Questo sito Web utilizza i cookie in modo che possiamo fornirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web trovi più interessanti e utili.
Bellezza e benessere con l’estetica oncologica APEO – L’intervista alla dottoressa Ambra Redaelli presidente dell’Associazione Professionale di Estetica Oncologica
“La cura della persona arriva da più fronti. Chi ti cura con medicine, chi con parole e chi con la bellezza” (cit.Pina testimonianza APEO).
Il benessere psico-fisico va oltre la malattia.
La battaglia contro una grave patologia e gli effetti collaterali delle terapie mettono a dura prova i pazienti oncologici non solo sotto il punto di vista fisico ma anche psicologico.
Oggi grazie all’Associazione Professionale di Estetica Oncologica APEO è possibile trovare un sostegno durante la terapia oncologica.
In Italia sono oltre 200 le estetiste, formate dall’Associazione APEO nata nel 2013 all’Istituto Europeo di Oncologia di Milano, fondato dal prof. Umberto Veronesi, che effettuano trattamenti ad ogni stadio della malattia. E’ stata anche stipulata una convenzione tra l’Associazione e Coopsalute uno dei provider più importanti del panorama Sanitario Nazionale e partner di Mutua Mba, società di Mutuo soccorso del gruppo Health Italia S.p.A.
E’ importante riportare all’attenzione di tutti il tema dell’autistima della persona in terapia venuta meno con la malattia e con gli effetti collaterali delle cure. In che modo? Cosa si intende per estetica oncologica? E qual è il lavoro svolto dall’Associazione Professionale di Estetica Oncologica APEO?
Health online ha intervistato la dottoressa Ambra Redaelli presidente dell’Associazione Professionale di Estetica Oncologica.
Come nasce l’Associazione e qual è l’obiettivo?
“L’Associazione Professionale di Estetica Oncologica (APEO) è nata nel 2013 a partire dall’esperienza dello “Spazio Benessere” che si trova all’interno dell’Istituto Europeo di Oncologia (IEO https://www.ieo.it), un vero e proprio centro di benessere dedicato ai pazienti. Un progetto ideato da me e da Loretta Pizio, sostenuto negli anni dall’entusiasmo del Professor Umberto Veronesi. Lo scopo dell’Associazione è quello di insegnare, con un programma che vede i medici IEO nelle vesti di docenti, a delle estetiste come effettuare trattamenti di bellezza e di benessere psico-fisico su pazienti in terapia oncologica”.
Quali sono i vostri protocolli?
“APEO ha riunito oncologi e ricercatori, specialisti in chemio e radioterapia e cosmetologi e il loro sforzo congiunto ha creato dei protocolli efficaci e innovativi, grazie ai quali l’estetista APEO contribuisce a proteggere la cute dalle tossicità, a risolvere inestetismi e a lenire fastidi e irritazioni. Ovviamente, la cura della patologia resta esclusivamente in capo alle professioni sanitarie: i protocolli dell’Associazione si focalizzano esclusivamente sull’aspetto e sul benessere estetico del paziente, ma in modo consapevole delle sue condizioni e sinergico con le terapie mediche”.
Le estetiste sono una figura molto importante per migliorare la qualità della vita dei pazienti oncologici. Qual è l’iter per entrare a far parte dell’Associazione e in che modo avviene la formazione delle estetiste?
“L’estetista, se adeguatamente formata, può essere un attore importante per innalzare la qualità di vita dei pazienti, può interagire con i medici in una sinergia virtuosa che rispetti i rispettivi ruoli e ambiti di intervento. Le estetiste che fanno parte dell’Associazione, oltre al diploma professionale, hanno frequentato un corso di 120 ore presso la Fondazione Ca’ Granda Policlinico di Milano che fornisce le conoscenze teoriche e pratiche necessarie per effettuare trattamenti di benessere e di bellezza su persone in terapia oncologica a ogni stadio della malattia. Le competenze acquisite durante il corso, che vede i medici dell’Istituto Europeo di Oncologia nel ruolo di docenti, permettono di alleviare gli effetti dolorosi e invalidanti e contrastare gli inestetismi che toccano anche la sfera sociale e psicologica del paziente. Al termine delle lezioni, superato l’esame finale, le estetiste conseguono l’Attestato di competenza di Regione Lombardia (valido in tutta Italia e in tutta Europa) in “Benessere, Make-up e inestetismi da terapia” e la certificazione CEPAS, titolo molto importante in una realtà sempre più in espansione”.
Qual è il ruolo che svolge l’estetista APEO?
“L’estetista APEO ha tutte le conoscenze teoriche e pratiche per effettuare trattamenti di bellezza e di benessere su persone che stanno affrontando le terapie oncologiche. I trattamenti, come i massaggi per lenire i dolori da metastasi, manicure o pedicure per unghie compromesse dalla chemio, trattamenti per la pelle ustionata dalla radioterapia sono tutti volti a migliorare la qualità della vita di donne già profondamente turbate dalla malattia. Le nostre estetiste conoscono nel dettaglio gli effetti dei diversi farmaci sulla persona in termini di tossicità cutanee e problematiche di vario tipo (unghie, mani, piedi, viso). Sanno come effettuare trattamenti, cosa fare, ma soprattutto cosa non devono fare e quando il loro compito finisce perché inizia il lavoro del medico”.
Il loro lavoro è rivolto solo a pazienti oncologici o anche a persone colpite da altre malattie?
“Il saper fare teorico-pratico dell’estetista APEO può contribuire al benessere non solo dei pazienti oncologici ma di persone afflitte da diabete, disturbi dermatologici, ipersensibilità, somatizzazioni, ecc.”.
Quante sono le estetiste che operano sul territorio nazionale?
“Ad oggi le estetiste APEO in tutta Italia sono più di 200 e cominciano a formare un vero e proprio network d’eccellenza; numerose altre stanno seguendo il percorso di formazione semestrale. Alcune estetiste APEO, oltre a operare nel loro centro, hanno avviato collaborazioni con strutture sanitarie, ambulatori medici e farmacie dei loro territori. Pur nell’ovvia separazione fra le rispettive attività e competenze, questa virtuosa rappresenta un’importante novità nel panorama italiano e uno dei pochi esempi di approccio veramente olistico al benessere di persone afflitte da patologia”.
E’ stata anche stipulata la convenzione con Coopsalute, primo provider nazionale di servizi sanitari. Un’altra novità nel panorama italiano. Quanto sono importanti questo tipo di collaborazioni?
“Coopsalute ha raccolto con entusiasmo la nostra proposta di fornire in modalità convenzionata ai propri associati che stanno affrontando le terapie oncologiche, la possibilità di fruire le qualificate prestazioni delle Estetiste APEO. E’ stata compresa appieno la finalità del nostro intervento, che è poi la mission di APEO, esclusivamente rivolta a contribuire a migliorare la qualità di vita delle persone in terapia, utilizzando protocolli di estetica specifici, studiati e testati scientificamente”.
Quali sono stati i risultati raggiunti e quali sono i progetti per il futuro?
“I risultati stanno andando oltre le più rosee aspettative. La nostra è una piccola e giovane associazione che non ha importanti risorse economiche a disposizione per permettersi di utilizzare gli strumenti di diffusione di massa. Nonostante ciò, la bontà del progetto, la professionalità e la preparazione delle Estetiste APEO, l’eticità nei comportamenti che viene insegnata e che esigiamo dalle nostre professioniste, ci consentono di uscire dall’agone commerciale che purtroppo sempre di più sta aggredendo con proposte fuorvianti queste persone. I continui contatti personali tra le estetiste APEO, i malati, e il personale sanitario, fanno conoscere la qualità del progetto. E’ uno straordinario passa parola positivo che ci consente di trovare sempre di più attenzioni che sino a poco tempo fa erano inimmaginabili. Grazie anche a questa convenzione con Coopsalute potremo certamente aggiungere un pezzo significativo del nostro cammino”.
Gli oltre 1.000 pazienti dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano che dal settembre 2013 si sono sottoposti ai trattamenti effettuati da estetiste APEO, hanno testimoniato un sensibile benessere indipendentemente dal tipo e dallo stadio della loro patologia.
Abbiamo incontrato Pina, una delle donne che, durante il difficile percorso di terapia, ha usufruito dei trattamenti delle estetiste oncologiche APEO grazie ai quali ha riscoperto in lei una forza tale da consentirle di vivere meglio la sua vita.
“Mi sono ammalata nel 2013 – ha raccontato – navigando su Internet, cercando qualcosa che potesse non farmi crollare, mi sono imbattuta nella pagina Facebook di APEO. In quell’occasione pubblicizzavano un trattamento estetico in regalo per donne con tumore, nel giorno della festa della donna. Ero in un periodo in cui avevo perso quasi tutti i riferimenti. Non mi riconoscevo. Andavo avanti perché dovevo, non perché volevo. Ero senza capelli, ciglia e sopracciglia Avevo dolori alle articolazioni. Decisi di chiamare. Scelsi un massaggio decontratturante. All’inizio ero titubante ero inibita, timida. Avevo vergogna di mostrare il mio corpo per come era diventato. Mi accolsero con sorrisi, parole, gentilezze. Senza però farmi sentire malata. Il massaggio di quel giorno lo ricordo ancora, mi sentivo coccolata. Mi sentivo rigenerata. Grazie ad APEO, potevo riprendere il lato frivolo della mia vita. In quel mare di schifo che è il tumore, che sono gli ospedali, le mutilazioni fisiche, i farmaci e tutto quello che gira intorno, io non ho mai voluto essere considerata quella malata, non ho mai voluto che la mia malattia fosse una scusa per non fare, semmai un motivo per fare! E APEO mi ha aiutata in questo. APEO non guarisce le donne, ma le aiuta a vivere meglio e a cancellare il grigio che ci si porta dentro in quel periodo. La cura di una persona arriva da più fronti. Chi ti cura con medicine, chi con parole e chi con la bellezza. Questo è un periodo in cui di cancro se ne parla troppo e male. Lasciamo che ognuno possa affrontare la malattia come meglio crede. Se ne vuol parlare o no. Se vuol dire che si sente bella o meno. APEO mi ha fatto riscoprire la Forza! La voglia di vivere. Ho il cancro, e allora? Posso esser bella e uscire di casa lo stesso sorridendo”.
Dottoressa, la signora Pina è una donna che grazie al vostro progetto si è sentita coccolata e rigenerata. Cosa significa per voi e per tutte quelle persone che si trovano ad affrontare la malattia leggere queste testimonianze?
“Le testimonianze delle donne che sono state accolte dalle estetiste APEO e hanno ricevuto i loro trattamenti, sono per noi non solo motivo di gioia e gratificazione ma soprattutto il segnale della necessità nel tessuto sociale di una figura come quella dell’Estetista APEO. Una professionista non sanitaria che : affianca, in un quadro multidisciplinare, il medico migliorando l’adesione del paziente alle terapie e quindi permette il completamento del piano terapeutico; possa soprattutto accompagnare la persona in terapia per tutto il percorso alleviando il dolore degli effetti secondari delle terapie sulla pelle, restituendo una migliore qualità di vita.
Le testimonianze ci aiutano anche a migliorare i percorsi formativi preparando sempre di più professioniste APEO a trattare in modo aggiornato, mirato e consapevole le persone in terapia oncologica“.
“La cura della persona arriva da più fronti. Chi ti cura con medicine, chi con parole e chi con la bellezza”. Quanto è importante per una donna riscoprire la propria femminilità e guardarsi allo specchio con il sorriso?
“La femminilità è una cosa che ogni donna ha dentro di sé e impara a viverla e a gestirla fin da bambina. Perdere per una mutilazione gli organi che biologicamente rappresentano la femminilità è un trauma importante e pesante da gestire. Bisogna spostare l’attenzione su tutto ciò che può e deve identificare la femminilità di una donna. In ogni trattamento che l’estetista APEO effettua su una donna in terapia, sia manicure, pedicure o massaggio o un trattamento viso e corpo, vi è lo scopo di spostare l’attenzione dalla parte ammalata o mancante del corpo alle altre parti del corpo sane. Attraverso il tocco, il trattamento, si prende consapevolezza della parte trattata ed ecco che ci si rende conto che esistono anche mani, piedi, gambe che possono e devono essere curate e che ci rappresentano tanto quanto la parte mancante. La femminilità viene scritta e vissuta nell’anima e nella mente di ogni donna attraverso la considerazione e l’attenzione che ogni donna ha per sé stessa, la cura del proprio corpo è il modo migliore per scrivere, riscrivere e aggiornare la propria femminilità. L’estetista APEO accompagna con mano le persone in terapia e le aiuta a riscrivere la propria femminilità. Proprio per questo ruolo importante l’estetista APEO collabora con i reparti di psiconcologia per svolgere la meglio questo importante ruolo”.
In Italia ogni giorno circa 1.000 persone ricevono la diagnosi di tumore. Secondo l’ultimo censimento ufficiale dei tumori, giunto all’8/a edizione, ad opera dell’Associazione italiana oncologia medica (Aiom), dell’Associazione italiana registri tumori (Airtum), di Fondazione Aiom e di Passi (Progressi delle aziende sanitarie per la salute in Italia), raccolto nel volume “I numeri del cancro in Italia 2018′, è emerso che quest’anno rispetto al 2017 c’è stato un aumento, in termini assoluti, di 4.300 diagnosi. Il tumore alla mammella è il più frequente: nel 2018 sono stimati 52.800 nuovi casi (erano 51.000 nel 2017). Lo scorso anno il più diagnosticato era il tumore al colon-retto e quello del polmone ma i nuovi numeri li danno dietro a quello della mammella: colon-retto (51.300, erano 53.000 nel 2017) e il tumore al polmone (41.500, erano 41.800 nel 2017). Oggi il 54% degli uomini e il 63% delle donne colpiti dal cancro sconfiggono la malattia. Negli ultimi 20 anni la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è aumentata rispettivamente del 15% e dell’8%. Per il tumore alla mammella ad esempio, la sopravvivenza a 5 anni, che era del 74% nel 1997, si avvicina al 90% e vede l’Italia in testa tra i paesi europei.
Obiettivi raggiunti grazie alle numerose campagne di informazione, ai programmi di screening e ai progressi della ricerca, questi ultimi hanno portato a nuove e sempre più efficaci terapie come le terapie mirate (target therapy) che hanno cambiato la storia di molti tumori in fase avanzata e un’aspettativa di vita più lunga con una qualità migliore. Se da una parte i progressi della ricerca consentono oggi di combattere il cancro con delle armi sempre più efficienti ed efficaci, gli effetti collaterali di alcune cure sono molto fastidiose altre molte pesanti provocando disagi anche rispetto alla propria immagine e nella relazione sociale.
Dottoressa, l’obiettivo è quello di riportare all’attenzione il tema della qualità di vita della persona in terapia, secondo lei perché?
“E’ fondamentale, perché se la chirurgia, la radio e la chemioterapia hanno crescente successo, il loro carattere sempre più invasivo tende ad aumentare gli effetti inestetici, dolorosi e invalidanti, che toccano anche la sfera sociale e psicologica del paziente, la cui esperienza di vita peggiora ben oltre la gravità intrinseca della patologia.
In passato, chi si è ritrovato in questa situazione non ha sempre trovato la giusto interfaccia nelle figure professionali di riferimento. Da una parte, il personale sanitario si focalizza giustamente più sulla patologia che non sulla persona nel suo complesso psicosomatico; d’altra parte però, pochissime erano le estetiste in possesso delle competenze necessarie per dare vero benessere a una persona in terapia oncologica. Fortunatamente, oggi è possibile aver cura di sé e star bene nella propria pelle anche quando si affrontano patologie di questo tipo, grazie alla crescente collaborazione fra le professioni mediche e quella del benessere, e ai progressi della ricerca estetico-scientifica”.