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Latte sì o latte no? Si scalda il dibattito tra i nutrizionisti
È conveniente eliminare il latte dalla propria dieta alimentare? Stando alla medicina si tratta di un grave errore che causa gravi e dannose conseguenze alla salute. In particolare, l’interrogativo sorge in relazione alle nuove tendenze e mode alimentari, come quella vegana, che vedono il latte come dannoso per la salute. In questo senso, il libro più conosciuto a livello internazionale in cui si sostiene che il latte, e in particolare le caseine presenti, possano essere cancerogene è “The China Study”. Il volume è talmente diffuso che l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro ha pubblicato un documento dove chiarisce che “The China Study” è un testo inattendibile per la comunità scientifica, precisando che non esistono tuttora studi a favore di una dieta che elimini totalmente le proteine di origine animale, in particolare i latticini. Pertanto, il latte è riconosciuto come un elemento importante per costruire la forza delle nostre ossa. A tornare sull’argomento è stato Francesco Tonelli, professore emerito di Chirurgia Generale dell’Università di Firenze, nel corso della presentazione dell’indagine dell’Osservatorio Prevenzione e Salute di UniSalute curato da Nomisma, tenutasi a Milano. “Ci sono mode – ha commentato – poco salutari, diffuse ad esempio con la dieta vegana o a volte anche a livello medico, che eliminano il latte perché considerato dannoso per la salute. Non è vero. Insieme alle acque ricche di calcio, è l’alimento che ci consente di costruire la massa ossea nei primi 20 anni di vita, perché ci fa assorbire il calcio”. Se si segue la dieta vegana dunque è importante che sia coadiuvata da un medico, perché possono prodursi delle gravi carenze, come quelle di vitamina B12 e D, oltre che di aminoacidi.
Come già detto, eliminare latte e derivati dalla propria alimentazione potrebbe causare una carenza di vitamina D e calcio. Conseguenza che ha provocato un acceso botta e risposta tra i nutrizionisti: secondi una parte, infatti, il calcio assunto attraverso i latticini può essere sostituito da altri alimenti, si pensi alle verdure a foglia verde come gli spinaci. Stesso discorso vale per la vitamina D, assunta attraverso il consumo di pesce e uova. Per evitare una carenza, bisognerà però assumere gli alimenti giusti.
La mancanza di lattosio, soprattutto se si è abituati a consumare latticini quotidianamente, o in dosi particolarmente significative, potrebbe causare alcuni sintomi simili a quelli dell’astinenza, come spossatezza, debolezza e insonnia. Questo perché, derivati del latte e formaggi, sono classificati come alimenti che causano dipendenza: contengono particolari proteine, le caseine, che agiscono sul cervello come gli oppioidi. Inoltre, eliminare completamente dalla nostra alimentazione i latticini significa anche eliminare dei nutrienti importanti: il loro apporto è costituito principalmente da grassi saturi, proteine e colesterolo, che contribuiscono alla formazione di cellule e tessuti.
Oltre a vitamina D e calcio contengono vitamina A e altri sali minerali come fosforo e magnesio, fondamentali al fine di prevenire fragilità ossea e osteoporosi: l’integrazione con altri cibi che contengono questi nutrienti diventa quindi importante. Oltre a pesce, uova, spinaci, ci sono anche legumi, carne, broccoli e cavolo nero.