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Che fine faranno i ghiacciai dell’ Himalaya?
La catena himalayana è a rischio. La denuncia parte da uno studio presentato sulla rivista Nature, secondo cui a meno che non si riducano drasticamente le emissioni di gas serra, il 65% dell’acqua trattenuta nei ghiacciai potrebbe scomparire entro il 2100. Tuttavia anche un intervento rapido non salverebbe tutti i ghiacciai: almeno un decimo di essi infatti è destinato a scomparire per sempre. Comunque, quel che conta è non lasciar cadere questo ennesimo appello per la custodia dell’ambiente restando fedeli alle nuove disposizioni rilasciate con gli accordi di Parigi.
Lo studio fornisce una base scientifica a ciò che gli scienziati suggeriscono da tempo. “La novità è che abbiamo generato una simulazione al computer, basata su dati satellitari e climatici, compiuta su più di 30mila ghiacciai. Ciò al fine di stimare la velocità e la quantità di ghiaccio che è destinato a scomparire nel corso del XXI secolo. Questo ha permesso di determinare cosa succederà ai ghiacciai se si limiterà l’aumento della temperatura a 1,5°C o 2°C come concordato a Parigi nel 2015, o cosa accadrà invece se le emissioni aumenteranno con il ritmo attuale”, ha spiegato l’olandese Philip Kraaijenbrink, annoverato tra i padri della ricerca.
Malgrado l’uomo riservi poca attenzione alla cura dell’ambiente e a una cultura green che paradossalmente negli ultimi anni è sempre più discussa e apprezzata, l’arte incontra la natura mediante cortometraggi e mostre fotografiche aperte a tutti. È questo il senso dell’iniziativa SISSA di Trieste, la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, che ha messo a disposizione dei partecipanti al concorso due temi principali: “La bellezza della natura e delle sue leggi” e “L’anima di una città di scienza: Trieste, fra luce e visione”. La partecipazione al concorso è gratuita e aperta a tutti i fotografi e le fotografe amatoriali, senza limiti di età e nazionalità. In palio 3 premi per categoria, da 500, 300 e 200 Euro, per un totale di 6 premi. La scadenza per la presentazione delle foto è il giorno 21 novembre 2017 alle ore 12.00.
Le fotografie concorrenti nella prima categoria dovranno esprimere in modo originale e creativo, realistico o simbolico, la bellezza delle leggi naturali e della natura stessa, intesa nel senso più ampio del termine. Soggetti privilegiati saranno la fisica, la matematica e le neuroscienze. Per la seconda categoria le fotografie dovranno invece rappresentare i luoghi in cui a Trieste si coltiva la Scienza, le relative attività e le persone che vi lavorano. “La fotografia coniuga in maniera mirabile arte e scienza, non solo per i fenomeni che ne sono alla base ma anche per le storie che può raccontare”, ha dichiarato Giuseppe Mussardo, Direttore del Laboratorio Interdisciplinare della SISSA. “Quest’anno abbiamo deciso di inserire una nuova categoria dedicata a Trieste, anche in occasione della sua nomina a capitale europea della scienza. La sfida sarà quindi raccontare la città non solo per la sua bellezza, ma anche per la sua eccellenza scientifica”.
In tal senso, su scala globale, uno dei paesaggi più fotografati di sempre è proprio la catena asiatica con i ghiacciai dell’Himalaya. Risale al 2013 l’ultimo grande scatto complessivo che ha immortalato in ben 500 foto il ritiro dei ghiacci. Un altro grande progetto fotografico, trasferendoci sulle Ande, fa capo a Fabiano Ventura, che ha creato il progetto fotografico e scientifico intitolato “Sulle tracce dei ghiacciai”, giunto nel 2016 alla sua quarta spedizione nella Terra del fuoco e nelle Ande della Patagonia. Il progetto fa capo all’associazione Macromicro composta da fotografi specializzati e ha già all’attivo tre spedizioni, una nel Karakorum (2009), il gruppo di montagne in bilico tra Pakistan, India e Cina, una sulla regione euroasiatica del Caucaso, nel 2011, e una nello stato americano dell’Alaska (2013). Gli scopi sono diversi: salvaguardare le risorse naturali, in particolare l’acqua; testimoniare l’importanza della ricerca scientifica per lo sviluppo sostenibile e la diffusione della conoscenza; recuperare e valorizzare un patrimonio storico e culturale come gli archivi fotografici.