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IN ITALIA IL PRIMO INTERVENTO EUROPEO DI CORREZIONE COMPLETA NEUROCHIRURGICA DELLA SPINA BIFIDA IN UTERO. Il neonato è nato 10 giorni fa ed è sano
“Il neonato è nato alla 35esima settimana con parto cesareo e muove correttamente gli arti, non avrà bisogno di altre operazioni”.
Le dichiarazioni degli spe-cialisti dell’Ospedale italiano San Raffaele di Milano dove, per la prima volta in Europa, è stato eseguito con successo un intervento di correzione completa neurochirurgica della spina bifida in utero alla 22eseima settimana di gestazione.
La mamma aveva scoperto la malformazione alla 19esima settimana.
Nel mese di ottobre un’equipe multidisciplinare coordinata dal professor Massimo Candiani, primario di Ginecologia e Ostetricia, e dal professor Pietro Mortini, primario di Neurochirurgia, è intervenuta con una procedura innovativa sperimentata in Brasile, che prevede, con una piccola incisione dell’utero, di entrare direttamente nel sacco amniotico e correggere le strutture amniotiche direttamente sulle strutture anatomiche.
“La tecnica microneurochirurgica utilizzata, già supportata da solide evidenze scientifiche internazionali – ha spiegato il professor Pietro Mortini – mette in luce una volta di più che i bambini con spina bifida operati in utero hanno una prognosi migliore dopo la nascita e maggiori possibilità di recupero rispetto a quelli operati da neonati perché dopo l’intervento di correzione completa del difetto, causato dalla chiusura incompleta di una o più vertebre, il processo di riparazione prosegue nelle settimane successive di gravidanza e porta verso la normalità le strutture e le funzioni neurologiche del bambino”.
E’ un risultato eccezionale che, come ha dichiarato il professor Candiani “offre alle donne in gravidanza, che ricevono una diagnosi di spina bifida fetale, nuove speranze e opportunità terapeutiche”.