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COVID-19 potrebbe non lasciarci mai, l’allarme dell’OMS
La fase più nera dell’emergenza epidemiologica è quasi conclusa ma non è questo il tempo degli entusiasmi. È questo in sintesi il monito dell’Organizzazione mondiale della Salute che raccomanda a tutti i Paesi del mondo di proseguire il cauto cammino intrapreso a fine gennaio perché COVID-19 (https://www.mbamutua.org/lavoce/ricerca-e-covid-19-e-italiana-la-sperimentazione-del-vaccino-che-neutralizza-il-virus/) potrebbe non andar mai via. Per questa ragione l’organismo internazionale non abbasserà il livello di allarme fino a quando non ci sarà un mirato monitoraggio del virus, efficaci sistemi di sorveglianza e sistemi sanitari in grado di fronteggiare una pandemia come quella ancora in corso. A dirlo è Mike Ryan, capo del programma di emergenze sanitarie dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms).
La necessità di continuare a tenere alta l’attenzione (https://www.mbamutua.org/lavoce/per-litalia-picco-pandemia-superato-ma-vietato-abbassare-la-guardia/) era emersa nei giorni scorsi dalle parole del direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus riguardo l’aumento dei casi in alcuni paesi usciti dal lockdown, tra cui Germania e Corea del Sud dove si è registrato un aumento dei contagi, in particolare a Itaewon, il quartiere della movida di Seul, ma anche in altre città del paese. Intanto a livello mondiale i dati della Johns Hopkins University (JHU), evidenziano una crescita dei contagi in America Latina e nello specifico in Brasile (190.137 casi con 13.240 morti) che secondo Ansa si starebbero “spostando dalle grandi città ai piccoli comuni rurali, le cui strutture sanitarie sono particolarmente fragili permettendo al virus di diffondersi sulle strade principali trasportato da persone che continuano a circolare tra le capitali e l’entroterra”. Nell’Est del mondo, in particolare in Corea del Sud, i casi confermati sono 10.991 con 260 decessi.
Ad oggi sulla base dei dati della JHU i contagi in tutto il mondo sono 4.360.607 con 297.371 decessi. Al primo posto per numero di casi si trovano gli Stati Uniti (https://www.mbamutua.org/lavoce/covid-19-occhi-puntati-su-stati-uniti-e-africa/) con 1.390.764 casi confermati e 84.136 decessi, seguiti dalla Russia con 252.245 casi e 2.305 decessi. Al terzo posto il Regno Unito con 230.985 casi e 33.264 decessi, seguito dalla Spagna con 228.691 casi e 27.104 decessi. Al quinto posto l’Italia con 222.104 casi e 31.106 decessi davanti al Brasile con 190.137 casi e 13.240 morti e alla Francia con 178.184 casi e 27.077 decessi.