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Emergenza COVID-19, lanciata la campagna promozionale #Mangiaitaliano
Quindici giorni per ottenere un segno meno nel mercato internazionale. È questo uno dei primi effetti negativi della diffusione del virus COVID-19 in Italia. Gli economisti parlano di ricadute importanti per le realtà d’impresa (che registrano disdette sugli ordini e un crollo della domanda alimentare) e per il settore turistico italiano che, come è noto, già dai primi mesi dell’anno scalda i motori in vista della bella stagione. Le criticità ci sono, tanto che Anci e i diversi Comuni coinvolti dall’epidemia hanno richiesto alla Regione di appartenenza e al Governo misure di sostegno per famiglie e imprese. Immediata la risposta dell’Esecutivo che con la pubblicazione del Decreto Legge 2 marzo 2020 recante “Misure urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”, ha comunicato disposizioni dirette ad assicurare un primo supporto di natura economica a cittadini e imprese che si trovino ad affrontare, in questi giorni, problemi di liquidità finanziaria a causa dell’emergenza sanitaria.
Intanto anche sui social ha preso il via la campagna #Mangiaitaliano in Italia e all’estero (https://www.coldiretti.it/salute-e-sicurezza-alimentare/coronavirus-in-fila-nei-mercati-contadini-per-mangiaitaliano) promossa dal presidente della Coldiretti Ettore Prandini in occasione dell’incontro delle parti sociali con il premier Giuseppe Conte. La campagna nasce contro la disinformazione in un momento di vera emergenza e per arginare gli attacchi strumentali e la concorrenza sleale. In più, come ha reso noto la stessa Associazione di categoria, l’obiettivo è quello di salvare la reputazione dei prodotti enogastronomici, difendere il territorio, l’economia e il lavoro e far conoscere i primati della più grande ricchezza del Paese. Un modo per sconfiggere la richiesta avanzata da diversi Paesi di avere certificazioni sanitarie “virus free” su vini e cibi provenienti dalla Lombardia e dal Veneto, come anche per arginare una diffidenza spesso alimentata ad arte.
L’iniziativa, chiarisce un comunicato Coldiretti, interesserà tutti i mezzi di comunicazione a partire dalle piattaforme social. L’obiettivo è far conoscere i primati del Made in Italy con l’agricoltura italiana che è oggi la più green d’Europa, con 297 specialità Dop/Igp e 415 vini Doc/Docg, 5.155 prodotti tradizionali regionali censiti lungo la Penisola, la leadership nel biologico con oltre 60mila aziende agricole bio, 40mila aziende agricole impegnare nel custodire semi o piante a rischio di estinzione e il primato della sicurezza alimentare mondiale con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari (0,8%) contro l’1,3% della media Ue o il 5,5% dei prodotti extracomunitari. L’emergenza Coronavirus con le difficoltà produttive, logistiche e commerciali e i pesanti danni di immagine, ricorda la Coldiretti, sta mettendo a rischio l’intera filiera agroalimentare estesa, dai campi agli scaffali fino alla ristorazione, che raggiunge in Italia una cifra di 538 miliardi di euro pari al 25% del Pil e offre lavoro a 3,8 milioni di occupati.
PER CONOSCENZA. A seguito della pubblicazione del 23 febbraio delle prime prescrizioni contenute nell’Ordinanza firmata dal Ministro della Salute, il Ministero della Salute ha precisato che normalmente le malattie respiratorie non si trasmettono attraverso il cibo e che è importante osservare alcune buone pratiche standard da seguire per ridurre per quanto possibile l’esposizione e la trasmissione di una serie di malattie:
- Carne cruda, latte o organi di animali devono essere trattati con cura per evitare contaminazione fra cibi cotti e crudi
- È consigliato lavare con cura taglieri e coltelli diversi per cibi crudi e cibi cotti
- Se si è entrati in contatto con cibi crudi, lavarsi le mani prima di lavorare quelli cotti
- La carne può essere mangiata se ben cotta e maneggiata seguendo le precedenti regole