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Una lezione di vita, dagli alberi alle città del futuro
Una festa in verde, all’aperto e che affonda le radici in anni in cui la sostenibilità non era proprio all’ordine del giorno. Si celebra oggi, venerdì 20 novembre, la Giornata nazionale degli alberi, un giorno particolare istituito nel 2013 dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare sulla base dell’articolo 104 della Legge 3267 del 1923 che prevedeva l’istituzione nel Regno d’Italia di una giornata con analoghe finalità. Migliorare la qualità della vita e il benessere delle comunità, e ancora, adottare politiche di riduzione delle emissioni di Co2, prevenire il dissesto idrogeologico e proteggere il suolo. Sono queste le azioni poste alla base dell’iniziativa nazionale che punta al miglioramento della qualità della vita e allo sviluppo di una cultura green che rafforzi le attività di valorizzazione legate all’albero e alla presenza di verde negli insediamenti urbani.
Investire negli alberi è dunque necessario! Sempre di più, negli ultimi tempi, si guarda alle città del futuro riservando particolare attenzione al verde urbano, preziosa ed efficace risorsa, e al miglioramento dell’aria. Su direttiva europea, i diversi Paesi, regioni e comuni si stanno dotando di piani di tutela dell’area che vanno nella direzione opposta rispetto a quanto accaduto fino ad oggi. Le nostre città hanno bisogno di più alberi e spazi verdi. Parlare di rigenerazione urbana significa anche prevedere nuove aree verdi e boschi per migliorare la qualità dell’aria e rendere le città più sostenibili e accoglienti.
Stando a un censimento effettuato nel 2018 dal Corpo Forestale dello Stato, sull’intero territorio nazionale, in Italia ci sono circa 12 miliardi di alberi, quasi 200 per ciascun cittadino. Secondo dati pubblicati sul sito Blogo, è risultato che nel Paese c’è una media di circa 1.360 alberi ad ettaro. I boschi italiani presentano un volume legnoso di oltre un miliardo e 260 milioni di metri cubi, mentre la biomassa presente supera gli 870 milioni di tonnellate di legname, pari a circa 435 milioni di tonnellate di carbonio stoccato. Tra le regioni più green, da questo punto di vista, c’è l’Emilia-Romagna con 1.816 alberi per ettaro. Seguono l’Umbria con 1.815 e le Marche con 1.779. La densità di alberi per ettaro vede ultime la Valle d’Aosta con 708 e la Sicilia con 760. Tra le specie più diffuse troviamo il faggio con oltre un miliardo di esemplari che ricoprono quasi tutti gli Appennini.
Ma quali alberi si possono piantare in città?
Tra i diversi esemplari citiamo il Bagolaro (Celtis australis), l’albero che pulisce l’aria, l’olmo comune (Ulmus minor), per assorbire la CO2, l’imponente frassino comune (Fraxinus excelsior), il tiglio selvatico (Tilia cordata), tipico dei centri urbani.