per ottenere dei benefici psicofisici, ma non dimentichiamo di massaggiare i nostri piedi prima di cadere tra le braccia di Morfeo.