Questo sito Web utilizza i cookie in modo che possiamo fornirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web trovi più interessanti e utili.
Il welfare per attirare i talenti
L’intervista a Massimiliano Gentilini, imprenditore bolognese titolare dell’azienda Gentilini Power Cams
Massimiliano è un imprenditore visionario che negli ultimi anni ha fatto crescere la sua azienda aumentando il fatturato e il numero dei dipendenti. In questo periodo ha compreso come siano stati anche i suoi dipendenti a contribuire alla crescita dell’azienda ed oggi li vuole premiare attraverso il sistema welfare. Capiamo insieme cosa vuol dire per Massimiliano Gentilini fare Welfare.
Massimiliano, quali sono i principali motivi che ti hanno spinto ad adottare programmi di welfare per i tuoi dipendenti?
Dare un contributo per migliorare lo stile di vita delle persone, facendo sì che possano sfruttare al massimo il potere economico che gli arriva dall’impegno al raggiungimento degli obiettivi, cambiare un mindset, economizzare al massimo il contributo aziendale.
In che modo i programmi di welfare implementati stanno migliorando il benessere dei dipendenti e l’ambiente lavorativo?
Essendo solo all’inizio non abbiamo ancora dati precisi in merito. Crediamo che possa essere utile ad un cambio di mentalità delle persone. Abbiamo già notato un forte entusiasmo nell’ambiente lavorativo ed un forte interesse di una parte del personale con livelli più elevati, mentre una parte ha bisogno di essere educata e non è semplicissimo fargli capire i vantaggi.
Come valuti l’impatto dei programmi di welfare sulla produttività e l’efficienza complessiva dell’azienda?
Come detto precedentemente, non abbiamo ancora dati precisi in merito. Avremo bisogno ancora di un po’ di tempo per valutare l’impatto sulla produttività, ma ritengo possa essere una carta vincente nel lungo periodo anche per aumentare il potere di acquisto dei nostri collaboratori.
Quali sono i principali ostacoli o sfide che hai incontrato nel processo di implementazione dei programmi di welfare e come li hai affrontati?
Il sistema per come è stato pensato a mio avviso penalizza l’aspetto meritocratico come secondo me dovrebbe essere. Credo possa essere utile nel futuro riuscire, con l’aiuto delle istituzioni, a migliorare il contenuto di questo strumento che ha grandi potenzialità, sia per l’azienda che per i lavoratori.
Stai notando un incremento della soddisfazione dei dipendenti e un miglioramento della fedeltà aziendale a seguito dell’implementazione dei programmi di welfare? In che modo?
Al momento la cosa che abbiamo potuto notare è che risultiamo più attrattivi sia da parte delle candidature, ma anche dai nostri clienti principali in quanto vista la situazione del mercato riguardo alla scarsità del personale questa iniziativa nei confronti del nostro personale ci dona un immagine molto positiva.
Quali sono i programmi di welfare più apprezzati e utilizzati dai dipendenti? E quali potenziali programmi futuri stai considerando?
I più apprezzati sono: servizi per il tempo libero (palestre, viaggi, etc…) e rimborsi spese sostenute per i figli o la famiglia.
Ancora una volta il welfare si dimostra uno strumento necessario per la crescita dell’azienda e nel rendere partecipi i dipendenti al raggiungimento degli obiettivi aziendali.
Quando un imprenditore si chiede come mai non riesce a mantenere talenti o ad assumerne di nuovi, dovrebbe chiedersi cosa sta facendo lui per rendere l’azienda più attrattiva. Massimiliano Gentilini lo ha fatto, continua a farlo e l’azienda continua a crescere in qualità sotto tutti i punti di vista.
Come diceva Adriano Olivetti: “La fabbrica non può guardare solo all’indice dei profitti. Deve distribuire ricchezza, cultura, servizi, democrazia.”