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Aziende, famiglie, individui: sanità integrativa e welfare sono soluzioni ottimali
Potremmo dire che ormai il puzzle si è completato: leggi, norme, disposizioni, in alcuni casi ultracentenarie, in altri ventennali ed in altri ancora emanate negli ultimissimi anni, che regolano la sanità integrativa ed i sistemi di welfare aziendale sono state composte in un quadro di insieme che possiamo sicuramente definire più che soddisfacente.
Ricordiamoci sempre che il modello sanitario italiano è stato per decenni un sistema di riferimento mondiale ed è opportuno constatare che l’evoluzione degli ultimi dieci anni, peraltro elaborata nella stessa direzione da governi bi, o meglio dire tri partisan ha creato un quadro d’insieme che potrà anch’esso essere un riferimento mondiale.
Da un lato abbiamo la sanità pubblica, il primo pilastro, che si sta riorganizzando e dove ci si può oggi concentrare, con il supporto di tutti, sul recupero degli sprechi, che pur ancora ci sono, e sull’efficientamento del sistema organizzativo, che sta procedendo in maniera spedita.
Dall’altro lato abbiamo la sanità integrativa e sostitutiva, il secondo pilastro, che può essere gestita esclusivamente da Fondi Sanitari, Società Generali di Mutuo Soccorso e Casse di Assistenza Sanitaria che, proprio per questo gode di interessanti vantaggi fiscali e consente di sollevare la sanità pubblica da oneri che non sarebbe in grado altrimenti di sostenere.
Infine abbiamo la sanità privata, il terzo pilastro, erogata tramite servizi sanitari a pagamento diretto o polizze assicurative che è un ulteriore opportunità per chi può permettersi di spendere senza badare ai costi.
Se il primo pilastro della sanità pubblica ha l’obiettivo di garantire le fasce più deboli della popolazione e il terzo della sanità privata ha lo scopo di offrire a pagamento servizi sanitari per le fasce meno deboli risulta evidente che l’adeguatezza del nuovo sistema sanitario italiano passa per i Fondi Sanitari, le Società Generali di Mutuo Soccorso e le Casse di Assistenza Sanitaria.
E qui è necessario sottolineare che, affinché sia adeguato, il secondo pilastro, realizzato con il modello mutualistico quindi senza scopo di lucro, presupponga un approccio che permetta solo agli enti che lo seguono in termini di principio assoluto di offrire ai propri associati una garanzia di equità sociale ed economica.
E’ stato quindi indispensabile che questi enti si organizzassero secondo principi di efficienza gestionale, con strutture reali ed effettive e costituite da specialisti, con processi operativi informatizzati, con personale professionalizzato, con sistemi all’avanguardia per offrire servizi di sanità integrativa e sostitutiva innovativi, interiorizzando e facendo proprie le logiche di servizio all’associato.
Perché l’associato non è un cliente che ha comprato un prodotto ma è parte stessa integrante del sistema sanitario integrativo, è un individuo che si avvale di servizi sanitari ed assistenziali che gli vengono erogati dall’ente a cui ha aderito.
Molto Fondi Sanitari e molte Società di Mutuo Soccorso si sono attrezzate per questo ed oggi il modello italiano di sanità integrativa in molti casi funziona in modo adeguato, è operativo nella sua completezza e ben regolamentato.
In questo contesto si inseriscono le norme per il welfare aziendale, che ripensate in questi ultimi anni, danno ulteriore forza alla sanità integrativa e sostitutiva di secondo pilastro consentendo alle imprese ed ai dipendenti di canalizzare risorse verso le coperture sanitarie di matrice mutualistica con ulteriori vantaggi fiscali, economici ed organizzativi.
Sicuramente si tratta di un vantaggio di valore assoluto per le aziende in termini di gestione delle risorse umane, fidelizzazione dei dipendenti e defiscalizzazione, di un vantaggio significativo per i dipendenti e le loro famiglie in termini di protezione sanitaria, risparmio fiscale e economia famigliare e di un vantaggio importante per lo stato in termini di welfare sociale, bilancio e organizzazione sanitaria.
A questo punto è solo necessario che tutti i cittadini siano opportunamente informati e adeguatamente resi consapevoli per consentire che il modello si sviluppi compiutamente con grande soddisfazione di tutti gli attori coinvolti in termini di diritto alla salute, diritto che, come ricordiamo sempre, è costituzionalmente stabilito.
Anche in questo ambito qualcosa sta cambiando perché le testate giornalistiche stanno affrontando il tema sempre più spesso ed in modo sempre più preciso, il web consente di veicolare sempre più le esperienze di successo, Health On Line continua con impegno a diffondere informazioni, il passa parola si sta rapidamente incrementando con il supporto degli enti di sanità integrativa che opportunamente, in alcuni casi, si sono organizzati con figure professionali adeguatamente formate, correttamente regolamentate e giuridicamente coerenti che promuovono i loro servizi mutualistici.
E’ quindi indispensabile che ogni cittadino, ogni famiglia, ogni dipendente, ogni manager, ogni imprenditore comprenda appieno il valore sociale, strategico, economico, motivazionale, economico e fiscale dei sistemi di sanità integrativa e sostitutiva e di quelli di welfare aziendale perché il puzzle è chiaro, legiferato, organizzato, usufruibile e completo e quindi è sufficiente, oltre che opportuno, aderire a questi programmi per la salvaguardia della salute di tutti noi.