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Dermassistance, l’app che rivoluzionerà il mondo della dermatologia
Quando si è davanti a una malattia poco nota le consultazioni tra i medici rappresentano oggigiorno una pratica standard, soprattutto nei casi specifici in cui si tratta di problemi della pelle. La dermatologia è una disciplina che richiede un bagaglio consistente di conoscenze per poter studiare a fondo il singolo caso e dare la giusta terapia per la guarigione. Al fine di aiutare a diagnosticare i medici di tutto il mondo, l’Accademia spagnola di Dermatologia (AEDV) ha lanciato un’applicazione gratuita chiamata Dermassistance. Siamo nella medicina 3.0, il nuovo canale della salute che aiuta i pazienti ma soprattutto i professionisti della sanità (assieme ai cooperanti o al personale sanitario che opera a stretto contatto con i pazienti nelle aree più remote del globo) a non commettere errori o – cosa più grave – a non fare confusione tra un caso e un altro.
Si tratta dunque di una proposta innovativa che, attraverso le immagini dei pazienti, aiuta gli specialisti nella diagnosi. I medici, in tal modo ,dopo aver studiato la foto possono inviare richieste a Dermassistance, l’applicazione che nel giro di 24 ore dà una risposta da parte di altri specialisti. Tuttavia, da regolamento, al fine di prevenire la frode e l’inganno, in precedenza è necessario creare un nome utente e un profilo individuale. Dermassistance è un’iniziativa del tutto benefica e senza fini di lucro che mette in tele-contatto tra loro i dermatologi di tutto il mondo: questo progetto, come spiegano i creatori, assume una grande importanza in quelle regioni dell’Africa, dell’Asia o dell’America Latina in cui conflitti interni o un lento sviluppo industriale non consentono ai governi di garantire ai propri cittadini una giusta formazione scientifica o un sistema sanitario specializzato. Ancora una volta, dunque, la tecnologia corre in soccorso della medicina: “La nostra intenzione non è solo di offrire una diagnosi, ma di fornire il miglior trattamento possibile in conformità con le risorse del territorio a disposizione. Per esempio, ci sono casi di scabbia che possono essere curati solo con un buon strato di vaselina”, dice il presidente dell’Academy of Dermatology, Pedro Jaen.
L’applicazione rappresenta un grande aiuto per le città, soprattutto per quelle realtà locali dove poter trovare uno specialista a volte diventa molto difficile, infatti è provvista di un sistema di geolocalizzazione che permette di capire immediatamente da che area del pianeta è stata invita la richiesta. “In molte parti del mondo – ha dichiarato a “El país” il coordinatore del progetto, Sergio Vañó – un paziente deve affrontare viaggi anche di due giorni per poter consultare un dermatologo. Quest’app, che funzionerà sia in spagnolo che in inglese, ci permette invece di valutare caso per caso praticamente in tempo reale”.
Finora, più di 20 organizzazioni non governative sono già state registrate e hanno ricevuto richieste da paesi arabi, Nepal e Sud America. Presentata in Spagna, Dermassistance è frutto di un’iniziativa benefica indetta della Fondazione Piel Sana (pelle sana) sostenuta da José Javier Castrodeza, segretario generale della sanità e del consumo, José Antonio Alonso Arranz, direttore generale dei sistemi di tecnologia sanitaria, e dalla dottoressa Elena Bastidas Bono, presidente della Commissione per la cooperazione internazionale allo sviluppo. La prima app di teledermatologia fa parte del progetto di “Dermatologia solidale” della Fondazione, nata nel 2007 grazie all’impegno dell’Accademia spagnola di dermatologia e venereologia che conta più di 2300 membri, tutti professionisti sanitari.
Il dottor Daudi Rajabu, Tanzania, è tra coloro che hanno già beneficiato della nuova app per studiare il caso di una persona albina affetta da una forma di tumore cutaneo. “Non abbiamo dermatologi, questi servizi sono lontani da noi, e l’applicazione può guidarci nella diagnosi molto rapida e aiutarci a prendere decisioni”, ha spiegato Rajabu. Attualmente, un utente su tre possiede sul proprio android un’applicazione legata alla salute. È esplosa questa mania e al momento sarebbero circa 250.000 le app sia per l’interazione tra i professionisti sia per il monitoraggio dei pazienti, ha spiegato José Antonio Alonso Arranz, direttore generale dei Sistemi di informazione sanitaria di Madrid.
Tra queste applicazioni, alcune sono già comuni tra i dermatologi, come iDoctus, il secondo cervello dei medici che aiuta dottori e farmacisti nella diagnosi di disturbi e a prescrivere farmaci in modo sicuro, permettendo un rapido accesso alle informazioni su medicine e le malattie, o FotoSkin, app gratuita rivolta a persone con molti nei. Poi c’è DermoMedia, un’applicazione con la quale i professionisti e gli studenti possono ottenere informazioni affidabili per identificare i problemi della pelle più rari.