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Shiatsu, piacere di conoscerti
Intervista al massaggiatore sportivo CONI Emanuele Libro
Una pratica sempre di più diffusa. Dopo che ha preso piede in Giappone agli inizi del Novecento, lo Shiatsu nell’arco di pochi decenni (dagli anni ’60 in Occidente) si è fatto spazio in tutto il mondo diventando la pratica manuale manipolatoria garante di buona salute prediletta dalle persone. Non è infatti casuale che proprio in Italia, nel mese di ottobre, il mondo dello sport e quello dello shiatsu abbiano fatto squadra nell’ambito della settimana delle shiatsu, la manifestazione a carattere nazionale organizzata da FISieo, costituita per discutere insieme, approfondire e migliorare la tecnica dello shiatsu in Italia ma anche per migliorare la prestazione degli atleti e il loro recupero fisico. “Lo shiatsu – ha spiegato il presidente di FISieo Andrea Mascaro – può aiutare tanto lo sportivo, che sia agonista oppure no. Tantissimi operatori hanno ormai da anni esperienze di collaborazioni con diverse realtà sportive, questo perché tra le due discipline c’è un rapporto di sinergia: lo sport è una metafora di vita, e come la vita bisogna spesso trovare il giusto metodo di adattarsi. Lo shiatsu lavora sull’adattamento allo stress, promuovendo il recupero e il sostegno”. Lo shiatsu conta oggi in Italia oltre 10.000 professionisti a cui si rivolgono ogni anno 6 milioni di italiani, ma nonostante questi numeri e un’esperienza di oltre trent’anni, rimane un’attività professionale poco e male conosciuta. Per quale ragione? Lo abbiamo chiesto a Emanuele Libro, massaggiatore sportivo CONI ed operatore shiatsu.
Dal dolore fisico a uno stato ansioso (depressione anche), perché fa così bene lo Shiatsu?
Lo scopo principale del massaggio Shiatsu è di rimuovere eventuali blocchi e ripristinare il normale flusso dell’energia ki, tale da consentire alla persona il raggiungimento di un nuovo stato di rilassamento, benessere e armonia psicofisica. L’abbassamento dello stato d’ansia dipende proprio dal fatto che la persona accogliendo questo trattamento diminuisce gradualmente l’intensità del suo ritmo interiore. Conta molto l’ambiente in cui questa pratica viene eseguita: deve essere uno spazio accogliente, dove la persona si sente a suo agio e che favorisce il distacco dalla routine quotidiana. In questo modo la stessa respirazione assume un ritmo sicuramente più rilassato. Non trascurabile inoltre è la relazione che viene a crearsi tra il massaggiatore e il paziente. Ognuno di noi è diverso e spesso, anche se presentiamo problematiche analoghe, l’elaborazione è diversa, per questo la stessa pressione va calibrata in base a chi si ha di fronte.
Solo di recente, in alcune aree del nostro paese meno, questa pratica manuale proveniente dal Giappone ha riscosso particolare interesse nella popolazione. Cosa è cambiato e in che modo le persone si avvicinano allo Shiatsu?
In Europa lo Shiatsu inizia ad affermarsi a partire dagli anni ’90 e dalla Francia. In Italia invece la diffusione di questa pratica manipolatoria è stata più lenta e probabilmente vive oggi la sua fase più vivace. Con il trascorrere del tempo ci si è resi conto della necessità di affiancare alle tecniche tradizionali occidentali, altri trattamenti, capaci di ampliare il nostro punto di vista sul tema e di offrirci una possibilità in più. Non a caso, oggi lo Shiatsu viene annoverato tra le Discipline Bio-Naturali (DBN) o del benessere, anche conosciute come Discipline Olistiche per la Salute, DOS, ambito in cui si raccolgono quelle pratiche non mediche fondate su concetti naturali non invasivi e sul rispetto dell’ambiente interiore dell’essere umano. Nel nostro Paese sono attive scuole di Shiatsu devote a molteplici stili e metodi, diversi tra loro ma accomunati dallo stesso spirito originario, e ciò garantisce una buona qualità formativa a chi intende perseguire lo studio e la pratica di questa affascinante disciplina manuale.
Tuttavia, ci sono anche delle controindicazioni. Quali, ad esempio?
Nello shiatsu non esistono controindicazioni di per se, se il trattamento viene eseguito correttamente. Questa pratica si basa su una tecnica davvero poco invasiva, per Libroquesto non è così frequenta dover fare fronte a controindicazioni. Consigliamo sempre di rivolgersi solo ed esclusivamente a massaggiatori professionisti ed accreditati che operano in strutture qualificate. Una manipolazione sbagliata, così come un massaggio Shiatsu fatto anche in presenza di controindicazioni, potrebbero influenzare negativamente lo stato di salute della persona. Prima di procedere con l’esecuzione del massaggio, il massaggiatore dovrebbe sostenere un colloquio preliminare con la persona per comprendere la sua condizione energetica. In questa sede, inoltre, il massaggiatore dovrebbe informarsi sullo stato di salute generale del paziente, indagando circa la presenza di disturbi o patologie che potrebbero rappresentare una controindicazione.
In che modo la disciplina dello Shiatsu si discosta dal massaggio ordinario e quali sono le aspettative dei clienti?
A differenza del massaggio ordinario, lo shiatsu si basa sulla medicina cinese, quindi ha una mappa dell’individuo non solo dal punto di vista fisico, ma anche su quello emotivo e psicologico. Mente e corpo sono strettamente connessi. Aggiungo: definire lo shiatsu massaggio è riduttivo essendo per sua natura un’arte molto complessa. L’aspettativa di chi riceve un qualsiasi trattamento al di là della tipologia è quella di sentirsi bene.
Il quadro normativo sullo Shiatsu
In Italia la professione dell’Operatore Shiatsu è libera e disciplinata dalla legge 4/2013 sulle professioni non organizzate in ordini o collegi.
La giurisprudenza ha attestato che si tratta di un’attività non sanitaria e non estetica, per cui gli Operatori richiedono da tempo alle istituzioni il riconoscimento dello Shiatsu nell’ambito del settore autonomo delle Discipline Olistiche per la Salute (dette anche DBN, Discipline Bio-Naturali). La Lombardia, la Toscana, il Veneto ed il Trentino hanno approvato leggi regionali che riconoscono il libero esercizio dello Shiatsu e delle altre Discipline Olistiche, ma non esiste ancora una regolamentazione nazionale a tutela dei professionisti e degli utenti del settore.
In Europa la legislazione più avanzata è quella dell’Austria che riconosce la figura professionale dell’operatore Shiatsu con elevati standard di qualità.
L’associazione professionale di riferimento per gli Operatori Shiatsu è la Federazione Italiana Shiatsu Insegnanti e Operatori, FISieo, che è affiliata al Colap (Coordinamento Libere Associazioni Professionali) ed è stata inserita nel registro delle Associazioni Professionali rappresentative tenuto dal Ministero della Giustizia.