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Burnout, da problema a risorsa
Il burnout è l’esito patologico di un processo stressogeno, derivante dallo stress cronico sul lavoro, che comporta esaurimento emotivo e logorio psicofisico.
Maslach e Leiter hanno distinto tre dimensioni del burnout: deterioramento dell’impegno nei confronti del lavoro; deterioramento delle emozioni associate al lavoro e problemi di adattamento tra la persona ed il lavoro, a causa delle eccessive richieste di quest’ultimo.
Chi soffre di burnout lamenta perdita di energia, sintomi di depersonalizzazione, distacco dal lavoro, riduzione della realizzazione personale o dell’efficacia, sentimenti di inadeguatezza personale o professionale, riduzione della produttività e delle capacità di coping.
Una recente review ha identificato le conseguenze fisiche, psicologiche e occupazionali del burnout.
Le conseguenze fisiche del burnout includono ipercolesterolemia, diabete di tipo 2, ospedalizzazioni a causa di malattie cardiovascolari, dolore muscolo-scheletrico, mal di testa, affaticamento, problemi gastrointestinali, problemi respiratori e mortalità al di sotto dei 45 anni. Le conseguenze psicologiche del burnout includono insonnia, sintomi depressivi, uso di farmaci psicotropi e antidepressivi, e ricovero ospedaliero per disturbi mentali. Infine insoddisfazione del lavoro e assenteismo sono stati identificati tra gli outcome professionali legati al burnout.
Per contrastare il burnout, è molto importante ritrovare un senso e uno scopo a ciò che si sta facendo della propria vita e, se necessario, rivalutarla in toto.
Da dove deriva il malessere?
Dipende dal tuo capo?
Dai tuoi colleghi?
È arrivato forse il momento di cambiare lavoro?
O puoi acquisire nuove abilità per far fronte ad un ambiente lavorativo non ottimale? Ho bisogno di trovare una nuova attività ricreativa o ricominciare con quella che facevo in precedenza?
Trascorro tempo sufficiente con le persone alle quali tengo di più, ad esempio i figli, il partner, gli amici, i genitori o sto dedicando tutto il mio tempo al lavoro?
Quando le richieste che gli altri ci fanno diventano schiaccianti, imparare a dire no e a delegare diventa fondamentale. Comunicare con calma le nostre esigenze, dire “non oggi” o “mi dispiace, non posso” – significa dare priorità alla nostra salute. Ma dire no non è sempre facile: in tal senso, un percorso psicologico che contempli l´insegnamento di abilità di assertività, gestione del tempo, dello stress o della rabbia può essere un valido strumento per ritrovare il benessere.
Cogli l´occasione che il burnout ti sta offrendo per cominciare a fare un punto sulla tua vita.
In questo modo trasformerai il burnout da problema a risorsa.