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Molti uomini italiani soffrono di problemi alla prostata. Il 30% affetti da disturbi sessuali
Il 53% dei maschi italiani (più della metà) soffre di problemi legati alla prostata che può essere soggetta a due disturbi principali: l’ipertrofia prostatica benigna e il tumore, molto più grave. I primi controlli, infatti, andrebbero fatti in età adulta e cioè intorno ai 45 anni, ma per alcuni, se si manifestano primi sentori in tenera età o se in famiglia si registrano altri casi, anche prima dei 40. Spesso davanti alla prostata molti uomini minimizzano o banalizzano risolvendo il tutto con una battuta fra maschi, ma il gioco è risolto se ci si sottopone almeno una volta l’anno a una visita specialistica. Preservare non diminuisce la mascolinità, anzi!
Il 30% degli uomini, inoltre, sembra essere affetto da disturbi sessuali (il 15,5% disfunzione erettile, il 7,5% eiaculazione precoce, il 7,6% calo della libido) e/o da patologie testicolari. Problematiche intime a cui si possono aggiungere anche disturbi renali (6%), quali calcoli o malattie oncologiche, o urinari (5,4%). A questi si aggiungono problemi di nicturia (24,7%), disuria (15,7%), senso di svuotamento incompleto (18%), urgenza minzionale (quasi 15%) e aumentata frequenza (17%). Nella totalità queste ‘patologie maschili’ interessano circa il 51% degli uomini tra i 25 e i 75 anni, con un sensibile impatto sulla vita personale e di coppia indipendentemente dall’età. Tutti dati che emergono da uno studio condotto nel 2016 dalla Società italiana di urologia (Siu), che ha analizzato i dati della Campagna di prevenzione #Controllati 2016, interessando 81 centri urologici del territorio e quasi 10 mila pazienti (con 2.400 schede compilate), con vita di coppia stabile in parte sani e in parte affetti da ipertensione, sindrome metabolica o con familiarità per tumore prostatico.
Per indurre il maschio a prendersi cura della propria salute intima il 1° giugno prossimo sarà inaugurata la seconda edizione della campagna #Controllati-Mese della prevenzione urologica nell’uomo, promossa dalla Siu. La campagna di prevenzione si protrarrà fino al 15 luglio avendo lo scopo di diffondere l’importanza della prevenzione in tema di disturbi prostatici e sessuali. Inoltre, per favorire la circolazione dell’iniziativa è stata creata un’applicazione, #Controllati, che entrerà in servizio sempre dal 1° giugno sugli store digitali Apple e Google, per avere tutte le informazioni su salute urologica, disfunzione erettile, prevenzione, centri urologici più vicini, con la possibilità di fare anche test di autovalutazione.
“I risultati emersi hanno rivelato una situazione sessuale critica tra i maschi di età compresa tra i 18 e i 75 anni che sembrano tornati agli anni ’50, quando il rapporto padre-figlio non prevedeva si affrontassero questi temi e con il medico non si parlava quasi mai”, ha spiegato ad Adnkronos Vincenzo Mirone, segretario generale Siu, professore ordinario e direttore della Scuola di specializzazione in Urologia dell’Università Federico II di Napoli. Un allarme che riguarda soprattutto i ragazzi ventenni o vicini al traguardo dei trent’anni. “Per promuovere un’educazione culturale alla salute sessuale serve agire soprattutto sui ragazzi, anche con la complicità della donna che può svolgere un ruolo fondamentale di convincimento verso visite e controlli”. Secondo Roberto Carone, presidente Siu e direttore della struttura complessa di neuro-urologia dell’Azienda ospedaliera universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino, “la situazione si è aggravata per l’aumento della disinformazione o falsa informazione, causata da fonti non attendibili, reperite casualmente sul web o attraverso il tam-tam di amici: secondo l’indagine il 10% dei maschi con disfunzione erettile segue, ad esempio, una terapia con inibitori PDE5”.
Quali sono i sintomi che dovrebbero indurre l’uomo a una visita specialistica?
Stando a quanto dichiarato dalla Lega italiana per la lotta contro i tumori (Lilt), se ne possono elencare 8, anche se chiaramente ciascuno di questi non è propriamente rivelatore della presenza di un tumore della prostata, perché può essere collegato ad altre patologie:
Difficoltà a cominciare a urinare.
Bisogno di urinare spesso.
Sensazione di non riuscire a urinare in modo completo.
Dolore durante la minzione.
Sangue nelle urine o nel liquido seminale.
Senso di peso nella zona retto-vescicale.
Dolore alle ossa.
Difficoltà di erezione.