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Chirurgia della cataratta: quando e come intervenire
Intervista al dott.Alberto Ducoli, oculista esperto nella chirurgia del cristallino
La cataratta è una condizione in cui il cristallino dell’occhio, ovvero la lente interna, diventa opaco. Questo processo è paragonabile all’appannamento dell’obiettivo di una macchina fotografica. Gli occhiali e le lenti a contatto possono migliorare la vista solo temporaneamente e in maniera limitata.
Quali sono i sintomi iniziali della cataratta che i pazienti dovrebbero osservare?
Ci sono delle precauzioni o delle abitudini quotidiane che possono aiutare a prevenire o ritardare l’insorgenza della cataratta?
Per risolvere definitivamente il problema, è necessario intervenire chirurgicamente?
A queste e altre domande ha risposto il dott. Alberto Ducoli, oculista esperto nella chirurgia del cristallino.
Dott. Ducoli, può iniziare spiegando quali sono i sintomi della cataratta?
La cataratta è una opacizzazione della lente interna del sistema visivo. L’entità della opacizzazione determina vari livelli di perdita di vista.
Una cataratta iniziale può dare annebbiamenti solamente in alcune condizioni di illuminazione, viceversa in una condizione avanzata, con una opacizzazione completa, ci può essere anche una limitazione importante nelle attività quotidiane più elementari.
I sintomi più comuni sono: annebbiamento, sdoppiamento delle immagini, opacizzazione, perdita di luminosità. Una condizione che spesso si presenta è la miopizzazione da aumento dell’indice di rifrazione. Il paziente anziano evidenzia con soddisfazione la capacità di leggere da vicino senza bisogno degli occhiali. In realtà l’occhio si è miopizzato a causa della cataratta.
Quali precauzioni o abitudini quotidiane possono aiutare a prevenire o ritardare l’insorgenza della cataratta?
Molte delle cause che contribuiscono alla formazione di una cataratta sono legate a fattori genetici o metabolici. Ad esempio, la cataratta può essere frequente nel diabetico o in pazienti che fanno uso importante di cortisone per motivi legati ad altre patologie. Spesso la formazione della cataratta non è riconducibile ad una causa evidente, ma nella grande maggioranza dei casi è legata alla età.
Troviamo anche opacizzazioni importanti del cristallino nei giovani e spesso si evidenziano con una veloce evoluzione, qualche mese, a differenza di quelle dell’anziano che si evolvono in tempi lunghi, anche anni.
Alla luce di questo si capisce come in realtà per prevenire la cataratta ci siano pochi strumenti.
Sicuramente è importante mantenere una buona condizione fisica, controllare le analisi del sangue e fare attenzione alla alimentazione che deve essere ricca di prodotti antiossidanti, frutta, verdure, legumi ecc.
Esistono anche cause fisiche di cataratta da raggi ultravioletti o da radiazioni.
È buona norma quindi in estate utilizzare occhiali da sole protettivi.
Per risolvere il problema, è necessario intervenire chirurgicamente?
La cataratta non è curabile con terapie mediche. Allo stato attuale la cura chirurgica è l’unica possibilità. I risultati che si ottengono sono comunque molto buoni. Con l’utilizzo di nuove tecnologie si ha la possibilità di correggere anche difetti di vista preesistenti come miopia, ipermetropia, astigmatismo e presbiopia. Oltre ovviamente, con il nuovo cristallino, a rendere le immagini nuovamente nitide con una ottima capacità visiva.
Quando è consigliato l’intervento chirurgico per la rimozione della cataratta?
Non esistono indicazioni temporali precise per l’intervento di rimozione della cataratta. È importante superare la vecchia convinzione, legata alle tecniche chirurgiche passate, che la cataratta debba essere “matura” prima di intervenire.
La decisione dipende molto dalle esigenze individuali del paziente. Per una persona giovane con un’attività lavorativa intensa, anche una lieve riduzione della vista può essere causa di disagio significativo, il che può portare a un anticipo dell’intervento. Al contrario, per una persona anziana con minori necessità visive, i tempi dell’intervento possono essere posticipati, ma è fondamentale evitare che il cristallino diventi troppo opaco.
Le tecniche chirurgiche moderne, per ottenere risultati ottimali, richiedono di intervenire su cristallini che non siano ancora eccessivamente duri. Pertanto, la tempistica dell’intervento deve essere decisa congiuntamente dal paziente e dal chirurgo, tenendo conto delle circostanze specifiche.
Come si svolge l’intervento chirurgico per la rimozione della cataratta e quali sono i tempi di recupero?
Le moderne tecniche chirurgiche che utilizziamo oggi rendono l’intervento di rimozione della cataratta veloce e sicuro, garantendo ottime possibilità di recupero. Tuttavia, è importante non sottovalutare la complessità dell’intervento. I risultati positivi che otteniamo sono frutto dell’utilizzo di macchinari sofisticati e di un’elevata competenza chirurgica.
L’intervento si svolge al microscopio con un alto ingrandimento, poiché il campo operatorio è estremamente piccolo e non visibile a occhio nudo. Per eseguire l’operazione, utilizziamo un macchinario chiamato facoemulsificatore, che sfrutta gli ultrasuoni per frammentare e aspirare il cristallino catarattoso. Una volta rimossa la lente opacizzata, viene inserita una protesi, il cristallino artificiale o IOL (Intraocular Lens).
L’incisione praticata per accedere all’interno dell’occhio misura solo 2,5 mm ed è a becco di flauto, il che permette alla pressione interna dell’occhio di chiudere la ferita senza necessità di sutura. In alcuni casi, il laser a femtosecondi può essere utilizzato per assistere in specifiche fasi dell’intervento. La durata dell’intervento di cataratta è generalmente compresa tra 15 e 25 minuti, ma questo può variare in base alle caratteristiche dell’occhio del paziente. Ci sono interventi più semplici e rapidi e altri più complessi e lunghi. L’aspetto fondamentale non è il tempo impiegato, ma la qualità del risultato ottenuto.
La collaborazione del paziente è essenziale, sia durante l’intervento, che avviene solitamente in anestesia topica, sia durante il periodo di convalescenza. Poiché l’intervento viene eseguito in regime ambulatoriale, il paziente viene dimesso circa un’ora dopo la procedura e diventa responsabile della fase post-operatoria. È importante seguire scrupolosamente la terapia prescritta e osservare un periodo di riposo di almeno 15-20 giorni. Sebbene non sia necessaria un’immobilità assoluta, è consigliabile evitare sforzi eccessivi. Si può comunque riprendere gradualmente attività come guardare la televisione, leggere, fare passeggiate leggere e, progressivamente, tornare al lavoro.
Il periodo di convalescenza completa è di circa un mese.
L’intervento per la cataratta è il più frequente in oculistica?
Ogni anno in Italia si effettuano circa 650.000 interventi di cataratta. Si evidenzia quindi che, non solo è l’intervento più frequente in oculistica, ma lo è anche tra tutti gli interventi chirurgici in Italia. Il DRG della cataratta è quello più utilizzato nel Sistema Sanitario Nazionale.
Durante i mesi estivi si trascorre più tempo all’aperto, aumentando così l’esposizione ai raggi solari. Questa esposizione può avere effetti significativi sulla salute degli occhi, specialmente per chi soffre di cataratta o è a rischio di svilupparla. Pertanto, è essenziale adottare misure preventive specifiche per proteggere la vista durante questa stagione.
Quali precauzioni devono prendere le persone con cataratta durante l’estate per proteggere i loro occhi dal sole?
Per motivi legati al cambiamento climatico i raggi ultravioletti emessi dal sole sono diventati particolarmente aggressivi. Di questo si ha evidenza anche in dermatologia con l’aumento dell’incidenza del melanoma cutaneo.
Per quanto riguarda l’occhio, i raggi ultravioletti oltre ad essere catarattogeni sono dannosi anche per la congiuntiva essendo causa di congiuntivite attinica, allergica e di pterigio. È importante quindi ripararsi con degli occhiali da sole di buona qualità.
Quali sono i migliori tipi di occhiali da sole per proteggere gli occhi durante l’estate?
È fondamentale utilizzare occhiali da sole con lenti protettive di alta qualità per proteggere gli occhi durante l’estate. Nella maggior parte dei casi, non è necessario investire in lenti con protezione UV specifica, a meno che non ci si trovi in alta montagna o in condizioni ambientali particolarmente estreme.
Il tuo ottico di fiducia saprà consigliarti un paio di occhiali da sole con lenti adeguate che offrono una protezione efficace contro i raggi solari, garantendo sia comfort visivo che sicurezza.
L’esposizione prolungata ai raggi UV può accelerare lo sviluppo della cataratta?
Sì, una prolungata esposizione al sole, senza le dovute protezioni, per i motivi precedentemente esposti, può essere causa di cataratta.
Ci sono attività estive specifiche che chi soffre di cataratta dovrebbe evitare?
In realtà non ci sono particolari attività estive sconsigliate a chi è affetto da cataratta. Considerato che il sintomo principale è la diminuzione della vista o l’appannamento, si sconsigliano tutte quelle attività che necessitano di una buona capacità visiva. È poi affidato al buon senso di ciascuno intraprendere alcune attività sportive e non, particolarmente impegnative.
È consigliabile eseguire l’intervento chirurgico per la cataratta durante l’estate o sarebbe meglio programmarlo in un altro periodo dell’anno?
L’intervento chirurgico per la rimozione della cataratta può essere eseguito in qualsiasi periodo dell’anno. Poiché nella maggior parte dei casi non si tratta di un intervento urgente, è possibile programmare l’operazione in accordo con il proprio oculista, tenendo conto delle proprie esigenze personali.
Il clima, sia caldo che freddo, non influisce in alcun modo sul risultato dell’intervento; quindi, non c’è una stagione particolarmente migliore o peggiore per eseguire la procedura.
Infine, dott. Ducoli, quale consiglio generale darebbe per mantenere la salute degli occhi?
La vista è un bene prezioso, e merita tutte le attenzioni possibili per proteggerla. Un primo consiglio fondamentale è quello di effettuare una visita oculistica di controllo almeno una volta all’anno. Ci sono patologie oculari che possono svilupparsi senza sintomi evidenti, ma che possono essere individuate precocemente solo attraverso una visita specialistica.
Inoltre, è importante adottare le giuste protezioni durante attività lavorative o ricreative potenzialmente pericolose. Utilizzare sempre occhiali protettivi durante il bricolage, i lavori in giardino, e durante l’uso di motociclette o biciclette, oltre che in qualsiasi situazione dove gli occhi potrebbero essere esposti a rischi di danno.
In ambienti con aria condizionata, secchi o con termo ventilatori, l’uso di lacrime artificiali può aiutare a mantenere la corretta idratazione oculare. Infine, una dieta equilibrata, ricca di verdure, frutta e altri alimenti antiossidanti, può contribuire a proteggere le cellule retiniche dall’azione del tempo e a mantenere la salute degli occhi nel lungo termine.