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Covid-19: la telemedicina di Health Point per i cittadini. La parola a Silvia Fiorini
Mai come in questo momento di grandissima emergenza sanitaria la telemedicina può e deve ritagliarsi un ruolo fondamentale.
La possibilità di avere un consulto medico a distanza, in un momento in cui i rapporti umani devono essere ridotti al minimo e in cui non si deve uscire di casa, se non per una situazione di emergenza e comprovata necessità, può certamente ridurre il rischio di contagio di pazienti e operatori sanitari. La telemedicina rappresenta così uno strumento di prevenzione importante, che punta altresì ad alleggerire il carico del Servizio Sanitario Nazionale, in molte regioni quasi al collasso.
Ci sono svariate opportunità che possono essere sfruttate, a partire dal telemonitoraggio domiciliare per pazienti non gravi o per coloro che sono stati dimessi forzatamente e anticipatamente. La tecnologia permette di ridurre il sovraffollamento negli ospedali, perché i pazienti in via di guarigione o con sintomi leggeri possono essere monitorati in maniera continua da remoto e controllati dai medici mediante televisite, garantendo il ricovero alle situazioni più critiche. La degenza a casa è così controllata, e si evitano i rischi di complicanze in ospedale, come nuove infezioni.
La medicina a distanza offre anche la possibilità di assistere i malati cronici, che vanno seguiti costantemente e che, ad esempio in situazioni come questa, con la chiusura di diverse strutture e poliambulatori, rischiano di essere lasciati soli.
La possibilità di fare una televisita, per chi dovesse avere necessità di vedere uno specialista, rappresenta un ulteriore vantaggio in un contesto come quello attuale in cui è necessario alleggerire la sanità pubblica.
Si sono quindi moltiplicate le iniziative, in Italia, così come in tutto il mondo, per sfruttare al meglio queste soluzioni.
Health Italia, con la sua controllata Health Point, azienda già attiva nel campo delle visite a distanza e specializzata nella organizzazione e gestione di centri sanitari e sistemi di telemedicina, ha voluto fare la sua parte, predisponendo una piattaforma dedicata per permettere a tutti i cittadini che ne abbiano necessità di avere un confronto con un medico, con una televisita o al telefono.
Per saperne di più, abbiamo fatto alcune domande a Silvia Fiorini, AD di Health Point.
Health Point ha lanciato un progetto molto interessante, dando la possibilità ai cittadini di usufruire di una televisita o di un consulto telefonico in un momento in cui gli ospedali sono al collasso ed è difficile ottenere una visita specialistica. Non solo: l’idea risponde pienamente a quella che è la regola fondamentale a cui tutti noi dobbiamo obbedire, #iorestoacasa. Come funziona il servizio e come sta andando?
La piattaforma di Televisita Health Point è stata sviluppata proprio per consentire al medico di interagire a distanza e in tempo reale con il paziente. Le aree mediche disponibili sono differenti: tra queste possiamo elencare ad esempio la medicina generale, la cardiologia, la pneumologia; è disponibile anche la consulenza psicologica per offrire maggiore supporto per gestire al meglio lo stress del periodo che stiamo vivendo. L’obiettivo primario della Televisita è proprio quello di muovere le informazioni diagnostiche anziché il paziente in tutte le situazioni in cui, chiaramente, non risulti indispensabile il contatto fisico. Una volta effettuato il consulto, il medico avrà la possibilità di fare una prima diagnosi sullo stato di salute del paziente e, se necessario, potrà prescrivere farmaci o cure.
I medici possono accedere direttamente da casa: come ci hanno spiegato dallo staff di Health Point, ogni medico attivo per il servizio di telemedicina ha le sue credenziali per poter accedere ad una propria area riservata da qualsiasi luogo si trovi. Occorre chiaramente la connessione a internet. Per i consulti telefonici, ogni medico attivo è fornito di un applicativo per poter ricevere le chiamate girate dal centralino.
Nonostante in Italia stenti a decollare, mai come in questo momento la telemedicina si sta rivelando fondamentale per dare un supporto al Servizio Sanitario Nazionale, per monitorare i malati cronici o dare un supporto psicologico. Quali sono i progetti per il futuro? Prevedete nuovi sviluppi per la piattaforma?
La crescente richiesta di supporto e di consulenze mediche presuppone un ampliamento delle disponibilità da parte dei medici. La nostra volontà è quella di sviluppare un network medico dedicato sempre più corposo che possa rappresentare un punto fermo per offrire ai pazienti un servizio a 360°, spaziando tra tutte le specializzazioni mediche. Senza dimenticare l’accessibilità del servizio, fruibile in qualsiasi luogo, direttamente da casa, e la possibilità di acquisire alcuni parametri fisici attraverso comuni device presenti in tutte le famiglie al fine di favorire diagnosi sempre più specifiche, in qualsiasi momento.
Con questa pandemia e l’obbligo a restare in casa siamo per forza di cose diventati tutti un po’ più digitali. Questo grave momento di difficoltà potrebbe in realtà rappresentare una rampa di lancio per la diffusione della cultura della telemedicina anche nel nostro Paese?
Sì, questo grave momento di difficoltà sta certamente contribuendo a diffondere la cultura della Telemedicina anche nel nostro paese. In questo periodo ognuno di noi si è trovato a dover modificare le proprie abitudini quotidiane: gli studenti sono passati dalle lezioni in aula alle lezioni online, i dipendenti in smart working usufruiscono di piattaforme digitali, le riunioni lavorative sono svolte in video conference; tutto questo grazie alla tecnologia che ci sta permettendo di continuare a gestire la nostra vita. E mai come in questo momento è indispensabile l’ausilio della tecnologia anche per garantire supporto e consulenze mediche ai pazienti che non possono, né devono uscire di casa: la Telemedicina oggi rappresenta l’unica possibilità che abbiamo, senza uscire di casa, di interagire a distanza con un medico specialista. Quello che ci auguriamo è di non dimenticare quanto la tecnologia ci stia aiutando in questo particolare momento e di essere consapevoli di quanto potrà continuare ad aiutarci nel quotidiano, anche quando torneremo alla normalità.
Ciò che ci spera è che una volta superata – speriamo presto – la fase della grande emergenza, la telemedicina diventi davvero un punto fermo della sanità italiana e un obiettivo di sviluppo per la politica.