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Danzare prima del parto. Diceria o tecnica utile al travaglio?
Un medico brasiliano ha sviluppato un metodo per alleviare le sofferenze che ogni donna deve affrontare al momento del parto. Le sue pazienti, infatti, prima di entrare in sala operatoria danzano in pieno travaglio. Si tratta del ginecologo, dottor. Fernando Guedes da Cunha, ribattezzato dai media mondiali come “il dottore danzante”, che pubblica sulle sue pagine social, da Facebook a Instagram, le esibizioni con le neo-mamme, esibizioni diventate virali e che sono entrate nel circuito scientifico globale. Secondo il medico brasiliano, infatti, la ricerca dimostra che il movimento renderebbe più facile il parto e che questo contribuisca al rilassamento e aiuti così il bambino a posizionarsi meglio per uscire.
Tesi non errata. Una delle paure più grandi per una donna che affronta per la prima volta una gravidanza è proprio la fase del parto. Per moltissime partorienti, infatti, dare alla luce un figlio è un momento di tensione dovuto allo stress causato dai dolori lancinanti che non consentono alla donna di godersi l’esperienza più bella della propria esistenza. Per anticipare il parto, spesso alle gestanti viene indotto il travaglio. Molti esperti, tuttavia, assicurano che è sconsigliato indurre il travaglio se non risulta necessario dal momento che la gravidanza deve seguire il proprio corso fino al momento del parto. Il parto prematuro è caratterizzato da una dilatazione della cervice che nelle prime fasi del travaglio passa da uno a quattro centimetri. Altre donne, invece, presentano una dilatazione della cervice più graduale, che si presenta con contrazioni minori.
Alcune situazioni, naturalmente, richiedono il travaglio anticipato, ma non sono pochi i casi in cui è doveroso aspettare che la gravidanza faccia il suo corso in maniera naturale. E’ indispensabile anticipare il parto nel caso in cui ci sia la rottura spontanea del sacco amniotico e se nelle successive 12-18 ore non vi sia un travaglio spontaneo. Ancora, nel caso in cui si presentino patologie della gravidanza come l’ipertensione, il diabete gestazionale o ritardi della crescita. E, infine, quando la gravidanza supera il termine previsto, cioè 41 settimane più 3-5 giorni.
Chiaramente non esiste una “legge fissa” che interessa tutte le donne: in questo senso subentra la casistica, e ciascun ginecologo ha il dovere e la responsabilità di agire a seconda del caso che ha dinanzi a sé. Nel corso degli anni si sono alimentate credenze sbagliate sul modo, anzi sui diversi modi, di anticipare il parto. In passato si riteneva che fare l’amore con il proprio partner nei giorni precedenti il termine previsto della gravidanza aiutasse la donna a rilassarsi. Non è una credenza del tutto infondata, considerato che il liquido seminale contiene prostaglandine che potrebbero indurre contrazioni uterine, ma non è affatto detto che facendo l’amore si entri subito in travaglio. Tanto movimento. Questa è una seconda diceria diffusa, non del tutto errata ma da attuare con le dovute cautele. Se infatti ci si sottopone a tanto movimento fisico ne potrebbe risentire la placenta per la mancanza di ossigeno provocando così contrazioni che indurrebbero un travaglio non naturale.
Arriviamo adesso alla danza del parto. C’è da dire che non tutte le partorienti hanno grande desiderio di fare un passo a due prima di dare alla luce il proprio figlio o la propria figlia. Fondamentale, tuttavia, risulta nel periodo della gravidanza e nelle ore che precedono la nascita del piccolo, la presenza della musica. Il medico brasiliano diventato famoso per questa tecnica pre-parto non sbaglia nel consigliare alle sue pazienti una danza perché proprio facendo ruotare i fianchi, come se si stesse facendo un movimento di danza del bacino, si facilita l’incanalarsi del bambino, che inizia dunque a scendere spingendo sul collo dell’utero e aiutando in tal maniera la dilatazione. Non immaginiamo una partoriente scatenata: anche semplici e piccoli passi sono utili a consentire questa pratica.