Questo sito Web utilizza i cookie in modo che possiamo fornirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web trovi più interessanti e utili.
Capelli: come prevenire la caduta al cambio di stagione
La perdita dei capelli è una paura che affligge indistintamente uomini e donne, probabilmente più del timore di ingrassare. Perché è certo che se un po’ di adipe superfluo può essere nascosto sotto un maglione un po’ più abbondante, non ci sono cappelli o bandane che possano adeguatamente coprire la calvizie.
A meno che non si ricorra ad una parrucca, ovviamente.
Le cause alla base di questo problema sono di vario genere e trovano la loro ragione in diverse spiegazioni possibili: stress, sbalzi ormonali, fattori genetici ma soprattutto il cosiddetto “cambio di stagione”.
Se abitualmente una persona perde circa 50 capelli al giorno, nel passaggio da una stagione ad un’altra, ed in particolare da quella estiva a quella invernale, questo parametro arriva addirittura a raddoppiare. E allora quei ciuffi che restano attaccati ad una spazzola, quelle matasse sparse negli angoli della casa o quei capelli rimasti per caso attaccati ad un elastico diventano in realtà drammi di proporzioni epiche.
E ci si domanda se questa perdita sia provvisoria e se un giorno, magari con i primi soli, la propria chioma possa tornare a splendere.
Ma cosa succede in realtà durante il cambio di stagione e perché proprio in questo periodo tale problema tende ad acutizzarsi?
In primis c’è lo stress post-estate. Tornare dalle vacanze ed immergersi nuovamente nella routine quotidiana causa di per sé un affaticamento del corpo e della mente che impiegano qualche settimana per riallinearsi agli abituali ritmi.
In secondo luogo la variazione delle ore di luce durante il giorno che si presenta con l’avvicinarsi della stagione fredda incide in maniera importante sulla produzione da parte dell’organismo della melatonina, l’ormone che regola il ritmo sonno/veglia, costituendo di per sé un ulteriore motivo di tensione corporea.
Subentra in ogni caso la capacità di adattamento alle condizioni esterne da parte di un organismo vivente. Gli alberi perdono le foglie, gli animali perdono il pelo ed allo stesso modo anche l’uomo è soggetto a questo ricambio “naturale” con la caduta dei capelli.
Una manifestazione pertanto che, letta in quest’ottica, è assolutamente fisiologica.
Il capello ha infatti un proprio ciclo di vita – si rigenera circa 20 volte prima che il follicolo si atrofizzi del tutto – che il periodo invernale, così come quello primaverile, non fa altro che accelerare stimolandone il rinnovamento.
Perché anche l’approssimarsi della stagione calda mette a dura prova la resistenza del cuoio capelluto. Il sole, il cloro, i frequenti lavaggi e un’alimentazione sicuramente più squilibrata rispetto alla stagione invernale sono fattori che contribuiscono in maniera importante allo stress del capello.
Uno studio effettuato su un campione di 500 persone da parte dell’IHRF, la fondazione di ricerca sulle patologie dei capelli, conferma di fatto il fenomeno a cavallo di questo periodo, con una tendenza a colpire maggiormente le donne rispetto agli uomini, considerando anche l’aggravante del capello lungo di per sé più soggetto ad una notevole fragilità.
La prevenzione, come al solito, è alla base di tutto. Non esistono in realtà particolari cure che fungano da rimedio definitivo contro la caduta dei capelli. Una vita sana e regolare, meno stressante, sarebbe sicuramente un buon punto di partenza. Buona abitudine prima dell’inverno sarebbe anche quella di assumere degli integratori di vitamine (B ed E), privilegiare un’alimentazione a base di verdure, pesce, legumi e frutta secca e diminuire il consumo di alcol e sigarette. Rimedi più naturali ma altrettanto efficaci sono degli impacchi a base di erbe, come il timo o la lavanda, da utilizzare frizionando sul cuoio capelluto, stimolando in questo modo i follicoli. E quando il dubbio sulla causa di un’eccessiva perdita dei capelli prevale è utile rivolgersi ad un centro specializzato per verificare che non ci siano condizioni preesistenti.
Insomma la “stagione delle castagne” e quella calda portano sempre con sé una ventata di cambiamento. Nuovi propositi e grandi progetti di solito si pianificano sempre a cavallo di questi periodi. E per quanto poi i programmi di “rinnovo” finiscano sempre in un fuoco di paglia ci sono delle trasformazioni, in questo caso fisiche, cui l’essere umano non può sottrarsi. Perdere i capelli, in tal senso, è una rigenerazione “naturale” forzata.
Al detto ormai popolare “cadono le foglie, cadono i capelli” pare quindi non ci si possa proprio sottrarre.