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Salute e alimentazione: prezzi record per pane, farina e olio
Il pane è l’alimento per antonomasia e imprescindibile per la salute dell’uomo, non a caso negli ultimi tempi appesantiti da rincari e aumenti esponenziali del costo della farina, si fa sempre più forte il desiderio degli italiani di “riciclare” il vecchio impiegandolo in nuove ricette.
La pandemia da Covid-19 e gli effetti negativi della guerra in Ucraina continuano a provocare dure conseguenze: non solo l’inflazione non rallenta la sua corsa, ma accelera in maniera esponenziale.
Secondo l’Istat, l’incremento dei prezzi al consumo ha raggiunto l’8,9% su base annua nel mese di settembre. Altroconsumo ha analizzato dieci tipologie di prodotti in diversi punti vendita: pasta, farina, olio extravergine d’oliva, olio di semi di girasole, zucchero, caffè in polvere, latte a lunga conservazione e passata di pomodoro, con l’aggiunta di zucchine e banane. L’aumento dei prezzi mette dunque in pericolo tutto il comparto alimentare: per questo Assopanificatori e l’Unione Nazionale Consumatori hanno rivolto un appello alle forze politiche tutte e al Governo, affinché si
esca dalle misure tampone per contrastare il caro energia.
È di manzoniana memoria l’attaccamento del popolo italiano al pane, alimento versatile e dai mille volti che non solo non può mancare in dispensa ma che di base rappresenta l’equilibrio, tanto sul piano del benessere della persona (la fibra alimentare riduce il rischio di alcuni tumori), quanto in relazione al quadro economico/finanziario di un paese. Protagonista del modello alimentare mediterraneo e alimento antichissimo che accompagna da sempre la storia dell’uomo, grazie ai carboidrati e alle proteine che contiene, il pane si presenta come un degno alleato della salute che fornisce l’energia necessaria per il corretto funzionamento dell’organismo e lo svolgimento delle normali attività quotidiane. Una porzione di pane infatti contiene circa 33 grammi di carboidrati, 4 grammi di proteine e meno di un grammo di grassi, con un apporto di energia di 144 kcal.
L’arte bianca, quella della panificazione, concilia inoltre i diversi ambiti, dalla cultura all’artigianato fino alla solidarietà. Proprio su queste basi nasce il progetto “Pane nostro: lieviti e riflessioni per essere comunità” presentato a Matera dall’associazione “Cittadini Controvento” che ha messo a punto una serie di iniziative partendo dal protagonista assoluto della buona tavola
(insieme alla pasta), elemento identitario della storia del territorio. Insomma il pane, che conta circa 2,4 milioni di tonnellate all’anno in Italia, alle quali aggiungere circa 250 mila tonnellate destinate ai prodotti sostitutivi, oltre che essere il re della cucina italiana e il protagonista della tavola, non deve mai mancare nella dieta di ogni persona visto che eliminare totalmente i cereali non è il modo corretto e più salutare per perdere peso.
Mantenere un equilibrio in tutto ciò che si consuma. Sulla base di uno studio elaborato da un team di scienziati americano è stato rilevato che chi segue una alimentazione priva di pane e pasta rischia di ammalarsi più facilmente di tumore o di avere patologie cardiache. Dalla ricerca emerge che la percentuale di morti fra le persone che consumano pochi carboidrati, a favore delle proteine animali, sale del 12%: chi trascura la pasta per la carne ha il 14% di possibilità in più di morire di infarto e il 28% in più di ammalarsi di tumore. Particolare attenzione inoltre va riservata al tipo di carboidrati, semplici o complessi. I carboidrati semplici, quali zucchero, fruttosio, galattosio, vengono assorbiti in modo rapido dall’organismo e non richiedono attività metaboliche. I carboidrati complessi, invece, hanno bisogno di una digestione più lunga e impegnativa per essere trasformati in glucosio ed è per questo che vengono assorbiti più lentamente.
Allo stesso tempo costituiscono il carburante dell’organismo umano, poiché forniscono energia in modo graduale e costante.
Non a caso il pane maggiormente salutare è quello che contiene più cereali e preparato con farina 100% integrale. È fondamentale anche che contenga una buona quantità di grano e conoscere la composizione del cereale: la crusca è la parte esterna del chicco e contiene vitamine B, minerali e fibre; il germe è la parte della pianta da cui nascono nuove piante e che contiene vitamina B, minerali e proteine; l’endosperma è la parte interna del grano, che apporta proteine e carboidrati.