Questo sito Web utilizza i cookie in modo che possiamo fornirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web trovi più interessanti e utili.
Bevande calde e tumore esofageo
Quante volte ci siamo sentiti dire che assumere bevande molto fredde è pericoloso? “Ti viene una congestione!”, è tra le affermazioni più sentite e ricevute da parenti, insegnanti e amici.
È tutto vero, soprattutto per coloro che hanno il colon maggiormente sensibile, e si verifica una situazione di questo tipo poiché le bibite ghiacciate possono rallentare i processi digestivi scatenando sintomi molto fastidiosi tra cui crampi, gonfiore e fastidio addominale.
Però, ancora non tutti sanno che, allo stesso modo, sorseggiare liquidi troppo caldi può generare conseguenze molto negative al nostro organismo. Dissetarsi con bevande bollenti infatti, aumenta il rischio di cancro all’esofago, il sesto tumore più comune nelle regioni del terzo mondo e al diciottesimo posto nei Paesi industrializzati. È tre volte più frequente nei maschi che nelle femmine, con 1.500 casi stimati all’anno in Italia, contro i 600 del genere femminile. Le cause possono essere di origine genetica, legate alla dieta e allo stile di vita (fonte AIRC).
Secondo l’International Agency for Research on Cancer (IARC) la causa va ricercata non tanto nel tipo di bevanda quanto nella temperatura con cui questa viene assunta che, a temperature eccessive, provoca una forte irritazione della mucosa della bocca e delle pareti della gola. A confermarlo è anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che evidenzia una temperatura massima di 60° C che, comunque, viene superata specialmente in America meridionale e Asia.
Uno studio recente effettuato su 500 mila cinesi, ha dimostrato che bere tè a temperature elevate provoca un aumento da due a cinque volte del tumore all’esofago, ma solamente negli individui che fumano e bevono alcolici.
Difatti, Cina e Giappone sono i Pesi in cui l’incidenza di questa neoplasia è maggiormente elevata, anche perché tendono ad assumere frequentemente il sakè bollente, una bevanda alcolica ottenuta da un processo di fermentazione che coinvolge riso, acqua e spore koji.
Tuttavia, la decisione di classificare le bevande calde come possibilmente cancerogene si basa su dei dati limitati e ancora non del tutto concreti.
Ad esempio, durante varie ricerche i partecipanti non hanno misurato la temperatura della propria bevanda in maniera oggettiva, ma dovevano descriverla solo come “calda” o “molto calda”. Dopo altri studi invece, bere bibite molto calde è stato classificato come “probabilmente cancerogeno per l’uomo”.
Questo “probabilmente” lascia intendere che ancora non si sa con certezza se l’assunzione di derivati di acqua bollenti possa rientrare tra le cause del tumore esofageo. Ciò che di sicuro si sa e viene, di conseguenza, divulgato con assoluta sicurezza, che bisogna limitare il consumo di tabacco e alcol, i fattori di rischio più rilevanti.
I fumatori hanno probabilità di ammalarsi 5-10 volte maggiori rispetto ai non fumatori, a seconda del numero di sigarette fumate e degli anni di abitudine al fumo, i cui effetti sono moltiplicati dall’alcol. Quest’ultimo, infatti, oltre ad agire come causa tumorale diretta, consolida l’azione cancerogena del fumo.
Inoltre, tutte le persone che consumano sigarette e alcol contemporaneamente hanno un rischio di ammalarsi di cancro esofageo fino a 100 volte più alto di chi non dimostra di portarsi dietro dipendenze e vizi di questo calibro.
Quasi sempre i sintomi iniziali del tumore dell’esofago riguardano la perdita progressiva di peso preceduta dalla disfagia, ovvero dalla difficoltà a deglutire che spesso compare in modo lento, prima per i cibi solidi e, successivamente, per quelli liquidi.
Nei casi più avanzati la crescita del cancro esofageo è in grado di causare una diminuzione o un’alterazione del tono di voce in quanto coinvolge i nervi che gestiscono la mobilità delle corde vocali. Sono frequenti, ulteriormente, una tosse insistente da rigurgito di liquidi o cibo nelle vie aeree, dolore retro-sternale e vomito ematico.