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Innovare, prevenire e promuovere nella sanità integrativa
Gli enti di sanità integrativa hanno ormai una lunga storia alle spalle, ultra centennale nel caso delle Società di Mutuo Soccorso, quasi cinquantennale nel caso delle Casse di Assistenza Sanitaria e oltre che ventennale nel caso dei Fondi Sanitari.
Una storia che è fondata, costruita, organizzata su alcuni concetti fondamentali quali il diritto costituzionale alla salute di ciascun individuo, il bisogno di assistenza sanitaria di tutti i cittadini, il concetto di mutualità ed il valore sociale della sanità integrativa.
Questo ha comportato, non solo a livello del nostro paese ma anche a livello europeo, la predisposizione, l’aggiornamento ed il continuo adeguamento di un quadro giuridico e fiscale che ormai si può ritenere articolato e completo e che differenzia in punto di diritto questi enti dalle aziende che operano nel settore della sanità integrativa, a qualsiasi titolo, come società a capitali privati.
Esiste quindi la cornice di un vero e proprio modello strutturale di sanità integrativa ma il quadro, anche se già oggi abbastanza ben fatto, va sicuramente ammodernato con un maggiore perfezionamento dei modelli di innovazione, dei percorsi di prevenzione e dei sistemi di promozione.
L’evoluzione tecnologica, l’ampliamento della scienza medica e le crescenti necessità sanitarie della popolazione richiedono a questi enti un ampliamento dei servizi offerti ai loro associati, un’intensificazione dei sistemi di prevenzione sanitaria e una maggiore prossimità ai loro aderenti.
Gli enti di sanità integrativa hanno il dovere, a nostro avviso, di implementare la logica di base dei loro servizi ricorrendo all’innovazione, che nel settore della sanità sta conoscendo uno sviluppo considerevole.
E’ sufficiente pensare alla possibile implementazione dei sistemi di medicina a distanza che, se utilizzati per gli oltre 10 milioni di cittadini che aderiscono già oggi a forme di sanità integrativa, consentiranno di fornire servizi medici ancora più efficaci agli aderenti, diminuendo il ricorso alla spesa sanitaria pubblica e l’impatto economico sui costi dello stato rendendo altresì sempre più efficiente il modello.
I Fondi Sanitari, le Casse di Assistenza e le Società Generali di Mutuo Soccorso, che ricordiamo essere gli unici enti legittimati a gestire programmi di sanità integrativa, debbono necessariamente accelerare nell’utilizzo di strumenti sanitari innovativi principalmente di medicina a distanza, che consentano a tutti i loro soci di usufruire della possibilità di ricevere assistenza sanitaria in tempo reali, con costi ridotti e con prestazioni qualitative.
Ma l’innovazione da sola non è sufficiente in quanto sono economicamente misurabili anche i vantaggi che deriverebbero al sistema paese se si agisse in campo sanitario maggiormente in termini di prevenzione piuttosto che dedicarsi quasi esclusivamente alla cura di patologie ormai acclarate.
Prevenire significa realizzare modelli comportamentali adeguati costruiti su stili di vita corretti, alimentazione sana, attività fisica coerente con le necessità di ogni soggetto e controlli periodici, al fine di permettere agli individui di evitare di compromettere la propria efficienza fisica intervenendo prima che il problema sanitario sia evidente e misurabile.
Anche in questo ambito gli enti di sanità integrativa devono implementare ulteriormente il loro operato rafforzando ancora di più i presidi dedicati alla prevenzione, fornendo maggiore consulenza ai loro associati, sviluppando ancora più intensamente i programmi di prevenzione che già oggi effettuano.
Ma innovazione e prevenzione non sono ancora sufficienti a completare il quadro se i cittadini non sono a conoscenza delle possibilità offerte dagli enti di sanità integrativa e dai nuovi modelli di welfare che il legislatore sta costantemente e correttamente incentivando.
Non c’è ancora piena consapevolezza nei cittadini italiani della grande opportunità fornita loro dalla sanità integrativa che, se gestita esclusivamente in una logica mutualistica, consente di integrare i servizi sanitari pubblici con prestazioni di elevata qualità permettendo, nel contempo, allo stato di dedicare le risorse economiche disponibili, e per evidenti ragioni non infinite, per le fasce economicamente più deboli della popolazione in un equilibrio sociale sostenibile.
Lo sviluppo costante e coerente di un secondo pilastro sanitario può proseguire se i Fondi Sanitari, le Società Generali di Mutuo Soccorso e le Casse di Assistenza Sanitaria incrementeranno ancora di più il loro impegno per rendersi ancora più prossime ai loro associati e per comunicare la loro capacità di assistenza sanitaria.
E’ necessario che questi enti intensifichino lo sforzo finalizzato a realizzare strutture sanitarie che operano in assistenza ai soci a livello locale per velocizzare l’accesso ai servizi.
E’ indispensabile che questi enti rafforzino la loro capacità di fornire spiegazioni agli associati dove il socio promotore della salute od il socio promotore mutualistico, che ricordiamo essere una figura professionale che nulla ha a che vedere con le professioni legate all’intermediazione assicurativa, creditizia o finanziaria, ove anzi è con queste giuridicamente compatibile, possa sempre più diffondere, sulla base dello spirito mutualistico, la possibilità di utilizzare prestazioni fornite da enti di sanità integrativa.
E’ opportuno anche che questi enti comunichino sempre di più ai loro soci ed ai cittadini tutti le prestazioni che offrono, i servizi che mettono a disposizione, i presidi che utilizzano affinché ogni azienda, ogni famiglia ed ogni individuo siano informati e consapevoli dell’opportunità di salvaguardia della loro salute fornita dagli enti di sanità integrativa.
Certamente ci sarà sempre chi, per interessi corporativi od economici, cercherà di mischiare le carte avocando pretese e diritti giuridicamente inconsistenti e socialmente inopportuni in un quadro legislativo, giuridico, economico, sociale e politico che è già oggi chiaro e definito, ma proprio per questo è indispensabile che gli enti di sanità integrativa proseguano con forza sulla strada intrapresa per compiere definitivamente un sistema di sanità integrativa moderno, adeguato alle esigenze dei cittadini, efficace, efficiente e socialmente utile, completando il quadro, con capacità di innovazione, attività di prevenzione e modelli di promozione indispensabili a garantire il diritto alla salute di ogni cittadino del nostro paese.