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Covid-19: tornano a salire i contagi. Primo caso di co-infezione da vaiolo delle scimmie, covid e HIV
Dal 10 luglio si è assistito ad una graduale diminuzione dei contagi da Covid-19, ma dopo Ferragosto i casi sono tornati a salire e stenta a decollare la somministrazione della quarta dose del vaccino anti covid. Lo rileva il monitoraggio indipendente della Fondazione GIMBE secondo il quale nella settimana 17-23 agosto 2022, rispetto alla precedente, c’è stato un aumento di nuovi casi (177.877 vs 149.885).
“Dopo cinque settimane di calo il numero dei nuovi casi settimanali torna a crescere +18,7% rispetto alla settimana precedente. Un’inversione di tendenza dovuta in parte al “rimbalzo” conseguente al minor numero di contagi rilevati nel lungo weekend di Ferragosto, in parte al verosimile aumento della circolazione virale”. Lo ha affermato Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione GIMBE.
La situazione attuale “può essere legata a una sottostima del casi nel periodo di ferragosto ma probabilmente anche al rientro nelle città che ha portato ad una maggiore numerosità dei casi”, ha spiegato Massimo Andreoni direttore Malattie infettive Policlinico di Tor Vergata intervenuto al TG3.
Per quanto riguarda i decessi, Gimbe fa notare una sostanziale stabilità. Sono 759 negli ultimi 7 giorni (di cui 80 riferiti a periodi precedenti), con una media di 108 al giorno rispetto ai 107 della settimana precedente.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha comunicato che questa settimana è stata raggiunta la quota di un milione di morti per Covid-19 nel mondo da gennaio. “Non abbiamo ancora imparato a convivere con il virus”, ha detto il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Ghebreyesus, nel corso della conferenza stampa dell’Oms. “Abbiamo i mezzi per prevenire i decessi – ha aggiunto – e chiediamo ai governi di vaccinare cittadini e lavoratori”. Ad oggi, ha sottolineato Ghebreyesus, ancora “un terzo della popolazione mondiale non è vaccinato e non lo sono tre quarti degli anziani nei paesi più poveri”.
E proprio sul fronte vaccino in Italia proprio si registra un forte ritardo della somministrazione della quarta dose con 14milioni di over 60 e pazienti fragili che devono ricevere il secondo richiamo.
Secondo quanto disposto dalla Circolare del Ministero della Salute dell’11 luglio 2022, la platea di persone candidate a ricevere la quarta dose è di oltre 17,1 milioni di persone. Al “24 agosto – si legge nel comunicato diffuso da Gimbe – sono state somministrate 2.185.380 quarte dosi, con una media mobile di 9.999 somministrazioni al giorno, in calo rispetto alle 11.417 della scorsa settimana (-12,4%). Con questi numeri, “senza un piano per l’autunno ci troveremo ad inseguire il virus proprio alla vigilia della riapertura delle scuole e con il rientro dalle vacanze”, avverte Gimbe. Che autunno ci aspetta? Secondo Andreoni “Sarà un autunno un po’ particolare dopo un’estate che il virus ha abbondantemente circolato. Non possiamo non considerare l’eventualità che arrivi una nuova variante e questo andrebbe ad inficiare il beneficio dell’ampia circolazione del virus nel mese estivo”.
Primo caso di co-infezione da vaiolo delle scimmie, Covid e Hiv
Sul magazine medico Journal of Infection è stata pubblicata la notizia del primo caso di co-infezione da vaiolo delle scimmie, Covid e Hiv, al centro di studi di ricercatori britannici. Si tratta di un paziente di Catania di 36 anni che è risultato positivo contemporaneamente al vaiolo delle scimmie, al Covid e all’Hiv, dopo una vacanza a Madrid. La notizia è stata confermata dall’azienda ospedaliera del capoluogo etneo.
Il paziente è stato ricoverato per poco più di due settimane dal 5 luglio nell’ospedale San Marco del Policlinico universitario di Catania. Le sue condizioni di salute sono buone ed è stato dimesso.
Aumentano i casi di vaiolo delle scimmie. Secondo l’ultimo bollettino del Ministero della Salute, sono 740 i casi di vaiolo delle scimmie in Italia, 201 sono collegati a viaggi all’estero. L’età mediana è di 37 anni e la maggior parte dei contagi riguarda gli uomini (730 maschi, 10 femmine). La Regione con il maggior numero di casi è la Lombardia (318), seguita da Lazio (136) ed Emilia-Romagna (75).