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Affetto dal morbo di Scheuermann, l’Inps non gli riconosce l’invalidità
Non è in grado di lavorare a causa di lancinanti fitte lungo la schiena che per tutto il giorno lo indeboliscono sottraendogli le energie necessarie a sostenere il corso dell’intera giornata lavorativa. Dopo essersi sottoposto a una serie mirata di controlli medici e di diagnosi ha scoperto di essere affetto dalla sindrome di Scheuermann, ma l’Inps gli riconosce la stessa percentuale di invalidità di una comune scoliosi. Protagonista della curiosa vicenda Gabriele Albano, un trentenne di Castelvetrano (Trapani) che fino a qualche tempo fa si occupava della manutenzione all’Asp di Palermo. Oggi con una compagna e una figlia a carico la pensione che riceve mensilmente non solo non gli basta più ma non è quella che lo Stato dovrebbe associare alla sua patologia. Per questa ragione ha chiesto di riconoscere la sua malattia mediante una petizione lanciata su change.org che al momento ha raggiunto le 1500 firme. “A volte non riesco a badare neanche a mia figlia”, confessa il ragazzo ed esorta: “Includete la mia malattia tra quelle invalidanti”.
Il morbo di Scheuermann è la più frequente causa di cifosi (dorso curvo) non posturale. Si tratta di una patologia che presenta alcune alterazioni concentrate su alcune vertebre dorsali, che provocano disallineamenti della colonna e un mal di schiena cronico come accade ormai da sette anni a Gabriele. Il morbo di Scheuermann si manifesta soprattutto nel corso dell’adolescenza, quando le ossa sono interessate dal processo di crescita di tutto il corpo. Pur non essendo la medicina a conoscenza della vera origine di questo morbo, si suppone che Scheuermann abbia origini genetiche-ereditarie. La malattia può essere favorita anche da microtraumi ripetuti ed osteocondrite dei piatti vertebrali cartilaginei superiori e inferiori.
Nel morbo di Scheuermann, la deformazione delle vertebre peggiora grandemente la cifosi dorsale e si associa a un’iperlordosi lombare di compenso e, spesso, a un disallineamento della colonna di natura parzialmente scoliotica. La maggior parte dei pazienti presenta, quindi, una postura con le spalle in atteggiamento curvo verso l’avanti (ipercifosi diffusa o locale) e un mal di schiena lieve, ma continuo. In taluni casi, poi, i soggetti con morbo di Scheuermann hanno un aspetto simile a quelli affetti da sindrome di Marfan, perché presentano una lunghezza sproporzionata del tronco e degli arti.
Ma quali sono le malattie riconosciute dall’Inps? C’è da dire anzitutto che non esiste in Italia un elenco di malattie che danno diritto al riconoscimento della Legge 104 del 1992. La Legge 104, infatti, è la legge-quadro in materia di handicap, e determina il riconoscimento di alcuni benefici che vanno assegnati ai portatori di handicap non gravi, in situazione di gravità o superiore ai 2/3. Inoltre, uno degli errori spesso ripetuti dagli italiani è il fare confusione tra handicap ed invalidità. In questo secondo caso ci si riferisce comunemente alla riduzione della capacità lavorativa di un soggetto, dovuta da una malattia. Quando si parla di handicap d’altra parte, si intende la condizione di svantaggio, dovuta non a una patologia ma più specificatamente a una menomazione o a una disabilità, che limita o impedisce lo svolgimento del ruolo sociale di un soggetto (in rapporto all’età, al sesso ed al contesto socio-culturale). Dunque, la legge definisce la «persona handicappata» come «colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione».