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Dalla Puglia alla Sicilia: l’ uva è un ottimo rimedio contro l’anemia e malattie della pelle
L’Italia come l’antica Grecia dal 1° al 7 ottobre ospiterà l’ottavo Simposio internazionale dell’uva da tavola dapprima in Puglia e successivamente in Sicilia. Due tappe mediterranee che sottolineano il particolare rapporto del Belpaese con l’uva da tavola. L’Italia, infatti, è il principale produttore europeo di uva da tavola e uno dei maggiori produttori ed esportatori mondiali, mentre la Puglia e la Sicilia rappresentano il 70% e il 25% della produzione nazionale. Al simposio internazionale saranno resi pubblici i risultati più recenti per quanto riguarda la ricerca e la sperimentazione nella produzione dell’uva da tavola ad un’audience tecnico-scientifico proveniente da tutto il mondo.
L’uva è uno dei più antichi frutti nella storia dell’umanità e le sue origini per alcuni affondano persino in una dimensione leggendaria. In quanto specie vegetale la vite risale a tempi geologici risalenti al paleocenico, come documentato da impronte di foglie rinvenute in strati di tufo datati fra 59 e 55 milioni di anni fa circa. Nell’immaginario collettivo l’uva è riconducibile alla pittura 4-500esca quando essa era comunemente introdotta nelle nature morte o nelle tele del Caravaggio che più volte ha raffigurato Bacco, Dio del vino e della vendemmia, nonché del piacere dei sensi e del divertimento.
L’uva rappresenta il passaggio tra la stagione estiva e il tempo dell’autunno proprio perché è un forziere di principi attivi utili al corpo umano per affrontare la ripresa lavorativa o scolastica al pieno delle energie. Si tratta del frutto della vite costituito da bacche (acini) più o meno piccole, rotonde o oblunghe, riunite in grappoli. In base al colore si identificano uve bianche, nere o rosate; secondo l’utilizzo, inoltre, si hanno uve da tavola, uve da vino o uve da essiccare (varietà senza semi). L’ uva è uno dei frutti più dolci che esistano sulla Terra: essa è molto ricca di zuccheri direttamente assimilabili (glucosio, levulosio, mannosio); contiene acidi organici, sali minerali (potassio, ferro, fosforo, calcio, manganese, magnesio, iodio, silicio, cloro, arsenico), vitamine A, del gruppo B e C, tannini (nella buccia), polifenoli.
Proprio per queste sue proprietà essa è consigliata spesso dai medici in caso di anemia e affaticamento, uricemia e gotta, artrite, vene varicose, iperazotemia, malattie della pelle. L’ uva detiene infatti proprietà antiossidanti e anticancro, dovute al contenuto di polifenoli e di resveratrolo, che troviamo nella buccia dell’uva nera; ha poi proprietà antivirali, grazie al contenuto di acido tannico e di fenolo, in grado di contrastare il virus dell’herpes simplex (applicazioni di succo d’ uva o di mosto sulle labbra affette da herpes ne velocizzano la guarigione).
E’ un ottimo rimedio anche contro la stitichezza e i disturbi digestivi anche se è doveroso consumarne in quantità modiche essendo portatrice di diabete e obesità. Questo frutto, inoltre, è dotato di particolari proprietà disintossicanti, drenanti e antinfiammatorie: il succo d’uva, infatti, è una miniera di resveratrolo, un potente antiossidante naturale contenuto nella buccia degli acini (come nel vino rosso) che riduce la formazione di radicali liberi e impedisce l’ossidazione del colesterolo cattivo. Recenti ricerche ne confermerebbero anche la capacità di frenare la proliferazione delle cellule cancerose, in particolare nei casi di tumore al seno, grazie alle sue proprietà immunostimolanti e antinfiammatorie.