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Una dieta per l’autunno
La stagione estiva, si sa, crea enormi aspettative circa il nostro aspetto fisico. Ecco allora che sul finire della Primavera i più accorti iniziano a sottoporsi a diete ferree in vista della prova costume.
Ci sono i sostenitori della Dukan che per mesi si cibano solo di bresaola e salmone, i seguaci della dieta a zona che sono costretti a pesare tutto ciò che mettono nel piatto per avere la completa armonia tra proteine, carboidrati e grassi, i “dissociati” che seguendo le regole dell’’inventore Albert Antoine soddisfano il proprio appetito consumando solo una tipologia di cibo al giorno (es. lunedì pesce, martedì latticini e così via) o, ancora, ci sono coloro che si lasciano appassionare dalle diete del momento: dieta del limone, dieta tisanoreica, dieta Atkins, dieta del PH, la dieta raw e, ovviamente la dieta del fai da te.
Ma quali tra queste tipologie di alimentazione è davvero efficace per perdere i chili in più? La risposta è nessuna.
Seguendo queste diete, infatti, l’unico effetto evidente è quello di sottoporre il nostro corpo ad uno squilibrio importante cosicché i chili persi durante la dieta verranno poi facilmente riassunti al primo gelato con la panna montata che riterremo giusto concederci dopo tante sofferenze alimentari.
L’approccio d’altronde è errato già dal principio.
Se volessimo indagare circa il significato del termine “dieta” potremmo osservare come nella lingua greca “δίαιτα” assumeva il significato di modo di vivere e, ancora oggi, nella lingua italiana il termine è utilizzato per significare un regime alimentare laddove in alcun modo si accenna alla sussistenza di privazioni.
Dalla sola analisi etimologica si evince quindi il fatto che la dieta non debba essere intesa come un periodo transitorio in cui si rinuncia a determinati cibi a favore di altri con l’obiettivo di dimagrire bensì come un modus vivendi.
Mangiare con la consapevolezza di nutrire correttamente il proprio corpo è il primo passo per una buona salute.
Se trascorriamo settimane a mangiare solamente pollo e tacchino perché la nostra dieta chetogenica ce lo prescrive avremo come unico risultato quello di uno scompenso delle nostre funzionalità organiche che verrà aggravato quando, una volta persi i chili in eccesso, ritorneremo a mangiare biscotti, gelati e fritti senza remore.
Comportarsi così equivale a non aver rispetto e cura del proprio corpo.
Seguire una dieta significa, invece, avere costantemente cura del proprio corpo introducendo solo quelli alimenti che sono benefici per le attività dei nostri organi.
In merito, il nostro essere italiani ci aiuta e non poco.
La dieta mediterranea rientra, infatti, tra i patrimoni UNESCO proprio per la sua capacità di porsi quale modello nutritivo corretto e adatto al corpo umano.
Sul punto è bene, però, fare una precisazione.
Analizzando l’anatomia e fisiologia umana in relazione agli esseri viventi carnivori si possono notare significative differenze (es. lunghezza dell’intestino, attività del fegato, sviluppo dei muscoli facciali) da cui emerge il fatto che l’essere umano non rientra nella specie dei carnivori.
A ciò si aggiunga che originariamente la dieta mediterranea non prevedeva il consumo di carne. Sino al 1400, difatti, la carne difficilmente raggiungeva la tavola degli italiani.
Non solo. Se si prende in considerazione la longevità delle popolazioni mondiali, si può facilmente vedere come la popolazione maggiormente longeva – rappresentata dai giapponesi – faccia un uso decisamente limitato della carne privilegiando cereali, verdura e frutta.
Quanto sopra esposto non concerne mere circostanze fortuite, ma è alla base di una tesi sempre più dimostrata anche scientificamente circa la dannosità della carne per il nostro organismo.
Non è un caso che uno dei maggiori esperti di tumore in Italia, Umberto Veronesi, si dichiari vegetariano da tempo. Questo il suo breve commento circa la relazione tra alimentazione vegetariana e vantaggi per la salute: “Quando ingeriamo una quantità eccessiva di calorie sotto forma di proteine, grassi e zuccheri, queste vengono convertite in molecole di trigliceridi e accumulate nel tessuto adiposo come depositi di riserva.
È proprio qui, nel grasso corporeo, che più facilmente si accumulano le sostanze dannose presenti nell’ambiente. Ecco perché esiste una correlazione tra diete ricche di grassi saturi (provenienti da fonti animali) e alcuni tumori.
Frutta e verdura invece, oltre a contaminarci molto meno degli altri alimenti, sono scrigni di preziose sostanze come vitamine, antiossidanti e inibitori della cancerogenesi (come i flavonoidi gli isoflavoni), che consentono di neutralizzare gli agenti cancerogeni, di “diluirne” la formazione e di ridurre la proliferazione delle cellule malate.
Non solo quindi possiamo consumarne in abbondanza, ma dobbiamo anzi farlo quotidianamente per assicurarci un’adeguata protezione”.
In conclusione, nutrirsi secondo i canoni della dieta mediterranea (intesa come regime alimentare perenne) è la soluzione per tutti coloro che oltre a volere un corpo magro e in forma desiderano anche un corpo sano che si adegui senza traumi al passare degli anni e garantisca una vita duratura.
Addio quindi a tutte le diete squilibrate e benvenuto ad un autunno “mediterraneo-vegetariano”.