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Alghe dei mari, nessun pericolo per la salute dei bagnanti
Con l’avvio di agosto la bella stagione è entrata nel vivo, e dopo le incertezze delle scorse settimane caratterizzate da rovesci sparsi, l’afa è arrivata e con essa anche il mare mostra un nuovo volto. Proprio a causa delle frequenti precipitazioni registrate nei mesi estivi, oggi la superficie marina si presenta costellata da alghe verdi e da manti di schiuma bianca che preoccupa i bagnanti.
Molti hanno rinunciato al bagno, ma nessuna paura, chiariscono gli esperti, si tratta di un effetto naturale, dovuto alla decomposizione di micro-alghe che, sotto l’effetto del mare mosso dei giorni scorsi, hanno creato una sorta di grande emulsione che hanno provocato il fenomeno.
Con le consistenti precipitazioni che da maggio hanno interessato la penisola, le portate dei fiumi mostrano significativi incrementi, con aumento di apporti in mare di sali di azoto e fosforo (nutrienti). Questi elementi innescano fioriture algali (fenomeni eutrofici), sia microalgali (non visibili a occhio nudo, ma solo al microscopio) che alterano la colorazione delle acque e riducono la trasparenza, sia di macroalghe. La fioritura di macroalghe e conseguente accumulo interessa particolarmente i primi metri della fascia di balneazione e la zona interna alle barriere frangiflutti e nelle vicinanze di moli e porti.
Tuttavia, se nei tempi recenti le alghe non sono apprezzate, in passato queste piante acquatiche unicellulari o pluricellulari erano utilizzate come importante alimento nella cucina cinese e giapponese. Meno diffuse nella tradizione europea, presentano un tallo (corpo) generalmente costituito da stelo, organi di attacco e lamelle fogliari. Se ne conoscono tre tipi: le alghe verdi crescono meno in profondità, le brune sono presenti a media profondità marina e le rosse si sviluppano negli abissi. Ciascuna di queste tipologie presenta caratteristiche e proprietà differenti. Tutte sono un’ottima fonte di iodio, utile per prevenire i disturbi alla tiroide e per stimolare il metabolismo. Quelle verdi, inoltre, sono ricche di sali minerali e sono un concentrato di calcio, ferro, zinco, rame, sodio, magnesio, potassio e fosforo.
Spesso queste piante acquatiche sono molteplici perché le stesse vengono impiegate per realizzare maschere facciali, shampoo, prodotti di bellezza, integratori alimentari, fertilizzanti e non meno i farmaci. Senza tralasciare i fornelli, la varietà verde è povera di grassi e contiene proteine, vitamina A e K e vitamine del complesso B. La presenza di sostanze mucillaginose, inoltre, la rende un prezioso alleato da portare in tavola per regolare le funzioni intestinali. Le alghe sono ipocaloriche e ricche di acidi grassi polinsaturi (ovvero omega 3 e omega 6) e, pertanto, abbassano i livelli di trigliceridi e di colesterolo cattivo o LDL. Tra quelle verdi spicca la nota lattuga di mare, ottimo condimento per le insalate. La spirulina, inoltre, è proteica, mineralizzata, ha grande valore energizzante, è ricca di acido linoleico che contrasta l’ipertrigliceridemia e di antiossidanti. Gli integratori a base di questa pianta sono molto utilizzati da chi pratica sport e da chi ha bisogno di un maggiore apporto di vitamine e minerali. Oggi è non è complicato reperire in commercio queste piante acquatiche che si possono trovare disidratate nei punti vendita di macrobiotica, nelle comuni erboristerie oppure sugli scaffali dei supermercati biologici.