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Primo animale positivo al COVID-19 in Italia, è un barboncino che vive nella provincia di Bari
Dall’inizio dell’emergenza sanitaria non era mai accaduto ma a distanza di un anno dalla diffusione del COVID-19 a livello globale, l’Italia registra il primo caso di un cane risultato positivo al Coronavirus. Al centro della vicenda c’è un barboncino che vive con una famiglia di Bitonto, in provincia di Bari, risultata positiva al primo tampone. Lo stato di salute del barboncino è stato certificato dal servizio veterinario, anche se il test ha evidenziato comunque una bassa positività. L’assessore alla Salute della Regione Puglia, Pierluigi Lopalco, ha illustrato la situazione, assicurando che il contagio del barboncino non rappresenta un problema sanitario. Tesi certificato anche dal virologo Pierluigi Lopalco, assessore alla Salute della Regione Puglia.
Il cane, una femmina un anno è mezzo, sta bene: la sua carica virale è bassa e non rappresenta un rischio di infezione per gli umani. Nel mondo, comunque, sono già stati registrati casi di animali domestici risultati positivi al virus: nessuno di loro ha infettato gli esseri umani con cui vivono. Come specificato dal Ministero della Salute, ad oggi non esiste alcuna evidenza che gli animali domestici giochino un ruolo epidemiologico nella diffusione di SARS-CoV-2 che riconosce il contagio interumano come via principale di trasmissione. Tuttavia, poiché la sorveglianza veterinaria e gli studi sperimentali suggeriscono che alcune specie animali (mustelidi: lontre, tassi, donnole, martore, faina, puzzole e felini) sono suscettibili a SARS-CoV-2, è importante proteggere gli animali da pazienti affetti da Covid-19 (operatori, proprietari, veterinari) limitandone l’esposizione.
A difesa dei nostri amici a quattro zampe tuttavia potremmo adottare alcune precauzioni:
- le persone infette o nelle quali si sospetta l’infezione da SARS-CoV-2 devono evitare il più possibile il contatto ravvicinato con il proprio animale e adottare buone pratiche igieniche (ad es. mantenersi a distanza dagli animali domestici, lavarsi le mani frequentemente, evitare di toccarsi il volto, indossare una mascherina);
- gli animali appartenenti a proprietari nei quali si sospetta l’infezione da SARS-CoV-2 devono ridurre al minimo i contatti con persone o altri animali ed essere tenuti in casa presso le famiglie o in luoghi o rifugi destinati all’isolamento degli animali, per quanto possibile, non pregiudicandone in alcun caso il benessere, e per una durata pari all’isolamento raccomandato per l’uomo nella stessa area geografica;
- i proprietari devono tenere il proprio animale domestico al guinzaglio quando camminano all’esterno, così da poter garantire la “distanza sociale” dalle altre persone.
Restano comunque valide le raccomandazioni sul rispetto delle principali misure igieniche, quali lavare le mani frequentemente con acqua e sapone o usando soluzioni alcoliche prima e dopo essere stati a contatto con gli animali, con la lettiera o la scodella del cibo.