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Telemedicina: dal curare al prendersi cura. Arrivano gli Health Point
Gli strumenti digitali stanno spopolando in campo sanitario tant’è che, anche se a rilento rispetto ad altri Paesi europei, la parola “telemedicina” sta pian piano entrando a far parte del nostro vocabolario di salute.
Cosa si intende per telemedicina?
Secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità, “La telemedicina è l’erogazione di servizi sanitari, quando la distanza è un fattore critico, per cui è necessario usare, da parte degli operatori, le tecnologie dell’informazione e delle telecomunicazioni al fine di scambiare informazioni utili alla diagnosi, al trattamento e alla prevenzione delle malattie e per garantire un’informazione continua agli erogatori di prestazioni sanitarie e supportare la ricerca e la valutazione della cura”.
Consiste in una rete diretta di professionisti e di strutture al servizio del cittadino per facilitare un accesso veloce ad alcune prestazioni sanitarie. In Svezia e in Danimarca, la telemedicina è una realtà diffusa, regolamentata e che funziona: i teleconsulti, soprattutto quando si tratta di cure di primo soccorso, e i medici online sono in aumento.
In Italia, sulla base dei dati forniti dall’Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità della School of Management del Politecnico di Milano, è pari al 24% la percentuale di utenti che prenotano visite ed esami online e il 15% consulta i documenti clinici.
La possibilità di avere a disposizione dei centri di servizi di telemedicina – con strumenti diagnostici all’avanguardia e non invasivi – in grado di favorire la prevenzione territoriale di primo livello grazie ad una stazione telematica sempre connessa, dove tutti i dati raccolti possono essere condivisi con una centrale medica per l’analisi e la refertazione, sta diventando realtà.
Si chiamano Health Point, un progetto di Health Italia S.p.A. attraverso la sua controllata Health Point S.r.l., delle strutture che stanno nascendo su tutto il territorio nazionale: attualmente sono 8, posizionate nei centri urbani e in luoghi pubblici altamente popolati come i centri commerciali.
(https://www.healthpoint.srl). L’obiettivo è quello di eseguire misurazioni non invasive a costi agevolati in maniera più semplice, offrendo ai cittadini un’alternativa economica e più fruibile a fronte dei lunghi tempi di attesa.
Abbiamo intervistato la dottoressa Silvia Fiorini, Amministratore delegato di Health Point.
Come sono strutturati gli Health Point? Quali sono le caratteristiche?
“Gli Health Point sono strutture costituite da moduli (c.d. station) appositamente attrezzate con device di ultima generazione dove ad oggi è possibile effettuare fino a 40 rilevazioni, con l’assistenza di personale infermieristico qualificato, il tutto con dispositivi medicali non invasivi e nel totale rispetto della privacy degli utenti. Tutti i rilevamenti vengono condivisi con il centro medico erogatore ed il relativo personale medico qualificato, al fine di restituire un pronto e veloce riscontro agli utenti. All’interno degli Health Point è inoltre possibile prenotare una televisita con un medico specialista. Le nuove tecnologie delle quali dispongono le station, consentono il monitoraggio di parametri che finora potevano essere controllati soltanto con test invasivi, condotti esclusivamente presso laboratori specializzati e in ospedale, riducendo così i tempi di attesa”.
Quali sono le aree di intervento e i servizi offerti?
“Le aree di intervento sono sette: cardiologia, dermatologia, pneumologia, medicina estetica, benessere, odontoiatria, medicina interna e metabolismo osseo. I servizi erogati vanno da quelli più semplici, come la misurazione della pressione arteriosa, la spirometria, il test del cammino, a quelli più innovative, come il Test del DNA, che permette di individuare quelle piccole variazioni genetiche caratteristiche che possono tradursi in risposte ‘errate’ dell’organismo in seguito all’introduzione di determinati alimenti o sostanze, e l’elaborazione poi di una terapia alimentare personalizzata”.
Qual è il percorso dell’utente dal momento in cui si reca presso uno dei centri? E in che modo è possibile richiedere una televisita con uno specialista?
“La televisita può essere prenotata direttamente presso l’Health Point. L’utente viene accolto dal promotore il quale fornisce tutte le informazioni e le modalità della telemedicina. Una volta acquisiti i dati nel rispetto della privacy e relativa registrazione, l’utente accede alla station e verrà seguito dal personale infermieristico presente per eseguire i controlli.
Se gli esami necessitano di un referto, verranno inviati al centro medico erogatore, che provvederà all’emissione del referto entro 48 ore. La modalità della consegna del referto, via email o ritiro del cartaceo presso l’Health Point, dipende dall’utente”.
Sono previste delle campagne promozionali e/o erogazione di servizi gratuiti?
“Sì, in occasione di alcune ricorrenze come ad esempio la festa della donna, la festa della mamma o la festa del papà, abbiamo offerto dei pacchetti di servizi gratuiti dedicati alla salute cardiovascolare (misurazione della pressione, frequenza cardiaca, EGC), e alle donne abbiamo offerto gratuitamente anche la densitometria ossea per la valutazione del rischio di osteoporosi!
Attualmente è attiva la campagna gratuita Healthree, grazie alla quale per 3 mesi l’utente può eseguire gli esami strumentali in modo da consentire il monitoraggio periodico del proprio stato di salute”.
Lo scopo è di avvicinare le persone, attraverso un accesso facilitato, alla prevenzione, senza sostituire la diagnosi tradizionale. Quanto è importante in un momento storico come questo, lo sviluppo e la diffusione della cultura della telemedicina?
“E’ fondamentale sia per la salute del cittadino che per la prevenzione, strumento primario che abbiamo a disposizione per combattere le malattie. L’obiettivo è quello di avere la possibilità di fare il punto sulla salute senza attese – criticità del Sistema Sanitario Nazionale – senza code e senza appuntamento, il tutto a dei costi agevolati rispetto al privato”.
Gli Health Point S.r.l. nascono quindi con l’obiettivo di diffondere la cultura della salute, attraverso percorsi di prevenzione, formazione e monitoraggio di parametri necessari a verificare lo stato di salute dei singoli cittadini, con l’assistenza di personale infermieristico qualificato sul posto. Tutti i servizi vengono erogati in presenza di un infermiere che ha una conoscenza degli strumenti, nonché una buona comprensione del contesto interattivo in cui vengono utilizzati, tenendo conto delle esigenze di pazienti bisognosi di calore umano e di informazioni comprensibili, corrette e rassicuranti.
Abbiamo incontrato Claudia Masia, infermiera dell’Health Point di Formello.
“L’infermiere nell’Health Point – ha spiegato – è la figura professionale sanitaria perfetta, perché incarna perfettamente il ruolo di anello di congiunzione tra il pubblico e il medico o la sanità in generale. Come infermiera mi trovo perfettamente a mio agio nell’aiutare le persone a prevenire quelle che sono le patologie più frequenti e invalidanti del nostro secolo, assistendoli nell’esecuzione di semplici indagini diagnostiche e insegnando loro quali sono gli stili di vita e gli accorgimenti da adottare od evitare, a seconda del caso, per mantenersi in salute”.
Cosa differenzia la sua professione presso un Centro Health Point rispetto ad una struttura ospedaliera?
“Il mio ruolo presso l’Health Point di Formello, in provincia di Roma, non è il classico lavoro da infermiera al quale siamo abituati a pensare, non c’è la parte clinica che caratterizza comunemente il nostro profilo professionale, ma viene esplorata un’area che gli appartiene comunque, cioè l’educazione sanitaria. All’interno dell’Health Point, l’infermiere conquista l’autonomia con cui è in grado di agire e non è un semplice erogatore di prestazioni non invasive: ascolta, comprende e indirizza. Le persone che si avvicinano alle station sono interessate alla loro salute, a mantenerla e recuperarla, ma spesso non sanno come fare, o hanno informazioni frammentate o addirittura errate; comunicare con il cliente dell’Health Point significa capire quali possono essere i fattori di rischio presenti per sviluppare una patologia e con l’aiuto delle indagini strumentali offerte, che cresceranno in numero nel tempo, l’infermiere decide di indirizzare la persona verso lo specialista più indicato o illustra le soluzioni più semplici da adottare nella quotidianità. L’infermiere diventa complice della popolazione e crea un rapporto di fiducia con la sanità, che si estende a tutti gli operatori sanitari, dai medici, al personale socio sanitario, dagli ospedali pubblici, agli studi medici privati”.
Le è mai capitato di indirizzare un utente presso una struttura ospedaliera perché gli esami erano sospetti?
“Sì, più di una volta ho indirizzato un utente verso il pronto intervento perché le indagini che venivano erogate nella station avevano riscontrato una situazione che necessitava di intervento immediato; eclatante il caso, che mi è capitato personalmente, di un signore che sentendosi poco bene si è recato presso l’Health Point per eseguire un elettrocardiogramma come consigliato da un farmacista, ma già leggendo il suo viso, ascoltando la descrizione del suo malessere e con una semplice misurazione della pressione, mi sono resa conto che poteva trattarsi di un principio d’infarto. Ho tranquillizzato il cliente ma l’ho esortato a recarsi all’ospedale più vicino; fortunatamente era accompagnato dal figlio, perché nei giorni seguenti siamo stati informati che l’infarto si è scatenato proprio nel Pronto Soccorso. Da questa esperienza è emersa maggiormente la necessità della presenza dell’infermiere all’interno degli Health Point, perché è in grado di interpretare anche i più blandi segnali d’allarme ed è capace di intervenire in situazioni di emergenza sanitaria che potrebbero verificarsi in ogni luogo, specialmente se a grande affluenza, proprio come quei contesti in cui vengono posizionati gli Health Point”.
Quanto è importante una figura di riferimento come la sua?
“Personalmente essere d’aiuto è sempre stata la mia ambizione principale, ho sempre considerato l’educazione sanitaria e la prevenzione come le fondamenta di una popolazione sana e serena. Le attività che svolgo oggi, sono quelle che un domani diminuiranno gli accessi nei pronti soccorsi, i ricoveri non necessari e abbatteranno notevolmente la spesa sanitaria in generale”.
Gli Health Point sono un innovativo strumento al servizio del cittadino. Non perdiamo tempo, facciamo prevenzione. Eseguire un check up in termini rapidi, può salvare la vita.