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Fumo, alcol e obesità interessano soprattutto gli uomini, con differenze rispetto alle fasce di età
UNO SQUARDO D’INSIEME
Molte delle malattie croniche, tra le principali cause di morte, si possono prevenire adottando stili di vita salutari fin dall’età giovanile. Il programma “Guadagnare salute” della Regione europea dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) è stato adottato anche in Italia dal 2007. Esso sostiene gli interventi dei vari settori economici, sanitari e di comunicazione, atti a contrastare la diffusione dei principali fattori di rischio, quali fumo, alcol, stili alimentari non salutari e sedentarietà, questi ultimi strettamente connessi all’obesità. In Italia, nel 2012, con riferimento alla popolazione di 14 anni e più, i fumatori rappresentano il 21,9 per cento, i consumatori di alcol a rischio il 14,1 per cento, mentre la prevalenza delle persone obese ammonta al 10,4 per cento della popolazione adulta di 18 anni e più.
Nel complesso, fumo, alcol e obesità interessano soprattutto gli uomini, con differenze rispetto alle fasce di età: i fumatori raggiungono le percentuali più elevate nelle fasce di età centrali (35,9 tra gli uomini di 25-34 anni e 23,4 tra le donne di 45-54 anni), mentre il consumo di alcol a rischio è più diffuso tra gli anziani di 65-74 anni (42,9 contro l’11,6 delle donne) e tra i giovani di 18-24 anni (21,0 contro il 9,5 delle donne). Infine, l’obesità aumenta dopo i 35 anni, con differenze di genere a svantaggio degli uomini che si riducono tra le persone anziane.
La promozione e la prevenzione della salute è un fattore determinante per il benessere della persona, per la qualità della vita ma anche per la sostenibilità del sistema sanitario. E’ importante quindi, intervenire alla radice, cercando di istruire e costruire un sistema autoregolato dai cittadini, volto ad influire sulla percezione e le abitudini in termini di salute per noi stessi ed i nostri cari.