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Smettere di fumare: intervista al Dottor Maurizio Costantini
E’ ormai risaputo che il vizio del fumo rappresenta una delle realtà che maggiormente colpisce la popolazione mondiale.
Fin’ora sono stati diversi gli escamotage per tentare di discostarsi definitivamente da questa cattiva abitudine, dalla chewing-gum alla sigaretta elettronica, ma ci sono stati realmente riscontri positivi a seguito dei vari tentativi?
Ne abbiamo parlato con il Dottor Maurizio Costantini, psicologo e psicoterapeuta che si occupa, da oltre dieci anni, del problema del tabagismo.
Qual è la situazione in Italia riguardo al tabagismo?
“Purtroppo il 23% della popolazione italiana con più di 14 anni è dipendente dal fumo, un problema che comporta più di 80mila morti l’anno, per non parlare delle persone malate. Un grande problema umano e sanitario.
Il mercato cerca di essere sempre più sofisticato, cercando di modificare il sapore delle sigarette o realizzando prodotti come la sigaretta elettronica.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità sta rafforzando la lotta contro il fumo, cercando di mettere al bando l’uso di sostanze aromatiche nelle sigarette, alcune delle quali sembrano aumentare la dipendenza. L’OMS sta anche denunciando l’inutilità delle sigarette elettroniche, poiché sembra che non aiutino a smettere di fumare. Non solo, non si sarebbe neppure più certi che siano innocue.
Mi sembra ci siano pareri discordanti in merito. Oggi si cerca di attirare l’attenzione sulla sigaretta con nuovi sistemi, alcuni dei quali molto più sofisticati di quelli precedenti.”
E a livello Europeo?
“Circa 700.00 europei muoiono ogni anno per cause legate al fumo. Il 70% dei fumatori in Europa inizia prima dei 18 anni e il 94% prima dei 25 anni.
Secondo l’OMS, il fumo è “la prima causa al mondo di morte evitabile”. Ogni anno uccide 5 milioni di persone in tutto il mondo per cancro, malattie cardiovascolari e respiratorie. Un numero destinato ad arrivare a 10 milioni entro il 2030, se non saranno adottate misure efficaci.
Sono cifre impressionanti, occorrono interventi di prevenzione a partire dai giovanissimi coinvolgendo le scuole e il mondo dell’associazionismo giovanile.
La recente direttiva sui prodotti del tabacco, è senz’altro una conquista per la salute pubblica dell’UE. Ad esempio il divieto sugli aromi che mascherano il cattivo sapore del tabacco è particolarmente importante, così come evitare l’aspetto attraente dei pacchetti di sigarette.
S’inizia a fumare in genere da giovanissimi, bisognerebbe dunque partire da lì, dall’adolescenza e molto si potrebbe fare per aumentare la consapevolezza sui danni del fumo.”
Che cosa accade, dal punto di vista della dipendenza, in chi inizia a fumare?
“Dal punto di vista fisico si crea una vera e propria dipendenza legata alla nicotina, una sostanza alcaloide presente nel tabacco. Una volta inalata viene assorbita nel flusso sanguigno raggiungendo il cervello in pochi secondi aumentando i livelli di dopamina e la produzione di endorfine.
Ma dopo il rilascio di queste sostanze si crea un effetto ‘deprimente’, contrario al precedente, che spingerà poi il fumatore a cercare nuovamente la sigaretta per tornare alla sensazione iniziale, ed è soprattutto così che s’innesca la dipendenza.”
Quali sono i vantaggi nello smettere di fumare?
“è incredibile come già dopo soli venti minuti che non si fuma si hanno i primi vantaggi a livello della frequenza cardiaca e della temperatura corporea, dopo otto ore si riduce il rischio d’infarto e migliora l’ossigenazione del sangue, un anno dopo aver smesso di fumare il rischio di malattia cardiaca (infarto) si riduce della metà.
I vantaggi dunque sono tantissimi, a vari livelli: respiratorio, cardiovascolare, del sistema nervoso, ma anche a livello della sessualità e della fertilità. Ad esempio alcune ricerche dimostrano come il fumo possa ridurre il numero di spermatozoi vitali, mentre nelle donne si riduce il numero degli ovociti in grado di essere fecondati. Smettendo di fumare aumenta dunque la possibilità di avere una gravidanza.
Ma ci sono importanti vantaggi anche dal punto di vista psicologico. Nella mia esperienza, avendo liberato centinaia di fumatori dalla dipendenza, ho potuto costatare come ci sia un miglioramento a livello dell’autostima. Chi smette di fumare rafforza la sua autostima e migliora il suo umore.
In effetti la sigaretta, nel tempo, può indurre a uno stato di tipo depressivo, poiché diminuisce l’energia fisica, e anche le paure per le malattie possono indurre a uno stato di tensione e angoscia.
Liberarsi da tutto ciò vuol dire riprendere in mano la propria vita, cambiando stile di vita.
Dopo aver smesso di fumare, molti fumatori, non solo stanno meglio fisicamente e psicologicamente, ma spesso iniziano a occuparsi di più di se stessi, è una grande soddisfazione poter costatare tutto ciò.”
Quali sono i metodi per liberarsi dalla dipendenza?
“In ambito farmaceutico esistono trattamenti sostitutivi come cerotti, gomme da masticare e altri prodotti a base di nicotina. Alcuni medici prescrivono antidepressivi, due in particolare sono approvati a questo scopo, farmaci che riducono i sintomi dell’astinenza da nicotina e/o riducono il desiderio della sigaretta.
C’è chi utilizza metodi naturali, come l’utilizzo di erbe e prodotti dell’erboristeria, oppure tecniche come l’agopuntura e simili.
I centri antifumo poi, come quelli legati all’Associazione per la ricerca sul cancro offrono corsi e consulenze.”
Qual è il suo approccio per liberare i fumatori dalla dipendenza?
“Si tratta di un unico intervento, rivolto a piccoli gruppi di fumatori, della durata di un pomeriggio, attraverso il quale si cerca di confutare le false credenze di chi fuma, fornendo strumenti semplici ed efficaci per liberarsi per sempre dalla dipendenza.
Si tratta di un metodo semplice ma che ha ottimi risultati.”
Sorprende un po’ che sia possibile smettere in modo così rapido…
“Il motivo è semplice e provo a spiegarlo: sono stato anch’io un fumatore e ogni volta che provavo a smettere, nonostante la forza di volontà, non riuscivo, al massimo qualche giorno o qualche settimana.
Quando poi ricevetti le informazioni di un grande divulgatore – Allen Carr (che purtroppo ci ha lasciati ormai da diversi anni) -, tutto mi sembrò più chiaro: mi raccontavo cose sul fumo che altro non erano che false credenze.
Analizzando più a fondo il problema capii che la dipendenza da tabacco è di natura soprattutto psicologica, iniziai così ad approfondire lo studio sulla dipendenza e sulle motivazioni che costringono il fumatore a un ‘rituale ossessivo’ che lo obbliga a fare ciò che non vorrebbe fare, fumare appunto!
Molte di queste ricerche conducono spesso a unico punto: le ‘false credenze’ che ogni fumatore si porta dietro.
Se non c’è chiaro il vero motivo per cui rimaniamo dipendenti da qualcosa, sarà difficile liberarsene.”
I fumatori accettano di buon grado di partecipare?
“In genere sì, quando si rendono conto che sono dentro una trappola non vedono l’ora di uscirne fuori. Il training antifumo che propongo non ha nulla di magico. Si tratta di seguire delle semplici indicazioni , di arrivare con un mimino di curiosità nei confronti del seminario e tutto il resto viene da sé.”
Come motivare i fumatori a partecipare al Training antifumo?
“Credo che la maggior parte dei fumatori vorrebbe smettere di fumare. L’ostacolo maggiore nel provare a smettere di fumare è la preoccupazione di stare senza la sigaretta, soprattutto nei primi tempi. E’ questa paura che spesso fa perdere un’occasione preziosa al fumatore.
Smettere definitivamente di fumare è possibile. Lo hanno già fatto milioni di persone nel mondo. Credo però sia più facile se si è aiutati.
I vantaggi dello smettere di fumare sono straordinari, chi ha smesso racconta com’è migliorata la loro vita, del recupero dell’energia vitale. Come ho già detto, tra i vantaggi non c’è solo la salute ma anche il piacere di ritrovare uno stato di benessere psicofisico oggi sempre più ricercato.”