Cosa mangiano a tavola gli adolescenti?
Quando si affronta questa fase della vita dell’uomo si pensa sempre alle non poche criticità che l’accompagnano e che spesso hanno a che vedere con le insicurezze o i superomismi dei giovani. Uno dei tasti dolenti ha a che vedere con le abitudini alimentari ed è proprio su queste che si concentrano gli studenti del liceo Dettori di Cagliari che stanno studiando le abitudini a tavola dei loro coetanei. Indossato il camice del ricercatore, i giovani sardi sono al lavoro su un’indagine sulla sana alimentazione, relativa ai corretti stili di vita e alla dieta sardo mediterranea. Un lavoro che sarà svolto prendendo come campione i coetanei iscritti ad altre scuole del territorio per poi confrontare i risultati su scala europea.
Come anche precisa Ansa, il progetto scientifico e di ricerca nasca da “Nutri-Action”, l’alternanza scuola-lavoro avviata dal centro di ricerca della Comunità mondiale della Longevità e dal Dettori. Ragazze e ragazzi attraverso la formazione nei laboratori di cucina dell’Ifal, si eserciteranno ai fornelli per poter conoscere da vicino i pregi e i benefici della tradizionale e celebre dieta sardo-mediterranea, apprezzata in tutto il mondo, e riscoprire così stili alimentari sani.
“L’obbiettivo è promuovere una cultura positiva dell’alimentazione, in particolare nell’adolescenza, prevenendo patologie quali obesità e disturbi del comportamento alimentare che proprio in questa fascia d’età tendono a manifestarsi con maggiore predominanza – ha informato il presidente della Comunità mondiale della Longevità, Roberto Pili – Tendenza sempre più preoccupante che segnala una progressiva riduzione dell’aspettativa in salute delle giovani generazioni”.
Non sono pochi i nutrizionisti che sostengono l’importanza del cibo all’interno del nucleo familiare. Secondo alcuni esperti infatti in famiglia dovrebbero tenersi vere e proprie riunioni in cui genitori e figli dibattono sulla dieta alimentare da seguire e da rapportare, nell’eventualità, all’attività sportiva svolta o ai ritmi seguiti nell’arco della giornata. Come è chiaro infatti l’adolescenza è una fase di cambiamenti e di transizione, la rivoluzione è soprattutto fisica. Nel corso di questa età il corpo subisce le sue trasformazioni che spesso vengono risaltate dagli stessi ragazzi, a volte positivamente altre invece meno. Nella maggior parte dei casi avere un rapporto con il corpo significa averlo anche con il cibo. Per questa ragione famiglia e scuola sono ancora una volta fondamentali in questo percorso di accettazione e di presa coscienza.
Cosa preferiscono a tavola gli adolescenti?
Innanzitutto non è detto che i ragazzi amino consumare i pasti seduti attorno a un tavolo con la propria famiglia. Spesso infatti sono davanti alla televisione o alla consolle in compagnia di un trancio di pizza, di patatine fritte, panini, snack e cibi confezionati. Insomma alimenti grassi che a lungo andare non garantiscono benefici al corpo.
A questi si aggiungono gelati, bevande dolci e gassate e altre varianti sicuramente gustose ed economiche e soprattutto rapide da consumare. Per intenderci: un passato di verdure è sempre più lontano dal palato di un 14enne. Ciò che però allevia le preoccupazione è che, stando ad alcuni studi, risulta che gli adolescenti hanno consapevolezza riguardo all’alimentazione ma prediligono i cibi sulla base delle voglie del momento e del principio del piacere.
Per questo è fondamentale dare avvio a una vera e propria educazione alimentare.