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L’utilizzo dei droni in sanità
Stiamo vivendo un momento particolare dove la crescita esponenziale del digitale e le nuove tecnologie emergenti stanno trasformando non solamente il mondo delle imprese ma anche i modi di vivere di tutti gli individui e la società nel suo complesso, anche da un punto di vista sanitario.
Oltre ad alcune apparecchiature tecnologiche che ormai hanno preso piede in quasi tutti gli ospedali italiani e nel mondo in generale, come ad esempio l’elettrobisturi, il dermatomo e l’ecotomografo portatile, anche i droni adesso stanno avendo una riconoscenza sempre più ampia in diverse strutture ospedaliere.
Un drone, chiamato anche aeromobile a pilotaggio remoto o APR, è un apparecchio volante caratterizzato dall’assenza del pilota a bordo. Il suo volo è controllato dal computer a bordo del mezzo aereo oppure sotto il controllo remoto di un navigatore o pilota, sul terreno o in un altro veicolo.
Nel mese di marzo 2017 la Posta, l’Ente Ospedaliero Cantonale EOC e il costruttore di droni Matternet, hanno testato per la prima volta un collegamento di droni tra due ospedali di Lugano. Dopo che in primavera il trasporto tramite droni si è dimostrato sicuro, efficace e affidabile, ora per la prima volta i droni trasporteranno tra i due ospedali veri campioni di laboratorio o farmaci urgenti. Dopo che in primavera il trasporto tramite droni si è dimostrato sicuro, pratico e affidabile, ora per la prima volta i droni trasporteranno tra i due ospedali veri campioni di laboratorio o farmaci urgenti.
Durante il test gli ospedali di Lugano hanno seguito una procedura molto simile a quella interamente automatizzata della futura fase produttiva. Per la prima volta sono stati scambmiati campioni di laboratorio, mediante un contenitore di sicurezza che risponde a tutte le norme per il trasporto di sostanze biologiche. Anche nei nuovi voli di prova il drone è stato caricato manualmente, mentre in futuro verrà impiegata una stazione logistica di Matternet interamente automatizzata. Ciò consentirà ai collaboratori dell’ospedale di caricare il drone senza prenderlo in mano, per poi farlo decollare tramite un’applicazione su smartphone.
Sono stati effettuati all’incirca 100 voli di prova dalla presentazione del progetto a fine marzo 2017 e hanno dimostrato tutti che il drone soddisfa i requisiti richiesti in materia di sicurezza, funzionalità e affidabilità. Il quadricottero impiegato a Lugano è specializzato per il trasporto di merci leggere con un peso massimo di due chilogrammi. Ha un diametro di 80 centimetri, una portata massima di 20 chilometri e vola a una velocità media di 72 km/h. Per motivi di sicurezza, sia il pilota automatico sia gli altri sensori principali sono stati tutti installati in numero doppio. Vengono installate ulteriori parametri per evitare urti durante il volo e, nel caso in cui l’intero sistema elettronico dovesse danneggiarsi, si apre automaticamente un paracadute. Inoltre, nel punto di decollo e di atterraggio viene impiegato un “landing pad” che diffonde un segnale a infrarossi e permette al drone un atterraggio preciso.
L’utilizzo di droni in campo sanitario risulta particolarmente interessante soprattutto in vista di applicazioni sull’ultimo miglio, in particolare per il trasporto di invii speciali o rifornimenti rimasti isolati a causa del maltempo. Al riguardo, è opportuno ricordare l’iniziativa assunta già nel 2014 dall’azienda DHL, con l’impiego di un quadricottero (denominato Parcelcopter) per la consegna d’emergenza di medicinali alla comunità di una piccola isola del Mare del Nord spesso isolata dal continente per il maltempo e comunque raggiungibile a costi ovviamente molto più alti.
Gli esperti del settore condividono l’opinione che, in futuro, avverrà un sempre più consistente e proficuo impiego dei droni nel recapito tradizionale dei pacchi, senza tuttavia sostituirlo del tutto. Tuttavia, anche le farmacie dovranno attentamente valutare questa opzione e renderla disponibile per tutti i suoi clienti, in particolar modo per coloro impossibilitati di muoversi a causa di malattie o anzianità.