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La Fondazione Health Italia Onlus si racconta: i progetti in corso e i propositi per il 2021
La Fondazione Health Italia Onlus quest’anno ha compiuto 5 anni. Fiore all’occhiello del Gruppo Health Italia, dopo essersi impegnata in diversi progetti sempre con finalità socio-assistenziali e solidali, negli ultimi mesi si è focalizzata su due progetti: la gestione del Museo del Mutuo Soccorso, con l’obiettivo di salvaguardare un piccolo pezzo di storia ancora troppo poco conosciuto ma molto importante per il nostro Paese, e la Banca delle Visite che, ispirandosi al “caffè sospeso” napoletano, vuole aiutare le persone più in difficoltà a sostenere visite mediche, grazie alle donazioni di cittadini e aziende. Per saperne di più e scoprire come è andato questo anno particolarmente difficile, abbiamo intervistato Michela Dominicis, in qualità di Direttore Generale di Fondazione Health Italia Onlus.
La Fondazione è nata grazie all’iniziativa di Health Italia, Mutua MBA e Health Assistance. Con quali scopi e cosa è cambiato in questi anni?
La Fondazione nasce come una conseguenza naturale dell’attività che queste tre realtà portano avanti in maniera sinergica e complementare ormai da molti anni. Health Italia, con la sua rete capillare di promotori mutualistici, si occupa di informare famiglie e aziende riguardo i piani sanitari dei propri partner, come Mutua MBA, prima mutua in Italia per numero di soci, oltre 400.000. Health Assistance è l’anello di congiunzione operativo, occupandosi del convenzionamento delle strutture sanitarie, ad oggi più di 8.000, e dell’assistenza ai Soci attraverso la Centrale Salute, oltre che della gestione dei servizi annessi come la Guardia Medica Mutualistica. Se la Salute è il “primo dovere della Vita”, come crediamo fermamente, mettere a disposizione il know how aziendale anche per progetti con finalità sociale e solidale è stata una evoluzione naturale e fortemente condivisa.
L’obiettivo della Fondazione, diventata Onlus nel 2019, è quello di tutelare, promuovere e valorizzare iniziative legate al mondo del mutuo soccorso, con un fulcro sui valori della solidarietà e dell’aiuto reciproco. La Fondazione ha sostenuto sin dall’inizio svariate iniziative, dalla promozione di attività scientifiche ai progetti di ricerca, fino alla valorizzazione del patrimonio culturale collegato alle società di mutuo soccorso e alla tutela del diritto alla salute.
Banca delle Visite è il vostro progetto solidale per eccellenza, sempre più conosciuto nel Paese. Siete soddisfatti dei risultati di quest’anno?
In questi anni abbiamo raccolto donazioni di privati e aziende, in particolare tramite l’organizzazione di eventi sul territorio, in collaborazione con gli Amici Sostenitori e le Filiali che fungono da info-point in tutta Italia. La solidarietà accomuna tutti, per questo si possono organizzare eventi di varia natura: abbiamo stretto delle belle partnership con il mondo dello sport, come ad esempio la Totti Sporting Club e la Mogliano Rugby, abbiamo organizzato sfilate di moda, iniziative nei bar con il ‘caffè sospeso’ e in altri esercizi commerciali. Quest’anno abbiamo potuto patrocinare l’evento ITACA 20.20 a Formello (RM), un importante punto di incontro tra istituzioni e società, per il resto abbiamo dovuto rimandare tutte le attività dal vivo, a causa delle restrizioni per l’emergenza Covid-19, continuando comunque ad offrire visite mediche a chi ce ne ha fatto richiesta. In questo periodo in particolare, l’attività informativa dei promotori mutualistici di Health Italia è stata quanto mai preziosa per continuare a diffondere il Progetto. Vorrei ringraziare chi, in particolar modo, ha organizzato presentazioni online e ci ha invitato a partecipare per raccontare il progetto e che ha proposto la donazione online per il proprio compleanno, tramite ad esempio la relativa funzionalità su Facebook. Siamo confidenti che i numeri di quest’anno possano essere superati nel 2021 grazie anche ad una sempre maggiore presenza sulle diverse piattaforme online. Tutto ciò ci consente di entrare in connessione con tante persone anche senza muoverci da casa, ottimizzando il budget da destinare alle visite mediche da donare a chi ne ha bisogno, grazie alle tante condivisioni sui social.
L’emergenza Covid-19 non ha mancato anche di sottolineare i punti deboli del Servizio Sanitario Nazionale, costringendo a rimandare molte visite, accertamenti e interventi. Come è riuscita Banca delle Visite in questi mesi ad aiutare tante persone?
Un punto forte di Banca delle Visite è sicuramente la presenza capillare sul territorio sia delle persone che ci aiutano a diffondere il progetto, sia dei SuperDottori e delle SuperCliniche, che ci sostengono dedicando visite gratuite o proponendo un listino calmierato, e che ci hanno consentito di continuare ad erogare prestazioni. Anche nei momenti clou dell’emergenza, abbiamo quindi continuato a ricevere segnalazioni e offrire visite a persone bisognose che avrebbero dovuto aspettare mesi per riuscire a prenotare tramite Cup. Da sottolineare anche il prezioso servizio di Telemedicina di Health Point SpA, tramite cui è possibile prenotare una Televisita o un Consulto Telefonico con specialisti in varie discipline, che ha consentito in molti casi di avere a disposizione un medico senza muoversi da casa.
Il Museo del Mutuo Soccorso raccoglie la storia delle società di Mutuo Soccorso in Italia, un patrimonio unico e forse ancora troppo poco conosciuto…
Assolutamente vero, forse tanti di noi sentendo parlare i nostri nonni abbiamo sentito pronunciare spesso la parola “mutua”, io personalmente lo ricordo, però effettivamente è uno spaccato sociale oggi poco noto. Il nostro Museo del Mutuo Soccorso, ospitato presso il Palasalute a Formello (Roma), sede del Gruppo Health Italia, è praticamente unico nel suo genere, ne esiste solo un altro molto più piccolo, a Pinerolo. La nostra collezione raccoglie più di 500 reperti e racconta oltre 150 anni di storia, a partire da metà del 1800. Le società di mutuo soccorso sono nate per necessità, in un momento in cui i lavoratori non avevano tutele di tipo socio-assistenziale, non c’erano l’INPS, l’INAIL e i vari istituti che poi sono nati nel corso del ‘900: il loro scopo era garantire una copertura sanitaria che supportasse il lavoratore in caso di infortuni, malattia, necessità di cure mediche, finanche in caso di morte. Non essendoci a quell’epoca i programmi di welfare e i benefit aziendali che abbiamo oggi, le società di mutuo soccorso hanno rappresentato di fatto un vero ammortizzatore sociale. Tutte le spese venivano annotate nei registri e quindi per una famiglia, per un lavoratore, far parte di una società di mutuo soccorso rappresentava veramente una garanzia di aiuto nel momento del bisogno. Di fatto hanno rappresentato anche una vera e propria testimonianza sociale, un prezioso specchio del mondo dell’epoca, diventando anche un punto di riferimento per i momenti ricreativi che venivano organizzati, dalle riffe ai balli, alle feste in occasione degli anniversari. Noi, con il nostro Museo, vogliamo ricordare questo spaccato storico e rappresentare una testimonianza importante dei valori di solidarietà e aiuto reciproco, così estremamente attuali ancora oggi.
Che tipo di attività o eventi organizza il Museo?
Il Museo è aperto al pubblico e visitabile gratuitamente su prenotazione. Abbiamo ospitato in passato delle scolaresche, abbiamo fatto dei laboratori, quest’anno purtroppo a causa dell’emergenza Covid non abbiamo potuto fare grandi eventi in presenza. Abbiamo comunque partecipato alla Settimana della Cultura di Museimpresa, l’Associazione Italiana Archivi e Musei d’Impresa fondata da Confindustria e Assolombarda di cui facciamo parte, e per l’occasione abbiamo organizzato un evento online in cui abbiamo raccontato un po’ di storia e curiosità relative appunto al mondo del mutuo soccorso. L’evento ha avuto un buon riscontro di visualizzazioni e condivisioni sui social e per questo ci siamo ripromessi nel 2021 di istituire un calendario di appuntamenti fissi con cui far conoscere man mano i piccoli grandi tesori che custodiamo. Speriamo di poter rendere vivo il Museo ospitando delle iniziative come presentazioni di libri, o altre attività culturali che ben si sposano con l’ambiente e con il contesto. Questo è un modo per far vivere il nostro museo e avvicinare l’epoca della solidarietà e del mutuo soccorso al contesto sociale di oggi, in un momento storico in cui di nuovo la solidarietà, l’aiuto reciproco e la fratellanza possono rappresentare un’ancora di salvezza per tante persone che hanno bisogno di un sostegno concreto o anche solo di percepire che non sono lasciate sole.
Sicuramente la Fondazione rappresenta un valore aggiunto per tutte le aziende del Gruppo Health Italia… che ne pensa?
Sì, credo fermamente che la Fondazione sia un fil rouge che accomuna tutte le realtà del Gruppo (che fra l’altro contribuiscono costantemente ai nostri progetti solidali, destinando una parte del loro ricavato) e rappresenta anche la chiusura di un cerchio che vede armonicamente unirsi il lato ‘business’ del lavoro, con le ambizioni e la competitività come è normale che sia, con il lato più umano che è comunque nell’anima di ogni impresa di successo, fatto di generosità, fratellanza, aiuto reciproco. Inoltre, la Fondazione ci consente anche di avvicinarci a tutte quelle situazioni in cui il mondo del business e dell’impresa incontrano i valori sociali e la possibilità di fare del bene, di aiutare, di fare sì che ci sia un ritorno armonioso tra il mondo profit e il mondo no profit. La visione della Fondazione è quella di rappresentare un anello di congiunzione tra i progetti, le ambizioni, le attività di un Gruppo importante con grandi aspirazioni e allo stesso tempo la voglia di non lasciare nessuno indietro e quindi di portare avanti dei progetti importanti per sostenere le persone in difficoltà. Aiutare tutti dal punto di vista della protezione e della assistenza socio-sanitaria con le mutue partner, con la promozione della sanità integrativa, con le attività in telemedicina e tutti i canali che si stanno sviluppando tramite anche app digitali e sistemi informatizzati per avvicinarci sempre di più alle persone, con la produzione di prodotti e servizi legati al mondo del benessere, della nutraceutica e della cosmeceutica, queste sono tante aree, tante attività che hanno a che fare con il benessere della persona e con la salute. La cura della salute e la prevenzione sono i valori fondamentali del Gruppo Health Italia e allo stesso modo il benessere della persona è lo scopo della Fondazione e di tutti i progetti che portiamo avanti. Si chiude il cerchio, dal punto di vista solidale, che già il Gruppo con le sue attività porta avanti.