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Tumori infantili, presentato il nuovo Percorso per il trattamento radioterapico pediatrico
Quando un tumore ammala un bambino tutto diventa più difficile.
Il solo pensiero che una malattia così oscura sia stata diagnosticata nel corpicino fragile di un bimbo o di una bimba rende tutto più complicato tanto per la famiglia del piccolo quanto per l’equipe medica che lo prende in cura. Se fino a qualche anno fa essere ammalati di tumore significava, in buona parte dei casi – non in tutti – regredire, oggi i passi avanti fatti dalla medicina, anche grazie alla ricerca e alle tecnologie ultimate, garantiscono a un’elevata percentuale di bambini e adolescenti affetti da tumore di guarire.
A questo proposito all’Istituto Tumori della Romagna è stato presentato il nuovo Percorso per il trattamento radioterapico pediatrico e la strumentazione per tomoterapia acquistata grazie a numerose donazioni, in particolare quella di “La Fabbrica del sorriso”.
L’Associazione italiana registri tumori, stima che per il quinquennio 2016-2020, in Italia, saranno diagnosticate 7.000 neoplasie tra i bambini e 4.000 tra gli adolescenti, in linea con il quinquennio precedente. Si continua a osservare un trend in leggera crescita solo per alcuni casi tra gli adolescenti: nel periodo 1998-2008 sono aumentate del 2 per cento ogni anno le diagnosi di tumori maligni tra le ragazze, mentre in entrambi i sessi si è registrato un incremento di tumori della tiroide (+8 per cento l’anno), malattie, tuttavia, che hanno un’ottima prognosi. Stando invece agli ultimi dati disponibili di Airtum (il registro tumori in Italia – rapporto 2012) che riguardano il periodo di osservazione 2003-2008, i tumori maligni infantili (fascia 0-14) hanno avuto un’incidenza di 164 nuovi casi ogni anno per 1 milione di bambini, pari a circa 1.400 nuove diagnosi all’anno in Italia. I tumori che più colpiscono questa fascia di età sono le leucemie e i tumori embrionali. Per quanto riguarda gli adolescenti (15-19 anni), invece, negli ultimi anni l’incidenza è stata di 269 nuovi casi all’anno per 1 milione di ragazzi, pari a circa 1.618 nuovi casi di tumore all’anno.
Tra i tumori più frequenti vi sono il linfoma di Hodgkin (65 casi su un milione), quelli tiroidei (33 casi su un milione), tumori delle cellule germinali e leucemie (circa 30 casi su un milione), tumori del sistema nervoso centrale e linfomi non Hodgkin (circa 20 casi su un milione). Nel prossimo futuro, per il quinquennio 2016-2020, AIRTUM stima che in Italia saranno diagnosticate 7.000 neoplasie tra i bambini e 4.000 tra gli adolescenti, in linea con il quinquennio precedente. Per quanto riguarda la Romagna, i casi attesi nella fascia di età da 0 a 19 anni sono circa 37 all’anno, di cui 25 per i bambini e 12.3 per gli adolescenti. Si tratta di malattie diventate curabili nel 75%-80% dei casi specie nei bambini più che negli adolescenti eppure ancora oggi i tumori rappresentano nei Paesi occidentali la prima causa di decesso nella fascia di età 0-19 anni con costi sociali ed emotivi drammatici. Le nuove strategie terapeutiche, modulabili e differenziabili, permetteranno di curare meglio e con effetti collaterali ridotti. Dall’apertura del Centro di Rimini, i bambini presi in carico sono stati 309, di cui 50 necessitavano di trattamenti radioterapici.
La necessità e la volontà condivisa tra Irst, Ausl Romagna e Istituto Oncologico Romagnolo di garantire ai giovani pazienti del territorio romagnolo un percorso in grado di soddisfare la complessità dei loro bisogni – quindi, la presa in carico da parte di personale formato, in spazi adeguati, forniti di strumentazioni di ultima generazione, attraverso servizi dedicati e il più possibile in prossimità al luogo di residenza – ha portato all’implementazione del Servizio di oncoematologia pediatrica di Rimini, diretto dalla dottoressa Roberta Pericoli e alla creazione di un Centro di riferimento in Romagna per la Radioterapia pediatrica, presidio fino ad oggi assente. La radioterapia in ambito pediatrico e adolescenziale viene utilizzata per il trattamento di tumori cerebrali, linfomi di Hodgkin, Wilms e sarcomi, riguardando circa il 30% dei pazienti oncologici in queste fasce di età.
In risposta all’esigenza di assicurare questo tipo di trattamenti anche in Romagna, evitando alle famiglie di doversi recare presso centri lontani, è stato individuato il Servizio di Radioterapia dell’Istituto Tumori della Romagna, nelle sedi di Meldola e di Ravenna, quale luogo idoneo alla presa in carico dei giovani pazienti che necessitino di un trattamento radioterapico. Al fine di garantire i massimi livelli di cura, Irst, in collaborazione con Ior e grazie al sostegno economico della campagna Fabbrica del Sorriso di Mediafriends Onlus, Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, Fondazione Romagna Solidale Onlus, Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, Eurocommunication Grandi Eventi e a moltissimi altri sostenitori, ha acquistato un macchinario di Tomoterapia di ultima generazione. Inoltre, nella sede di Meldola, è stato possibile realizzare una sala d’attesa a “misura di giovane” per ridurre disagio, paura e stress nel momento dell’ingresso in reparto.