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Dalla Cina arriva la tecnica che ricostruirebbe i denti permanenti con le cellule staminali
Dalla Cina il settore medico-sanitario dell’odontoiatria raggiunge un ulteriore successo. Un team di esperti infatti ha presentato un progetto di ricostruzione – e dunque di rinascita – dei denti spezzati. Il tutto si rende possibile grazie al ricorso alle cellule staminali prelevate alla radice dei denti da latte dei bambini. Al momento il progetto è in fase sperimentale e, senza recarsi in Paesi del mondo troppo lontani, occorre rammentare che in Italia molti sono gli odontoiatri (gli abilitati all’esercizio sono 59.323, distribuiti in misura diseguale sul territorio nazionale di un odontoiatra ogni 1.019 abitanti, mentre lo standard internazionale prevede un rapporto ottimale in 1: 2.000) che hanno introdotto tecniche all’avanguardia in chirurgia maxillo facciale.
“Questo trattamento – spiegano i ricercatori cinesi – restituisce ai pazienti il sorriso, la sensibilità scongiurando una devitalizzazione”. Gli esperti hanno coinvolto un campione di 40 minorenni a dentizione mista (che hanno ancora denti da latte e già alcuni denti nuovi) reduci da una lesione al loro incisivo permanente.
Il problema si presenta quando una caduta improvvisa spezza un dente permanente spuntato da non molto e non completamente cresciuto causando la morte della polpa del dente.
In questa stessa circostanza inoltre potrebbe restare compromessa anche la radice e l’odontoiatra potrebbe ricorrere alla devitalizzazione del dente. Per evitare questa soluzione drastica e definitiva si prova a mantenere in vita polpa mediante un ‘incappucciamento’ o a riempire la cavità con un materiale artificiale che induca la formazione della dentina (il materiale duro sotto lo smalto). Non sempre però queste alternative producono l’effetto auspicato.
Qui scendono in campo gli esperti cinesi. Lo studio è nato a seguito di un incidente che ha coinvolto la figlia di uno dei ricercatori. Il medico-papà dopo un’attenta riflessione scientifica è arrivato a concentrarsi sulle staminali contenute dai denti da latte. Gli esperti hanno isolato le staminali dai denti da latte di metà del campione di bimbi e le hanno moltiplicate in provetta. In un secondo momento le hanno impiantate nell’incisivo lesionato del rispettivo bambino (ciascuno le staminali estratte dal suo dentino onde evitare reazioni di rigetto).
Dopo un periodo di circa 2/3 anni, gli esperti hanno potuto dimostrare che il dente “riparato” con le staminali è cresciuto bene, la radice si è sviluppata più propriamente rispetto a quanto avviene con l’apecificazione con la quale sono stati trattati dei denti “controllo”.
Gli scienziati tuttavia hanno annunciato che il prossimo step del progetto coinvolgerà i pazienti adulti: essi infatti vogliono provare a usare le staminali dei denti da latte anche nella ricostruzione di denti di uomini e donne di tutte le età per appurare l’efficacia della scoperta.