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Coronavirus e fake news, una task force tra i social network e il Ministero
Sarà Twitter il principale alleato del Ministero della Salute italiano nella lotta contro le fake news in tema di Coronavirus. È lo stesso Ministro Roberto Speranza a darne l’annuncio specificando che il social network metterà in evidenza nelle ricerche il link ufficiale del Ministero. “Un’attenzione particolare – ha scritto il Ministro – va riservata alla gestione della corretta comunicazione e al contrasto alle false notizie. Sono felice dell’accordo fatto con Twitter. Un aiuto in più contro un pericoloso virus… le fake news”. Inoltre, sempre proseguendo su questa via, il Ministero della Salute è a lavoro anche con Google che ha adottato, a livello globale, una iniziativa analoga con WHO.
Intanto, come battono le principali agenzie di informazione italiana, peggiorano le condizioni della coppia di turisti cinesi ricoverata giovedì 30 gennaio all’ospedale “Lazzaro Spallanzani” di Roma. Nelle ultime ore i due coniugi avrebbero avuto un aggravamento a causa di una insufficienza respiratoria. Così “è stato necessario un supporto respiratorio in terapia intensiva”, si legge nel bollettino a firma della Direzione Sanitaria dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive. I due sessantenni, arrivati in Italia con un volo su Malpensa, avevano poi fatto un piccolo tour prima di arrivare a Roma all’hotel Palatino. Proprio mentre si trovavano lì al marito è venuta la febbre alta ed è partita tutta la prassi di prevenzione. I due signori cinesi sono al momento i primi pazienti affetti da coronavirus in Italia. Allo Spallanzani al momento sono 11 i pazienti sintomatici provenienti da zone della Cina interessate dall’epidemia.
Intanto, stando a quanto comunicato dal ministero della Sanità di Bruxelles, un primo caso di infezione risulterebbe anche in Belgio. È risultato positivo ai test uno dei nove turisti arrivati domenica da Wuhan e che sono stati sottoposti ad analisi specifiche all’ospedale militare di Neder-Over-Heembeek. Il paziente è stato trasferito nell’immediato all’ospedale universitario di Bruxelles “in buone condizioni e per il momento non presenta alcun sintomo della malattia”. Gli altri otto belgi rimpatriati da Wuhan, epicentro del focolaio di coronavirus, sono risultati tutti negativi ai test.
I coronavirus (CoV) sono parte di una grande famiglia di virus respiratori che possono causare vari tipi di patologie, dal classico raffreddore a sindromi respiratorie come la MERS, sindrome respiratoria mediorientale, Middle East respiratory syndrome, e la SARS, sindrome respiratoria acuta grave, Severe acute respiratory syndrome. Sono noti con questa denominazione perché si fa riferimento al loro aspetto: presentano infatti sulla superficie punte a forma di corona. I sintomi più comuni di un’infezione da coronavirus nell’uomo includono febbre, tosse, difficoltà respiratorie. Nei casi più gravi invece l’infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e persino la morte. Come è stato detto a seguito dei casi registrati nella provincia cinese di Wuhan, questo tipo di virus generalmente causa malattie del tratto respiratorio superiore da lievi a moderate, come il comune raffreddore, che durano per un breve periodo di tempo. I sintomi possono includere: naso che cola, mal di testa, tosse, gola infiammata, febbre e una sensazione di malessere.