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Italia incoronata regina della biodiversità in Europa con 55.600 specie animali
In un momento storico in cui la diversità è posta al centro del dibattito pubblico e in una società in cui il diverso è guardato con sfiducia e a volte addirittura con timore, è fondamentale soffermarsi sulla molteplicità di forme e generi che la natura regala l’uomo. Questo, in sintesi, il messaggio lanciato dalla Coldiretti in occasione della Giornata mondiale della Biodiversità celebrata annualmente dalle Nazioni Unite il 22 maggio. L’Italia dunque in questi termini raggiunge il primo posto detenendo il record europeo della biodiversità (terrestre e marina) con 55.600 specie animali pari al 30% di quelle europee e 7.636 specie vegetali che sono state salvate dall’estinzione.
“Un risultato – sottolinea la Coldiretti – ottenuto anche grazie alla sapiente opera di agricoltori custodi che dopo secoli di abbandono negli ultimi anni si sono profondamente impegnati nel recupero di piante e animali in via di estinzione. Un pericolo – secondo la Coldiretti – per i produttori ed i consumatori per la perdita di un patrimonio alimentare, culturale ed ambientale del Made in Italy ma anche un attacco alla sovranità alimentare e alla biodiversità. Investire sulla distintività – continua l’Associazione fondata da Paolo Bonomi – è una condizione necessaria per le imprese agricole di distinguersi in termini di qualità delle produzioni ed affrontare così il mercato globalizzato salvaguardando, difendendo e creando sistemi economici locali attorno al valore del cibo”.
Generalmente, quando si parla di “diversità biologica” di un determinato ambiente si fa riferimento alla varietà di organismi viventi presenti in questo, attualmente minacciata dal progressivo aumento dei fattori inquinanti e dalla riduzione degli habitat. La biodiversità può essere descritta in termini di geni, specie od ecosistemi. Lo sviluppo sostenibile dipende anche dalla comprensione, protezione e conservazione degli innumerevoli ecosistemi interattivi del pianeta.
L’Italia è l’unico Paese al mondo con 4.965 prodotti alimentari tradizionali censiti, 291 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg, ma è anche leader in Europa con quasi 60mila aziende agricole biologiche e ha fatto la scelta di vietare le coltivazioni Ogm e la carne agli ormoni a tutela della biodiversità e della sicurezza alimentare. Sul territorio nazionale, inoltre, sono presenti 504 varietà di viti iscritte al registro contro le 278 dei francesi e su 533 varietà di olive contro le 70 spagnole.
La difesa della biodiversità pertanto non ha esclusivamente un valore naturalistico ma è anche il vero valore aggiunto delle produzioni agricole Made in Italy. “Un’azione di recupero importante – conclude la Coldiretti – si deve in Italia ai nuovi sbocchi commerciali creati dai mercati degli agricoltori e dalle fattorie di Campagna Amica attivi in tutte le Regioni e che hanno offerto opportunità economiche agli allevatori e ai coltivatori di varietà e razze a rischio di estinzione che altrimenti non sarebbero mai sopravvissute alle regole delle moderne forme di distribuzione”.
Diversa la situazione mondiale dove l’abbondanza di specie è calata di circa il 40 % negli ultimi 40 anni, mentre gli uccelli selvatici ad alto rischio di estinzione sono passati, in Europa, dalle 40 specie dell’ultimo decennio del secolo scorso alle 68 del periodo 2000-2010. Si tratta di dati diffusi dall’Onu che lancia l’allarme sul patrimonio naturale della Terra, ancora in larga parte inesplorato, oggi fortemente a rischio tra perdita di habitat, cambiamenti climatici, invasione di specie ‘aliene’ e consumi non sostenibili. “La perdita di biodiversità – sottolinea l’Onu – minaccia le risorse di cibo, medicine, energia e le opportunità di svago”. Tuttavia anche l’Italia, reginetta di biodiversità, deve fare i conti con alcuni pericoli, iniziando dall’omologazione delle produzioni a livello internazionale, ma è anche vero che negli ultimi anni l’agricoltura italiana è diventata campionessa d’Europa.