• Chi siamo
  • Archivio uscite
  • Contattaci
  • Visita il sito Health Italia
logo_hol_weblogo_hol_weblogo_hol_weblogo_hol_web
  • Home
  • Alimentazione
  • Informazione
  • Intrattenimento
  • Patologie
  • Prevenzione
  • Ricette della salute
  • Sfoglia HOL Magazine
Banca delle Visite_728
✕

Diabete: ricerca medica e staminali

2 Dicembre 2014

img_04_brigato_3Il diabete insulino-dipendente (tipo 1), detto anche “giovanile” a causa del suo prevalente manifestarsi in età adolescenziale, è una patologia di tipo autoimmune: l’organismo non è infatti in grado di riconoscere le cellule β pancreatiche destinate alla produzione dell’insulina ed anzi le attacca, danneggiandole o distruggendole, andando a provocare una mancanza assoluta dell’ormone che deve essere integrato dal malato (insulino-dipendenza).

Le cause di questo processo sono da riscontrarsi talvolta nella predisposizione genetica, talvolta nell’esposizione ad alcune infezioni virali.

Sebbene non vi sia ancora una cura definitiva per questo tipo di diabete, la ricerca, mossa anche dall’ingente e in crescendo numero di affetti da diabete, è attiva e costante.

Allo stato attuale, non è stata trovata una soluzione definitiva per contrastare questa patologia che affligge, nelle sue diverse forme, 350 milioni di persone nel mondo, di cui 3 solo in Italia, e che è purtroppo destinata quasi a raddoppiare nel giro di 20 anni.

Nel diabete di tipo 1, la maggior parte delle terapie adottate è incentrata sulla somministrazione costante di insulina: una tecnica che muove i suoi primi passi già nel gennaio del 1922, quando Leonard Thompson, un giovane 14enne, venne sottoposto in Canada alla prima iniezione di insulina e che diede risultati eccezionali per l’epoca, pur riscontrando qualche fisiologico effetto collaterale.

La ricerca, oggi come allora, è un connubio di studi, analisi e tentativi, alcuni destinati ad avere successo e a cambiare la storia della medicina, altri a rimanere tali, in attesa di essere perfezionati o scartati definitivamente.

Dopo quasi un secolo da quella prima iniezione di insulina, la ricerca per la cura del diabete non si è certo arrestata e, almeno per quanto riguarda il tipo 1, si prospettano nuovi orizzonti rappresentati dall’utilizzo delle cellule staminali, dalle quali sarebbe infatti possibile generare nuove cellule β. Sono state, quindi, strutturate diverse ipotesi sul tipo di cellule da utilizzare e il loro eventuale impiego futuro:

Cellule Staminali Embrionali Umane (ES)
Da questo tipo di cellule staminali si ottengono in cultura cellule β che verranno poi trapiantate nei pazienti, con la speranza che queste cellule producano poi insulina in modo autonomo all’interno dell’organismo. La ricerca ha dimostrato la possibile realizzazione di questo processo su topi da laboratorio, dove le cellule impiantante che riescono a differenziarsi, attivano il processo atto a monitorare i livelli di glucosio e il conseguente rilascio di insulina.

D’altro canto, le cellule che rimangono primitive e indifferenziate sembra aumentino la capacità di generare masse tumorali, per cui saranno necessarie ulteriori sperimentazioni e verifiche.

Cellule Riprogrammate (iPS)
Un’altra ipotesi di trattamento potrebbe essere l’utilizzo di cellule indotte pluripotenti (iPS) che si ottengono dalle cellule adulte del paziente stesso e permetterebbero la rigenerazione di cellule β che poi verranno trapiantate nuovamente all’interno dell’organismo. È stata dimostrata la fattibilità di questo processo nelle cellule iPS di alcuni primati e topi da laboratorio, riscontrando una minore efficienza nella produzione di insulina rispetto alle embrionali, ma risolvendo il problema del rigetto tissutale, data la provenienza autologa. Ferma restando la possibilità che anche le nuove cellule β possano sempre essere riconosciute e attaccate dal sistema immunitario.

Altre ipotesi considerano la possibilità di attivare cellule staminali già presenti nel pancreas del paziente per dare origine a nuove cellule β, ma la ricerca medica sembra ancora farraginosa sull’argomento.

Il cammino intrapreso dovrebbe portare i risultati sperati, anche se quantificare tempi e modi non è impresa semplice; i ricercatori si stanno orientando alla produzione di cellule che riescano a “sopravvivere” al trapianto, attivando una corretta produzione dell’ormone insulina e scongiurando quelli che sono gli effetti collaterali finora riscontrati: a tal fine sono stati avviati processi di sperimentazione umana in aree del corpo, come la spina dorsale, con una bassa concentrazione di difese immunitarie in modo da contenere la percentuale di rigetti.

 

“Poche risorse bastano per scongiurare le complicanze, disastrose per le persone e le famiglie con diabete” afferma Diabete Italia in occasione della Giornata Mondiale del Diabete. “Non mettiamo all’asta la salute delle persone rovinando la spesa sanitaria che si voleva riequilibrare. Non tagliamo il ramo su cui sono sedute milioni di persone ‘sane con diabete’ impegnate ogni giorno nella prevenzione delle complicanze”.

 

La soluzione quindi, anche in questo caso, passa per la capacità di ricerca e prevenzione e non per l’applicazione di metodologie dispendiose e spesso inutili.

Condividi
alebrigato
alebrigato

Articoli correlati

29 Marzo 2023

Innovativo sistema di chirurgia robot-assistita Hugo™, nel sud italia l’ospedale “Miulli” di Acquaviva delle Fonti fa scuola


Leggi di più
27 Marzo 2023

Dall’India una nuova variante covid-19, cosa ne pensano gli esperti


Leggi di più
21 Marzo 2023

“Ridiculous excuses not to be inclusive”, la campagna di sensibilizzazione per la piena inclusione delle persone con disabilità intellettiva


Leggi di più

Health Online

Health Online è il periodico di informazione di proprietà di Health Italia S.p.A. che permette di essere costantemente informati sul tema della sanità integrativa e non solo.

Visita il sito Health Italia

Cerca

✕

Health Online Magazine



Sfoglia online

Seguici sui social

Rubriche

  • Alimentazione
  • Informazione
  • Intrattenimento
  • Patologie
  • Prevenzione
  • Ricette della salute
  • Senza categoria
Scegliere Salute_square

Ultimi articoli

  • Innovativo sistema di chirurgia robot-assistita Hugo™, nel sud italia l’ospedale “Miulli” di Acquaviva delle Fonti fa scuola
    29 Marzo 2023
  • Dall’India una nuova variante covid-19, cosa ne pensano gli esperti
    27 Marzo 2023
  • “Ridiculous excuses not to be inclusive”, la campagna di sensibilizzazione per la piena inclusione delle persone con disabilità intellettiva
    21 Marzo 2023

Tags

Aifa AIRC alimentazione ambiente assistenza sanitaria bambini benessere cancro chirurgia coronavirus Covid covid-19 cuore donne famiglia gravidanza green pass health italia health online health point innovazione lavoro medici ministero della salute oms pandemia patologie pelle pfizer prevenzione psicologia ricerca salute sanità sanità integrativa Sars-CoV-2 società di mutuo soccorso tecnologia telemedicina tumore al seno tumori vaccini vaccino variante Omicron welfare
© 2023 Health Online. All Rights Reserved. | Privacy Policy - Cookie Policy - Impostazioni Cookies
Powered by 

Usiamo i cookie per fornirti la miglior esperienza d'uso e navigazione sul nostro sito web.

Puoi scoprire di più su quali cookie stiamo utilizzando o disattivarli nelle impostazioni.

Panoramica privacy

Questo sito Web utilizza i cookie in modo che possiamo fornirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web trovi più interessanti e utili.

Cookie necessari

I cookie strettamente necessari dovrebbero essere sempre attivati per poter salvare le tue preferenze per le impostazioni dei cookie.

Se disabiliti questo cookie, non saremo in grado di salvare le tue preferenze. Ciò significa che ogni volta che visiti questo sito web dovrai abilitare o disabilitare nuovamente i cookie.

Cookie di terze parti

Questo sito web utilizza Google Analytics per raccogliere informazioni anonime come il numero di visitatori del sito e le pagine più popolari. Mantenere questo cookie abilitato ci aiuta a migliorare il nostro sito web.

Attiva i cookie strettamente necessari così da poter salvare le tue preferenze!

Privacy & Cookie

Maggiori informazioni sulla nostra Privacy Policy e Cookie Policy