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Giocare a Tetris cancella la memoria di eventi traumatici
Secondo un nuovo studio giocare a Tetris potrebbe aiutare le persone con disturbo da stress post-traumatico (PTSD) ad alleviare i ricorrenti ricordi visivi delle loro esperienze traumatiche.
Il disturbo da stress post-traumatico (PTSD) è un disturbo mentale che si verifica in alcune persone che han fatto esperienza, diretta o indiretta, di un evento traumatico. I sintomi includono ricordi, flashback o sogni involontari e intrusivi legati all´evento traumatico, evitamento degli stimoli (persone, luoghi, conversazioni, attività, oggetti e situazioni) associati al trauma, pensieri o emozioni negativi associati all´evento, irritabilità, ipervigilanza ed esplosioni di rabbia, disturbi del sonno, ecc. (DSM-5; APA, 2013).
Una procedura di intervento comportamentale che include il gioco per computer Tetris potrebbe aiutare le persone con disturbo da stress post traumatico ad alleviare i ricordi intrusivi e ricorrenti di esperienze traumatiche. Questa è la conclusione raggiunta da un team della Ruhr-Universität Bochum insieme a un ricercatore del Karolinska Institutet in Svezia, a seguito di uno studio condotto su 20 pazienti ricoverati con PTSD. I risultati dello studio indicano che dopo aver giocato a Tetris, i pazienti con PTSD riportavano una diminuzione del numero di flashback relativi al trauma subito.
Circa dieci anni fa, Emily Holmes e il suo team avevano scoperto che giocare a Tetris poteva eliminare i flashback causati dalla visione di film horror in persone sane. Nel presente studio, il team di ricerca ha verificato se questo effetto poteva aiutare anche i pazienti con PTSD. I 20 pazienti con PTSD che sono stati ricoverati presso il Dipartimento di Medicina psicosomatica hanno ricevuto, sei-otto settimane di terapie standard, individuali e di gruppo. Inoltre è stato loro chiesto di scrivere i loro ricordi stressanti su un foglio di carta. Hanno quindi strappato il pezzo di carta ed è stato loro chiesto di giocare a Tetris su un tablet per 25 minuti. Nel corso dei giorni successivi è stato chiesto ai pazienti di annotare su un diario la frequenza dei ricordi legati al trauma. Come previsto dai ricercatori la frequenza dei flashback è diminuita significativamente nei giorni e nelle settimane successive all’intervento. Complessivamente, il numero di flashback è diminuito in media del 64%.
I ricercatori ritengono che il successo del metodo sia basato sul seguente meccanismo: quando i pazienti riportano alla memoria il ricordo stressante si attivano le aree per l’elaborazione visuospaziale.
Queste aree sono le stesse che si attivano anche quando si gioca a Tetris. Entrambi i compiti richiederebbero quindi l´attivazione delle stesse aree e ciò provocherebbe un sovraccarico di quell´area e fenomeni di interferenza e di indebolimento della traccia mnestica legata al trauma, cui seguirebbe appunto una diminuzione del numero di flashback, concludono gli scienziati.