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Donazione di organi e tessuti, la città italiana più generosa è Trento
Il contributo di ogni singolo donatore è indispensabile per la vita, per la salute, per tutti. In occasione della Giornata nazionale per la donazione di organi e tessuti 2024, quest’anno celebrata il 14 aprile, l’Associazione Avis ha condiviso una fotografia integrale del nostro paese sul tema delle donazioni, che restituiscono una vera e propria speranza di vita ai pazienti in lista d’attesa. Scorrendo, a livello nazionale, i dati 2023 si evince come donazioni e trapianti continuino a crescere, ma le liste di attesa sono ancora lunghe. Una conferma arriva inoltre dalla Rete trapiantologica italiana che ci restituisce un anno – il 2023 – senza precedenti, in cui sono stati raggiunti i migliori risultati mai realizzati nella storia del nostro Paese. Per la prima volta infatti le donazioni di organi hanno superato il tetto delle duemila, attestandosi a 2.042 (+11,6%), mentre i trapianti hanno oltrepassato il limite dei quattromila interventi in un anno: nel 2023 sono stati realizzati 4.462 trapianti di organi, 586 in più rispetto al 2022 (+15,1%). Si tratta, in entrambi i casi, non solo delle cifre assolute più alte di sempre, ma anche delle percentuali di crescita annuali più elevate mai ottenute.
Dati Avis. Al primo posto, nella classifica delle grandi città, si posiziona Trento, seguita da Verona e Sassari, che comunque si piazzano sul podio delle comunità più generose. In relazione ai Comuni dai 30 ai 100 mila abitanti troviamo Corato, Nuoro e Gravina in Puglia; tra i centri più piccoli (dai 5 mila a non più di 30 mila abitanti) fanno la differenza Guardiagrele, Leverano e Primiero San Martino di Castrozza. Sul fronte delle regioni, è presto detto, al primo posto si piazza la provincia autonoma di Trento, seguita da Valle d’Aosta e Sardegna.
Tra le fasce d’età, i più propensi alla donazione sono i trentenni sardi. Sono questi i primi dati emersi dalla nuova edizione della Gazzetta Ufficiale. In relazione ai trapianti, la crescita degli interventi ha riguardato tutte le specialità: nel 2023 sono stati realizzati 2.245 trapianti di rene (+10,4%), 1.696 di fegato (+14,7%), 186 di polmone (+33,8%), 40 di pancreas (+5,3%), ma soprattutto ben 370 trapianti di cuore rispetto ai 253 dell’anno scorso (+46,2%). Inoltre, si conferma ancora il costante miglioramento degli esiti degli interventi. In termini assoluti è stata la Lombardia la regione a effettuare il maggior numero di trapianti (827), mentre in rapporto alla popolazione il primato spetta al Veneto (140,9 trapianti ogni milione di abitanti) seguito da Piemonte ed Emilia-Romagna. Al sud è significativa la crescita registrata dalla Puglia, passata in un anno da 29,7 a 46,9 trapianti per milione di abitanti.
Come sottolinea Avis, i soli indicatori rimasti invariati sono quelli riguardnati i tassi di opposizione al prelievo. Nelle rianimazioni la percentuale di chi rifiuta la donazione è lievemente salita (30,5%, +0,7%), soprattutto per la maggiore incidenza di chi ha già registrato il proprio no in vita: nel 2023, in occasione dei rinnovi delle carte d’identità elettroniche (CIE), sono stati raccolti 2,4 milioni di consensi (68,5%), ma anche 1,1 milioni di rifiuti (31,5%). Considerando l’attuale presenza nel Sistema informativo trapianti di oltre 18 milioni di dichiarazioni registrate, è prevedibile che a breve la maggior parte delle donazioni segnalate nelle rianimazioni avranno alle spalle un consenso e un’opposizione già raccolti e quindi non più ottenibili dai sanitari. Nel 2024 è attesa un’importante novità, quella dell’attivazione del portale digitale della CIE che permetterà ai cittadini di registrare la propria dichiarazione direttamente da casa e non solo negli uffici anagrafe: un’occasione irrinunciabile per rafforzare il messaggio in favore della donazione a tutti i cittadini italiani.
Ogni giorno il sangue e gli emocomponenti sono un’esigenza prioritaria nelle strutture ospedaliere per interventi di primo soccorso, per interventi chirurgici e per curare malattie. Il contributo di ogni singolo donatore è fondamentale per rispondere a questa richiesta. Come si manifesta la propria volontà sulla donazione di organi e tessuti dopo la morte? Chi intende diventare donatore dopo i 60 anni, può presentare richiesta e ricevere l’idoneità a discrezione del medico responsabile della selezione. È possibile continuare a donare fino al compimento del 70esimo anno, previa valutazione del proprio stato di salute. Tuttavia, a qualsiasi età, per dichiarare la propria volontà sulla donazione di organi e tessuti si può scegliere tra le seguenti modalità: in Comune, firmando il modulo per la dichiarazione di volontà al rilascio o al rinnovo della carta d’identità; all’Aido – Associazione Italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule, utilizzando una di queste opzioni: online, se si è in possesso della SPID o della firma digitale; presso una delle sedi dell’associazione; rivolgendosi all’azienda sanitaria locale di riferimento, firmando il modulo per l’espressione di volontà. TESSERINO del CNT o TESSERINO BLU del Ministero della Salute, oppure una delle donor card distribuite dalle associazioni di settore; in questo caso è necessario compilare, firmare, stampare la tessera e conservarla tra i propri documenti personali. Inoltre è opportuno comunicare la propria decisione ai familiari.