Questo sito Web utilizza i cookie in modo che possiamo fornirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web trovi più interessanti e utili.
Arriva in Italia il primo master sulla chirurgia d’urgenza e sul trauma
Il Trauma Center dell’ospedale ‘Bufalini’ di Cesena diretto dal professore Luca Ansaloni continua a fare scuola a livello nazionale e a dimostrarlo è il nuovo master universitario di secondo livello ‘Acute care Surgery and Trauma’ primo in tutta Italia e avviato giovedì 22 novembre in memoria di due professionisti della medicina, i dottori Orazio Campione e Giorgio Gambale.
Il corso, della validità di 60 crediti formativi universitari, sarà aperto a soli 8 studenti laureati in Medicina e Chirurgia e specialisti in Chirurgia Generale, in Anestesiologia e Rianimazione e in Medicina d’Urgenza e Pronto Soccorso, che hanno versato una quota di iscrizione pari a 4500 euro.
Dunque una nuova offerta didattico formativa che l’Università di Bologna offre a partire dalle strutture dell’ospedale ‘Bufalini’ dove ogni giorno si presentano persone che hanno subito dei traumi soprattutto a seguito di un incidente stradale. È necessario sottolineare che esistono diverse forme di esperienze potenzialmente traumatiche a cui può andare incontro una persona nel corso della vita. Ci sono i “piccoli traumi”, quelle esperienze soggettivamente disturbanti che sono caratterizzate da una percezione di pericolo non particolarmente intesa. Si possono circoscrivere a questa categoria eventi come un’umiliazione subita o delle interazioni brusche con delle persone significative durante l’infanzia. E i traumi T, ossia tutti quegli eventi che portano alla morte o che minacciano l’integrità fisica propria o delle persone care. A questa categoria appartengono eventi di grande portata, come ad esempio disastri naturali, abusi, incidenti, questi ultimi sempre più frequenti sul territorio nazionale.
«Il master – spiega la , direttrice del Master – si articola seguendo le normative universitarie sui Master di secondo livello e alcuni crediti formativi di tipo frontale. Affronteremo in 12 moduli gli aspetti più rilevanti relativi sia alla gestione clinica che organizzativa della chirurgia d’urgenza non traumatica e del trauma, quindi del paziente critico, con attenzione agli aspetti di carattere anche gestionale ed economico. Inoltre – spiega Melotti – avremo workshop multidisciplinari con la partecipazione di esperti esteri e infine uno stage di 650 ore nel corso del quale i partecipanti potranno frequentare le strutture dell’ospedale ‘Bufalini’ riuscendo a cogliere la gestione multidisciplinare del paziente».
A tenere la lezione inaugurativa il dottor Luca Ansaloni, primario dell’Unità Operativo Chirurgia Generale e d’Urgenza di Cesena, che ha spiegato le origini della chirurgia d’urgenza, nata negli Stati Uniti d’America nei primi anni 2000. “Nell’ambito del trauma nessuno può lavorare da solo – ha dunque precisato – se in ambito statunitense il trattamento integrato del trauma e del paziente chirurgico d’urgenza ha già anche un preciso percorso formativo non è così in Italia. A Cesena c’è una grande tradizione sul trauma, il cui successo è dovuto anche alla lungimiranza delle scelte fatte a livello regionale ma anche a livello locale. Quello che vogliamo fare con questo master è provare a creare anche un modello formativo da esportare”. Con questo nuovo Master quindi l’Università di Bologna in concerto con l’Ausl della Romagna cerca di mettere a sistema quello che da anno si sta provando a fare in corsia: abbattere i muri, lavorare in equipe superando il concetto di consulenza, che se da un lato permette di offrire al paziente la migliore soluzione al suo problema, dall’altro consente ai professionisti stessi di migliorarsi grazie al beneficio del confronto continuo.