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Il cancro va combattuto, facciamolo insieme. Lo spot del ministero della Salute
“Il cancro si può battere, facciamolo insieme”. È questo lo slogan (https://youtu.be/A38Yw1VcRN4) scelto e condiviso dal Ministero della Salute e dagli Istituti Regina Elena e San Gallicano, in occasione della Giornata Mondiale contro il cancro 2020. Per questo appuntamento importante infatti è stato realizzato un video dove assoluti protagonisti sono i medici e i ricercatori che invitano alla prevenzione primaria e agli screening oncologici.bn“Scoprire il tumore nella fase iniziale può rendere più semplici le cure e salvarti la vita. Se ricevi l’invito della tua Asl, non perdere l’occasione. Partecipa agli screening gratuiti per i tumori al seno, al collo dell’utero, al colon”. Così raccomandano medici e specializzandi del Regina Elena e San Gallicano. A questa call to action ne seguono altre, insieme a consigli, dati e informazioni divulgati dai professionisti IFO, “volti da spot” per un giorno.
Solo poche settimane fa, ovvero in corrispondenza dell’inizio del nuovo anno, il Ministero della Salute aveva presentato una fotografia aggiornata e completa dei tumori in Italia. Nel corso del 2019 sono stimate 371mila diagnosi (196.000 uomini e 175.000 donne), a fronte delle 373mila del 2018: 2000 in meno in 12 mesi.
I cinque tumori più frequenti sono quello della mammella, (53.500 casi nel 2019), colon-retto (49000), polmone (42.500), prostata (37.000) e vescica (29.700). In calo, in particolare, le neoplasie del colon retto, dello stomaco, del fegato e della prostata e, solo negli uomini i carcinomi del polmone, che continuano, invece, ad aumentare fra le donne (+2,2% annuo), per la preoccupante diffusione dell’abitudine al fumo di sigaretta fra le italiane.
In crescita anche il tumore della mammella e, in entrambi i generi, quelli del pancreas, della tiroide e i melanomi (soprattutto al Sud). Sono questi i dati messi in luce all’interno della pubblicazione I numeri del cancro in Italia 2019, il censimento ufficiale dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica-AIOM, dell’Associazione Italiana Registri Tumori-AIRTUM, di Fondazione AIOM e di PASSI (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia), PASSI d’Argento e della Società Italiana di Anatomia Patologica e di Citologia Diagnostica (SIAPEC-IAP) giunto alla nona edizione.
L’incidenza più alta si registra in Friuli Venezia Giulia (716 casi per 100.000 abitanti), la più bassa in Calabria (559 casi per 100.000 abitanti).
Quasi 3 milioni e mezzo di italiani (3.460.025, il 5,3% dell’intera popolazione) vivono dopo la diagnosi di cancro, cifra in costante crescita (erano 2 milioni e 244 mila nel 2006, 2 milioni e 587mila nel 2010, circa 3 milioni nel 2015), grazie ad armi sempre più efficaci e alla maggiore adesione ai programmi di screening.
In aumento anche la sopravvivenza: il 63% delle donne e il 54% degli uomini sono vivi a 5 anni dalla diagnosi. Almeno un paziente su quattro, pari a quasi un milione di persone, è tornato ad avere la stessa aspettativa di vita della popolazione generale e può considerarsi guarito.