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Salute e benessere arrivano tra i banchi di scuola contro l’inattività fisica
Essere in salute tra i banchi di scuola.
Si tratta dell’iniziativa avviata di concerto dai ministeri della Salute e dell’Istruzione sotto forma di una campagna di sensibilizzazione e di informazione per garantire la corretta crescita, fisica e psichica, dei giovani studenti italiani. “Ragazzi in buona forma imparano meglio”: questo il motto del progetto ministeriale che oltre a concentrarsi su aspetti essenziali come la didattica e l’apprendimento, promuoverà appositi programmi scolastici che offriranno linee guida su abitudini e comportamenti corretti, tenendo lontane condotte deleterie per i giovani negli ultimi tempi sempre più all’ordine del giorno tra gli studenti. Si tratta di una novità assoluta che colma una lacuna importante nel panorama scolastico italiano, ossia la mancanza di salute e benessere, o più semplicemente di un’ora dedicata a queste tematiche, nel programma didattico. Passi in avanti rispetto a un passato in cui si è discusso a lungo se parlare, oppure no, di educazione sessuale agli adolescenti.
Da oggi il vento è cambiato e grazie a un ampio ventaglio di iniziative inserite all’interno del percorso scolastico, i professori potranno offrire ai propri studenti autentiche pillole comportamentali, sulla base del documento “Indirizzi di policy integrate per la scuola che promuove salute”, insistendo su temi che già in precedenza i ministeri si erano impegnati a trattare in ambito di crescita per bambini e adolescenti. Così una delle problematiche principali al centro dell’attenzione sarà quella legata all’educazione alimentare, analizzando e prevenendo forme scorrette che potrebbero portare a conseguenze quali l’obesità, senza tralasciare altri fenomeni come la carenza di micronutrienti o la malnutrizione per difetto.
Essenziale inoltre il tema dell’inattività fisica, considerata la tendenza diffusa tra i giovanissimi a condurre una vita sedentaria in dipendenza da smartphone, play station e tecnologie vatie: su questo punto le iniziative promuoverebbero gli spostamenti a piedi o in sella a una bici, oltre a una migliore pratica dell’educazione fisica nelle scuole italiane. Presente anche il capitolo “dipendenze”, contemplando ed affrontando ovviamente quelle da alcool, fumo ed anche farmaci, senza escludere quella psicologica da social e smartphone, anch’essa inclusa nel programma di “Promozione della salute”. Previsto per tutte le scuole di ordine e grado, non costituirà una nuova materia ma consisterà in una “proposta educativa integrata”, verosimilmente attraverso iniziative di gruppo e laboratori.
Troveranno spazio anche questioni legate all’affettività e dell’educazione alle relazioni, sia globali che sociali. All’interno di questa campagna educativa c’è spazio anche al discusso tema delle vaccinazioni, che dovranno essere promosse assieme alla prevenzione delle malattie trasmissibili e dell’antibiotico-resistenza, in un percorso volto al miglioramento delle qualità individuali ma nell’ottica di un miglioramento generale delle condizioni socio-ambientali, che parta da una collaborazione tra l’educazione scolastica e quella sanitaria. In questi programmi, tutti a costo zero, è prevista anche un’adeguata finestra volta all’integrazione scolastica degli studenti disabili o con disturbi evolutivi (autismo, problemi alla comunicazione ed al linguaggio) con iniziative loro dedicate.