Questo sito Web utilizza i cookie in modo che possiamo fornirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web trovi più interessanti e utili.
Covid-19: quali saranno le nuove misure restrittive per le festività natalizie?
Stretta sul Natale, ipotesi mascherina all’aperto e tamponi ai vaccinati. Attesa la riunione con la cabina di regia sul tema della validità del green pass
Grande fermento per quello che verrà deciso oggi nella riunione con la cabina di regia sulle nuove misure restrittive per le festività natalizie volte a limitare la diffusione del virus Sars-CoV-2 a causa dell’aumento dei contagi. Ad anticipare quali saranno gli argomenti che verranno discussi all’incontro di oggi, è stato il presidente del Consiglio Mario Draghi nel corso della tradizionale conferenza stampa di fine anno. Tra i messaggi centrali dell’apertura della conferenza stampa, quello della lotta al covid-19. “Abbiamo reso l’Italia uno dei paesi più vaccinati al mondo, ora dobbiamo difendere la normalità che abbiamo conquistato continuando con i comportamenti responsabili”. “Esamineremo i dati aggiornati con la cabina di regia – ha annunciato – È fondamentale la vaccinazione, i vaccini restano lo strumento migliore di difesa e occorre accelerare con la terza dose. Questa è la nostra priorità”. E sull’obbligo vaccinale il premier ha ribadito l’eventualità di estenderlo anche ad altre categorie. “Valuteremo se estenderlo, non so se questo sarà discusso domani nella cabina della regia, ma se i dati continueranno a peggiorare, sarà in discussione in tempi brevissimi”.
Durante l’incontro sarebbero stati resi noti i primi dati del flash survey svolto dall’Iss, secondo i quali la diffusione di Omicron in Italia è del 28,2%.
Nella riunione con la cabina di regia che si svolgerà oggi, si discuterà dunque delle misure restrittive per le festività natalizie. A tal proposito, il premier durante la conferenza stampa ha parlato anche delle “mascherine all’aperto che oggi sono previste in caso di grandi assembramenti” e dell’uso “di mascherine FFp2, in particolare in certi ambienti chiusi”. “Bisogna prendere tutte le precauzioni possibili”, ha aggiunto Draghi. “Ma ogni decisione è guidata dai dati, non dalla politica”. Si discuterà anche della riduzione dei tempi di validità del green pass “diventato uno strumento di libertà”, ha precisato il premier.
Sul tema dell’obbligo vaccinale, di indossare le mascherine all’aperto e del tampone anche ai vaccinati, ne ha parlato il professor Giorgio Palù, virologo e presidente dell’Agenzia del farmaco Aifa, nonché membro del Comitato tecnico-scientifico a Sky Tg24. “Tutte le misure prese dal governo sono ispirate alla prevenzione dell’infezione. In questo senso l’obbligo vaccinale è certamente un’opzione che spetta comunque alla politica”, ha spiegato il presidente di Aifa. “Credo che fare il tampone anche se si è vaccinati con tre dosi in occasione di grandi eventi sia una misura saggia – ha aggiunto – così come il fatto di portare anche la mascherina all’aperto”.
Variante Omicron
Arginare la variante Omicron è la priorità. Per l’OMS occorre alzare il livello di guardia contro la nuova variante. La variante Omicron tra poche settimane diventerà prevalente in molti paesi – avverte l’OMS – mettendo in crisi i sistemi sanitari”. AstraZeneca, dopo Pfizer e Moderna, ha annunciato che sta lavorando allo sviluppo di un vaccino specifico. Secondo uno studio dell’Imperial College, Omicron reinfetta 5 volte di più rispetto alla variante Delta e la protezione con due dosi di vaccino è bassa per questo è fondamentale procedere con la somministrazione della terza dose che rialza la copertura immunitaria tra il 55% e l’80%.
Preoccupa la variante Omicron nel mondo, diversi paesi hanno previsto restrizioni in vista delle festività natalizie. Negli Stati Uniti il presidente Biden ha annunciato che ci sarà un potenziamento della campagna vaccinale ma nessun lockdown. Dal 28 dicembre in Germania i locali notturni saranno chiusi e non ci sarà il pubblico negli stadi. I governatori dei Lander chiedono al governo tedesco l’obbligo vaccinale per tutti. Nel Regno Unito il primo ministro Boris Johnson non ha annunciato nuove restrizioni prima di Natale, ipotesi presa in considerazione invece da Scozia, Galles e Irlanda del Nord.
Anche in Italia salgono i contagi ma grazie ai vaccini però il dato sui ricoveri in terapia intensiva è meno preoccupante rispetto a un anno fa. In Italia sono state somministrate più di 15milioni di terze dosi. Si attende l’approvazione dell’AIFA sul nuovo vaccino Novavax che ha ricevuto il via libera dall’EMA.
Accesso equo dei vaccini anti covid nel mondo
I dati confermano l’importanza della vaccinazione in tutti i Paesi del mondo.
Per l’OMS è fondamentale vaccinare tutto il mondo per bloccare il virus non permettergli di circolare e generare nuove varianti. Ma l’obiettivo di vaccinare almeno il 40% della popolazione di ogni Paese entro quest’anno e il 70% a metà del prossimo è ben lontano, come ha spiegato al TG2 Silvia Mancini epidemiologa di Medici senza frontiere. “Lo squilibrio è spiazzante – avverte l’esperta – Se guardiamo ad esempio alcuni paesi europei come l’Italia che ha raggiunto il 79% della popolazione vaccinata, o il Portogallo l’89%, si vede la differenza con altri Paesi del mondo, come ad esempio il Congo che ha solo 0,2%, la Nigeria, uno dei paesi più grandi dell’Africa il 3,9% della popolazione vaccinata”. Il problema della mancata distribuzione dei vaccini anti covid ai Paesi a basso e medio reddito come stabilito dal Covax, il programma internazionale che ha come obiettivo l’accesso equo ai vaccini sta “nell’accumulo di dosi – ha spiegato – soprattutto nel Nord del mondo. Ciò determina un surplus che da qui a fine anno è stimato di oltre un miliardo di dosi, molte delle quali probabilmente non saranno utilizzate”.
Questa situazione potrebbe portare ad annullare, almeno in parte, di tutti gli sforzi messi in campo fino ad oggi per combattere il virus Sars-CoV-2 “Lo si è detto più volte – ha concluso- nessuno si salva da solo, non ci si salva fino a quando l’ultima persona nel mondo non verrà vaccinata”.