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Operazione al cervello “Awake”
Un intervento delicato al cervello per la cura dell’epilessia è stato eseguito presso l’ospedale “Salesi-Ospedali Riuniti di Ancona”. A sottoporsi all’operazione da sveglia, una delle prime in Italia durata circa 5 ore, è stata una ragazzina di 14 anni, alla quale è stata asportata un’area interessata da una lesione all’origine di crisi epilettiche. In campo un’equipe multidisciplinare (neurochirurgica, anestesiologica, neuroradiologica, neurologica, neurofisiologica, psicologica) che, in parte, ha lavorato in fase preoperatoria sia per preparare la ragazzina che la mamma accanto a lei per tutta la durata dell’intervento. La procedura ha visto il supporto di tecnologie avanzate per definire l’area del cervello in questione e sorvegliare le funzioni neurologiche della giovane durante la resezione della lesione epilettogena.
La chirurgia da svegli consente di individuare meglio l’area da asportare e minimizzare i rischi di complicazioni funzionali. Questa procedura era già stata utilizzata per un altro intervento al cervello eseguito, poco più di un anno fa, nell’Ospedale Santissima Annunziata di Taranto su una musicista di 23 anni alla quale è stato rimosso un tumore maligno di basso grado. La giovane donna si è sottoposta all’intervento da sveglia mentre suonava il violino. La metodica chirurgica adottata dall’equipe, implementata anche questa volta, dall’ausilio di dispositivi di ultima generazione, ha permesso di rimuovere il tumore evitando danni neurologici, soprattutto disturbi della parola e cognitivi ed evitare difficoltà nella coordinazione dei gesti. Stimolando nella fase operatoria specifiche zone cerebrali, sono stati evocati disturbi sensitivi complessi. “Questa tecnica – spiegò all’epoca il direttore dell’Unità Operativa Complessa Giovanni Battista Costella- è particolarmente indicata nei casi in cui è necessario rimuovere lesioni localizzate in zone critiche. Certo, al paziente è richiesta collaborazione e la procedura nel complesso non è una esperienza semplice”.