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Analisi radiomica in campo oncologico: un nuovo traguardo della diagnostica per immagini
Per una diagnosi sempre più precisa volta a combattere le neoplasie, oltre alle moderne tecniche radiologiche come TC, Risonanza Magnetica e PET in grado di generare immagini di altissima qualità, è stato sviluppato uno strumento di analisi radiomica che consente di fornire preziose informazioni sulle caratteristiche dei tumori, su eventuali mutazioni e sulla personalizzazione delle terapie oncologiche.
Si chiama RadAR (Radiomics Analysis with R), il software sviluppato dai ricercatori e fisici medici dell’Azienda USL Toscana Centro, dell’Istituto di Fisica Applicata Nello Carrara del CNR e dell’Università degli studi di Firenze con cui è possibile eseguire l’analisi dei dati radiomici in modo completo e dettagliato.
La radiomica è una nuova disciplina che si occupa di estrapolare moltissime “caratteristiche” dalle immagini radiologiche che, essendo molto di più che semplici figure anatomiche, sono poi elaborate tramite opportuni metodi di analisi dati. Questo metodo può permettere diagnosi più accurate ma può anche fornire preziose informazioni su specifiche caratteristiche tumorali, come ad esempio prevedere la risposta ad un trattamento o evidenziare la presenza di particolari alterazioni genetiche e epigenetiche, che sarebbero ricavabili solo utilizzando altre tecnologie biomediche. È stato raggiunto questo risultato che prende in considerare i risultati di questi esami non solo come immagini, ma anche come preziose risorse di dati proprio per identificare informazioni che altrimenti potrebbero non essere percepite dall’occhio umano.
“Quando abbiamo iniziato a lavorare su questi dati ci siamo subito resi conto che non esisteva un software dedicato alla loro analisi e soprattutto che mancava un consenso su come eseguire queste analisi”, spiega il dottor Matteo Benelli, responsabile dell’Unità di Bioinformatica della struttura Oncologia dell’Ospedale di Prato e coordinatore dello studio. “Queste tecniche generano una grande quantità di dati e pongono quesiti simili a quelli che quotidianamente riscontriamo nel nostro settore, quello della bioinformatica e della genomica dei tumori. Grazie ad un grande lavoro interdisciplinare abbiamo sviluppato RadAR e lo abbiamo reso disponibile a tutta la comunità di ricercatori. Speriamo così – continua Benelli – che il nostro software possa facilitare analisi complesse come quelle radiomiche e di contribuire alla diffusione di questa nuova disciplina che potrebbe avere risvolti importanti per migliorare la qualità delle cure dei pazienti oncologici”.
Per dimostrare l’affidabilità del software RadAR i ricercatori hanno utilizzato dati TC di oltre 850 pazienti oncologici, ricavati da database open access disponibili in rete. Il software è stato distribuito in modalità open source tramite la piattaforma GitHub .
Lo studio è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale Cancer Research.