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Assistenza e lavoro: iniziative per il sistema sanitario italiano
L’industria italiana della filiera sanitaria viene finanziata dallo Stato sempre con la stessa cifra da dieci anni e, per questo motivo, non riesce più a soddisfare una domanda di salute in crescita da parte di una popolazione sempre più anziana. I numerosi squilibri che si stanno venendo a creare dimostrano una situazione instabile e non sicura.
In questo contesto, urge la necessità di ideare un modello in cui il sistema sanitario pubblico garantisca le cure ai meno abbienti e ai casi più gravi e complessi . Tutti colori che hanno le possibilità devono contribuire alla copertura dei costi sanitari attraverso, per esempio, dei fondi negoziali, come accade in Francia e Germania. Che andrebbero però defiscalizzati anche dal lato delle imprese. L’obiettivo è quello di rendere più efficiente la spesa e premiare gli erogatori pubblici o privati più virtuosi.
Ci sono profondi segnali che la sanità italiana deve essere rinnovata e bisogna sempre considerare la salute dei cittadini come una priorità assoluta. L’Italia dispone di un sistema sanitario universalistico ma deve essere sfruttato maggiormente.
I cambiamenti che si stanno verificando nella sanità e nei suoi servizi è però esemplificata dal moltiplicarsi di recenti e frenetiche mosse, riuscite o fallite.
Dei miglioramenti sono stati portati avanti come l’inserimento della sanità integrativa per tutti i dipendenti nella contrattazione, pacchetti di screening oncologici gratuiti per le donne, la compartecipazione alla spesa per le cure, l’introduzione di un welfare aziendale.
Con il termine “welfare aziendale” si intende l’insieme delle iniziative di natura contrattuale o unilaterale da parte del datore di lavoro volte a incrementare il benessere del lavoratore e della sua famiglia attraverso una diversa ripartizione della retribuzione, che può consistere sia in benefit di natura monetaria sia nella fornitura di servizi, o un insieme delle due soluzioni. Viene data molto importanza alla prevenzione, con piani dei piani sanitari integrativi, un’equipe salute presente in azienda, palestre con personal trainer e massaggiatori tre giorni alla settimana. Questo perché formare un clima in cui si può lavorare meglio consente un recupero di efficienza e qualità di vita. Tutte le industrie sono chiamate ora, più che mai, ad occuparsi del benessere dei propri dipendenti, soprattutto in un quadro di definanziamento della sanità pubblica.
Lo Stato italiano si è assunto interamente l’onere assicurativo per i cittadini. Se la finanza pubblica riuscirà nel tempo a garantire il finanziamento necessario il sistema continuerà in questo modo. Qualora, invece, le condizioni economiche nazionali e internazionali dovessero porre dei problemi, lo stato italiano dovrà interrogarsi su come continuare ad assicurare l’universalità delle cure, specialmente per i più deboli.